Alla GAM ricostruita la raccolta dello scultore collezionista, che diede origine alle collezioni artistiche civiche.
Milano rende omaggio a Pompeo Marchesi (1783-1858), importante scultore dell’Ottocento, allievo di Canova e trait d’union nel passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo, conosciuto come il “Fidia meneghino”. La GAM Galleria d’Arte Moderna di Milano presenta, nelle sale al piano terra della Villa Reale, la mostra “Neoclassico e Romantico. Pompeo Marchesi, scultore collezionista”, dal 1 marzo al 18 giugno 2023, promossa dal Comune di Milano|Cultura e curata da Omar Cuccinello.
La mostra, a 240 anni dalla sua nascita, ricostruisce la complessità della raccolta di Marchesi ed evidenzia la sua importanza per la nascita delle collezioni artistiche cittadine, avvalendosi del contributo dei vari istituti civici in cui questa è stata suddivisa nel tempo. Alle sculture di Marchesi della Galleria d’Arte Moderna si accosta per la prima volta una selezione di dipinti, disegni, incisioni e libri di diversi artisti a lui vicini che egli stesso aveva radunato negli anni.
Il percorso espositivo ricostruisce la vita e l’opera dello scultore definito da Stendhal “le sculpteur à la mode de Milan”. La figura di Marchesi è infatti strettamente legata alla città di Milano, dove ottenne un grandissimo successo partecipando ai più importanti cantieri cittadini – dall’Arco della Pace al Duomo – e alla vita artistica, in qualità di professore dell’Accademia di Brera. Classicista e perfetta nella forma, la sua scultura è in equilibrio tra la ricerca di una bellezza ideale ed eterna, mutuata da Canova, e una più moderna sensibilità romantica, mentre i bozzetti mostrano un’inedita forza, modernissima e quasi anticlassica, che sembra tradurre il consiglio di Winckelmann di “ideare col fuoco ma eseguire con calma”.
Il grandioso atelier dello scultore era uno dei luoghi più alla moda della città, ricordato da Stendhal e Balzac, frequentato da artisti, scrittori e intellettuali, affrescato da Hayez e organizzato come un museo. Qui Marchesi radunò tutti i modelli in gesso e i bozzetti delle sue sculture, ma anche una ricca collezione di opere d’arte raccolte negli anni. Alla sua morte, lo scultore destinò tutti i materiali dello studio non ai musei d’arte esistenti ma alla città di Milano, che all’epoca non disponeva di collezioni d’arte.
Primo di una lunga serie di doni di artisti e collezionisti, il lascito di Marchesi si pone quindi alle origini delle collezioni artistiche civiche. Il dono comprendeva le numerosissime opere dello scultore ma anche tutto ciò che aveva collezionato in vita, con particolare riferimento agli artisti a lui contemporanei tra cui Antonio Canova, di cui possedeva il modello di Ebe, forse l’opera più preziosa della collezione.
Esposte in origine unitariamente nella prima sede del Museo Artistico Municipale ai Giardini Pubblici, le opere della collezione Marchesi vennero poi suddivise tra i diversi istituti via via fondati, dal Museo Archeologico al Gabinetto dei Disegni del Castello alle biblioteche, che ancora oggi le conservano. Il numero maggiore di opere è custodito dalla Galleria d’Arte Moderna, inaugurata nel 1903 ma il cui nucleo fondativo può essere rintracciato nella collezione di Marchesi.
L’esposizione è occasione per mostrare i risultati di un’ampia campagna di restauri su sculture, bozzetti e terrecotte di Marchesi, con particolare riferimento alle principali imprese cittadine. Le opere restaurate sono accostate a disegni preparatori, schizzi e incisioni dell’artista e a opere inedite e mai esposte provenienti dai depositi della Galleria d’Arte Moderna.
La mostra è accompagnata da un calendario di attività, conferenze e visite guidate. Il catalogo è edito da Officina Libraria.
C.S.M.
Uffici Stampa, 28 febbraio 2023
Immagine di copertina, allestimento, messa a disposizione da Framstudio
NEOCLASSICO E ROMANTICO
POMPEO MARCHESI, SCULTORE COLLEZIONISTA
1 marzo-18 giugno 2023
GAM Galleria d’Arte Moderna
via Palestro 16 – 20121 Milano
c.gam@comune.milano.it
www.gam-milano.com