Restituita alla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi una Cinquecentina sulla pratica degli esorcismi. La ‘cultura della legalità’ insegnata agli studenti delle scuole secondarie.
CARABINIERI TPC PERUGIA
RESTITUITO ANTICO LIBRO AL SACRO CONVENTO DI ASSISI
I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia, presso la sede dalla Biblioteca del Sacro Convento San Francesco di Assisi, agli inizi del mese di febbraio hanno restituito nelle mani del direttore, frate Carlo Bottero, una preziosa e particolare testimonianza bibliografica, appartenente al fondo storico dal titolo “Compendio dell’arte esorcistica et possibilità delle mirabili e stupende operationi delli demoni e dè malefici, con li rimedi opportuni alle infermità maleficiali”. Secondo i registri storici, il volumetto risultava mancante dalla collezione libraria sin dai primi anni del XIX secolo.
L’antico libro a stampa, di ridotte dimensioni, si compone di 563 pagine e venne stampato nel 1594, a Venezia, dalla tipografia Fioravanti Prati. Il suo contenuto è molto singolare per la materia trattata e risulta facile associarlo agli antichi testi citati da Umberto Eco nel suo famoso romanzo “Il nome della Rosa”. Si tratta infattidi un vero e proprio manuale “tascabile” che presenta un’ampia fonte di notizie relative alle istruzioni per gli esorcisti e un compendio di demonologia, nonché considerazioni sul discernimento dei singoli casi e le direttive per lo svolgimento dei rituali.
Il piccolo testo, di cui esistono più copie in altre collezioni di istituti bibliotecari e il cui valore commerciale, riferito al mercato antiquario, ammonta a 3.000 euro, è stato recuperato nel corso di una attività d’indagine scaturita dal monitoraggio dei siti di vendita on-line di beni culturali. In questo caso, l’attenzione dei Carabinieri dello specializzato Reparto dell’Arma si è focalizzata sull’annuncio di vendita e sulle immagini di alcune pagine a esso associate, dalle quali è stato possibile rilevare una nota di possesso nonché l’ex libris riconducibile, inequivocabilmente, alla biblioteca del Sacro Convento assisano.
I funzionari della Soprintendenza Bibliografica Archivistica dell’Umbria hanno confermato la provenienza attraverso l’attenta analisi delle segnature, degli ex libris e delle note di possesso (particolari, questi, che possono essere equiparati alle “impronte digitali”). Così il libricino è stato sequestrato dall’Autorità Giudiziaria veronese ed è stato denunciato per ricettazione il titolare della libreria antiquaria che lo aveva posto in vendita.
L’Arma dei Carabinieri prosegue così nell’importante compito di rintracciare “opere d’arte” ritenute perse per poterle restituire ai luoghi di origine, affinché tornino a raccontarne la storia e a essere pubblicamente fruite.
C.S.M. Perugia, 8 Febbraio 2023
CARABINIERI TPC DI BOLOGNA IMPEGNATI NELLA FORMAZIONE DELLA “CULTURA DELLA LEGALITÀ’’
I Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) – Nucleo di Bologna, nell’ambito dell’iniziativa per l’anno scolastico 2022/2023 volta a contribuire alla
formazione della “Cultura della Legalità”, rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, e del progetto dell’educazione alla legalità “L’arte salvata: un’eccellenza tutta italiana” sviluppato dal Liceo Classico “Gian Domenico Romagnosi” di Parma, lo scorso 1 marzo 2023 hanno ricevuto in visita al reparto 44 studenti accompagnati da 5 docenti del suddetto istituto.
Il Ten. Col. Giuseppe De Gori, Comandante del Nucleo TPC, ha accolto studenti e insegnanti nel Salone d’Onore di Palazzo Pepoli Campogrande, prestigiosa sede ove sono ubicati gli uffici del reparto specializzato dell’Arma e sede distaccata della Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Dopo una breve conferenza sul tema “Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (origini, struttura, compiti), I Caschi Blu della Cultura” e la proiezione del filmato istituzionale, gli studenti hanno appreso da vicino le modalità con le quali sono state condotte recenti indagini conclusesi con il sequestro di opere d’arte sottratte da
musei nazionali, luoghi di culto e private abitazioni. Hanno poi assistito a simulazioni di interrogazioni della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando TPC.
In precedenza erano stati organizzati analoghi incontri che, attraverso le testimonianze dirette di chi opera in prima linea, mirano a coinvolgere i giovani alla legalità, a trasmettere loro il concetto che non possa esistere legalità senza cultura e a sensibilizzarli sull’importanza della tutela del patrimonio culturale nazionale e internazionale. Il patrimonio culturale è testimonianza di civiltà, è l’eredità del passato, rappresenta l’identità dei popoli da trasmettere alle generazioni future.
C.S.M.1 marzo 2023