ERT / Teatro Nazionale presenta in esclusiva per l’Italia ‘Lazarus’. Spettacolo di Valter Malosti, protagonista Manuel Agnelli con Casadilego. Prima Nazionale a Cesena.

Considerato «il regalo d’addio di David Bowie al mondo», Lazarus è la straordinaria opera rock che il grande artista britannico chiamava semplicemente “teatro musicale”, scritta poco prima della sua scomparsa insieme al drammaturgo irlandese Enda Walsh.

ERT / Teatro Nazionale ha ottenuto i diritti in esclusiva nazionale e, a otto anni dal debutto a New York, la porta in scena per la prima volta in Italia al Teatro Bonci di Cesena dal 22 al 26 marzo 2023con la regia del direttore di ERT Valter Malosti, che ha curato la versione italiana confrontandosi con lo stesso Walsh. Poi lo spettacolo sarà in tournée nelle sedi ERT e nei principali teatri italiani.

[Manuel Agnelli, Vertigo.co.it]

IL CAST
Nel ruolo del protagonista Newton, l’alieno caduto sulla terra, uno dei nomi di punta della musica italiana: Manuel Agnelli, cantautore e storico frontman degli Afterhours, da solista ai primi posti delle classifiche, il quale approda al teatro dopo la tv, il cinema e la radio. Èaffiancato dalla cantautrice vincitrice della XIV edizione di X-Factor Italia Casadilego e dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti.

Il ricco cast vede sul palco 11 interpreti e 7 musicisti. Guidata dal progetto sonoro di GUP Alcaro, la band presenta arrangiamenti originali dei più grandi successi di David Bowie (da Heroes a Life on Mars?, fino a Changes) e dei cinque brani che l’artista scrisse appositamente per lo spettacolo, tra cui il capolavoro che dà il titolo all’opera.

[Valter Malosti – foto di Laila Pozzo]

LAZARUS
Considerato il testamento creativo di David Bowie insieme all’album Blackstar, Lazarusè andato in scena per la prima volta nel circuito Off-Broadway al New York Theatre Workshop il 7 dicembre 2015. Quella fu anche l’ultima apparizione pubblica del cantautore britannico, mancato un mese dopo, il 10 gennaio del 2016. Da allora, lo spettacolo è ancora sui palcoscenici di tutto il mondo: dagli Stati Uniti fino al Brasile e all’Europa.

La pièce riprende le vicende del migrante interstellare Thomas Jerome Newton de L’uomo che cadde sulla terra (The man who fell to earth, 1963) di Walter Tevis. Il successivo film L’uomo che cadde sulla terra di Nicolas Roeg (1976), vide Bowie nei panni del protagonista in una delle sue migliori prove d’attore. Già nel 2005, insieme all’amico e produttore teatrale Robert Fox, Bowie riesce a ottenere la licenza per la trasposizione teatrale del romanzo di Tevis, mentre una prima stesura del soggetto – completamente diversa da quella definitiva scritta con Walsh – avviene tra il 2010 e il 2011 in collaborazione con lo scrittore Premio Pulitzer Michael Cunningham. Newton riaffiora dunque periodicamente nella storia artistica del Duca Bianco, come un ossessionante fantasma.

La versione di Bowie e Walsh è una sorta di sequel del libro di Tevis e del film di Roeg. L’alieno è ancora sulla Terra, sempre più isolato dal mondo: rinchiuso nel suo appartamento, in preda ai fantasmi della sua psiche che mescola realtà e sogno.

«Thomas Newton – racconta Enda Walsh – avrebbe costruito un razzo dal nulla. La sua mente, ulteriormente devastata, lo avrebbe torturato e si sarebbe presa gioco di lui con un sogno di fuga; e dalla sua prigione, la sua stanza in una grande torre, Newton avrebbe quindi tentato di fuggire un’ultima volta. Questo è stato il nostro punto di partenza».

Prigioniero di sé stesso, l’alieno vive sospeso al confine tra la vita e la morte, un moribondo che non riesce a morire. Con la televisione accesa in un flusso continuo, i suoi pensieri sono intrisi del ricordo dell’amore per Mary-Lou, la cameriera conosciuta in un motel del New Mexico.

«Con Bowie parlammo dei personaggi e dei temi del libro di Tevis – prosegue il drammaturgo irlandese – di isolamento e pazzia, di abuso di droghe e di alcolismo e del tormento dell’immortalità. Parlammo tanto della bellezza dell’amore incondizionato e assoluto e della bontà. Parlammo di personaggi che perdevano il controllo, della storia che doveva scivolare in una buia tristezza con lampi di improvvisa violenza. […] Di cose celestiali e disgustose. […] “Sì, ma poi che succede?”. Era una domanda giusta […], solo che non eravamo ancora pronti. Avevamo bisogno di capire il senso dei temi della storia, la sua atmosfera e la sua ambientazione. E poi c’erano le canzoni».

I dialoghi visionari, surreali, neri e poeticamente grotteschi, con personaggi che forse sono proiezioni della mente delirante di Newton, si alternano alle canzoni. Bowie e Walsh hanno costruito una drammaturgia musicale frammentata e affascinante, che lega tra loro i brani scritti appositamente per questa opera rock, tra cui Lazarus, e i più grandi successi di Bowie, da Heroes a Life on Mars? fino a Changes.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 24 febbraio 2023

LAZARUS TOURNÉE 2023:
Teatro Bonci, Cesena – dal 22 al 26 marzo PRIMA NAZIONALE
Teatro Storchi, Modena – dal 29 marzo al 2 aprile
Teatro Galli, Rimini – dal 5 al 7 aprile
Teatro Argentina, Roma – dal 12 al 23 aprile
Teatro Arena del Sole, Bologna – dal 26 al 30 aprile
Teatro Mercadante, Napoli – dal 3 al 14 maggio
LAC Lugano Arte e Cultura, Lugano – dal 18 al 20 maggio
Piccolo Teatro Strehler, Milano – dal 23 al 28 maggio
Teatro Comunale, Ferrara – dall’1 al 3 giugno
Teatro Carignano, Torino – dal 6 al 18 giugno

Info:
Teatro Bonci
Piazza Guidazzi, Cesena
tel. 0547/355959 | info@teatrobonci.it
https://cesena.emiliaromagnateatro.com

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