Lorenzo Viotti, sul podio della Filarmonica della Scala, dirige Haydn, Korngold e Strauss. Al violino Marc Bouchkov. Il concerto del 10 in diretta su LaScalaTv.

Lorenzo Viotti torna per la terza volta a dirigere la Filarmonica della Scala nella Stagione sinfonica del Teatro, lunedì 6, mercoledì 8 e venerdì 10 marzo 2023, con un articolato programma che include la Sinfonia n.104 “London” di Joseph Haydn, il fascinoso Concerto per violino di Erich Korngold con Marc Bouchkov, e Tod und Verklärung di Richard Strauss. Il concerto del 10 marzo sarà trasmesso in diretta su www.lascala.tv

[Lorenzo Viotti © Dutch National Opera, Daniëlle van Coevorden]

LORENZO VIOTTI
Classe 1990, è uno dei direttori più interessanti e ricercati del panorama internazionale. Dopo il debutto scaligero a 27 anni sul podio dell’Orchestra dell’Accademia, che ha nuovamente diretto nel 2020, Viotti è stato ospite regolare del Teatro dirigendo la Filarmonica della Scala per la Stagione Sinfonica nel 2018, 2021 (in streaming a porte chiuse a causa della pandemia) e nel 2022, nella Stagione della Filarmonica nel 2019 ma anche, nello stesso anno, in trasferta al Festival di Ravello.

Il debutto operistico avviene nel 2020 con Roméo et Juliette di Gounod nell’allestimento di Bartlett Sher con Diana Damrau e Vittorio Grigolo, mentre nel 2022 dirige una nuova produzione di Thaïs di Massenet con la regia di Olivier Py e Marina Rebeka protagonista.

Direttore Musicale della Dutch National Opera, nel 2022 ha proposto tra l’altro Der Zwerg di Zemlinsky, la Missa in tempore belli di Haydn e Tosca con la regia di Barrie Kosky con cui ha recentemente presentato anche Turandot. Alla Wiener Staatsoper ha collaborato con Calixto Bieito per la serata Von der Liebe Tod, versione scenica del Klagendes Lied.

In pochi anni ha diretto tra l’altro il Concertgebouw, i Berliner Philharmoniker, il Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle di Dresda, l’Orchestre National de France e l’Orchestra Gulbenkian di Lisbona che ha guidato fino al 2021 attraendo nuovo pubblico con progetti speciali. In campo operistico Viotti ha diretto tra l’altro Manon Lescaut a Francoforte, Rigoletto a Stoccarda e Dresda, Werther a Francoforte e Zurigo, Tosca a Francoforte e Tokyo, Carmen ad Amburgo e Parigi, Die Csárdásfürstin a Zurigo e Faust a Parigi.

Alla Scala Viotti, che nel 2017 ha eseguito alcuni concerti con l’Orchestra dell’Accademia, ha diretto la Filarmonica per la Stagione Sinfonica nell’ottobre 2018 con L’isola dei morti di Rachmaninov, il Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy e Le poème de l’extase di Skrjabin e il 9 gennaio 2021 (in streaming) con la Sinfonia n° 3 di Brahms e la Sinfonia n° 7 di Dvořàk. Nel gennaio 2020 ha debuttato nell’opera al Piermarini dirigendo Roméo et Juliette di Gounod.

[Marc Bouchkov @ Nikolaj Lund]

MARC BOUCHKOV
Violinista belga di origine russo-ucraina, Bouchkov si è ritagliato una carriera internazionale esibendosi con le principali orchestre e direttori d’orchestra in tutta Europa ed è attualmente artista in residence della Nederlands Philharmonic Orchestra. È uno degli artisti più poliedrici e unici della nuova generazione. Le sue apparizioni includono esibizioni con la HR-Sinfonieorchester e Christoph Eschenbach, il Royal Concertgebouw e Mariss Jansons, la Filarmonica di Monaco e Philippe Jordan.

Ha collaborato con direttori quali Christoph Eschenbach, Valery Gergiev, Gábor Takács-Nagy, Andrey Boreyko, Maxim Vengerov, James Judd, solo per citarne alcuni.

La prima registrazione di Marc Bouchkov con Harmonia Mundi ha un significato particolare, poiché include due brani in prima mondiale di Eugéne Ysaÿe e due opere da lui stesso composte. L’album è stato premiato con un Diapason d’Or e un Diapason Découverte, nonché nominato per l’ICMA 2018 e ha ricevuto un enorme successo nelle recensioni di Gramophone. La rivista inglese lo ha definito “One to Watch”.

Marc Bouchkov suona un violino di Carlo e Michelangelo Bergonzi del 1742-44 come prestito privato per conto di Edwulstrad RMIC Ltd.

C.S.
Ufficio Stampa, 2 marzo 2023
Immagine di copertina: Lorenzo Viotti ph Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

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