Restauro, condizionamento e digitalizzazione HD di ben 342 lettere autografe di Buonarroti, grazie al contributo di Ente Cambiano scpa.  

Nessuno tra gli artisti del Rinascimento ci è tanto noto e familiare come Michelangelo. Sappiamo cosa mangiava, come si curava, quanto spendeva per gli abiti… ma possiamo anche seguirlo nei suoi momenti di meditazione, nei suoi slanci di generosità, nei suoi accessi d’ira, nelle sue paure. Tutto questo è stato possibile grazie alla spiccata attitudine di Michelangelo alla conservazione, quasi maniacale, di ogni documento che riguardasse la sua quotidianità: contratti, lettere ricevute, minute delle lettere inviate, bozze di poesie, conti della spesa.

[Michelangelo Buonarroti, Lettera scritta in Roma al fratello Buonarroto in Firenze, 18 settembre 1512. Firenze, Archivio Buonarroti, IV, 25]

L’enorme mole di carte da lui raccolte nel corso della lunga vita fu devotamente custodita dai suoi discendenti, andando a costituire il nucleo fondamentale dell’archivio familiare, che lungo i secoli si accrebbe con documenti di altri membri, fino ad arrivare alla notevole consistenza di 169 volumi e oltre 25.000 carte.

Una delle sezioni più preziose dell’archivio è indubbiamente costituita dalle lettere di sua mano, sia minute di lettere, inviate ai personaggi più vari del suo tempo: da papa Clemente VII alla regina di Francia Caterina de’ Medici, dalla poetessa Vittoria Colonna allo storico Benedetto Varchi, dal pittore Sebastiano del Piombo a Giorgio Vasari.

Considerando l’importanza e la fragilità di queste carte, l’Associazione degli Amici della Casa Buonarroti – nelle persone di Elisabetta Archi e Antonio Paolucci – hanno pensato di sottoporre un progetto di restauro all’Ente Cambiano scpa, che con grande slancio l’ha accolta e sostenuta con generosa e lungimirante sensibilità. Il progetto che ora si presenta al pubblico ha previsto il restauro, il condizionamento e la documentazione fotografica digitale HD di ben 342 lettere, che costituiscono i volumi IV e V dell’Archivio Buonarroti.

Il progetto e le sue implicazioni, sono presentati da Cristina Acidini, Presidente della Fondazione Casa Buonarroti; Paolo Regini, Presidente di Ente Cambiano scpa e di Banca Cambiano 1884 SpA; Carl B. Strehlke, Presidente dell’Associazione degli Amici della Casa Buonarroti; Antonella Brogi, restauratrice.

Le carte restaurate verranno riposizionate e custodite nell’Archivio di Casa Buonarroti. L’Archivio Buonarroti consta di 169 volumi tutti manoscritti, attraverso i quali è possibile ricostruire la storia dei Buonarroti dagli antenati di Michelangelo fino all’ultimo discendente diretto della famiglia che nel 1859 decise di lasciare la Casa e il patrimonio raccolto al suo interno alla città di Firenze.

C.S.
Ufficio Stampa, 3 marzo 2023
Immagine di copertina (particolare): Michelangelo Buonarroti,

Lettera scritta in Roma al nipote Leonardo in Firenze, 28 dicembre 1563.
Firenze, Archivio Buonarroti, IV, 182

Casa Buonarroti
via Ghibellina, 70 – Firenze
tel +39 055 241 752
fond@casabuonarroti.it  
www.casabuonarroti.it  

[Michelangelo Buonarroti, Lettera scritta in Firenze al cardinale Giulio de’ Medici in Roma, novembre 1518. Firenze, Archivio Buonarroti, V, 17]
[Michelangelo Buonarroti, Lettera scritta in [in Firenze] al papa Clemente VII in Roma, fine di gennaio o primi di febbraio? 1525. Firenze, Archivio Buonarroti, V, 36]