Tutti i cittadini possono contribuire al recupero di opere d’arte rubate avvalendosi del bollettino ‘Arte in ostaggio’. Bilancio attività 22 e primo bimestre 23.
Anche quest’anno è stato pubblicato il bollettino delle ricerche “Arte in ostaggio”, numero 44, edito dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), contenente una selezione delle opere più importanti trafugate in Italia, documento riconosciuto a livello internazionale, ai sensi dell’articolo 4 comma 4 della “Convenzione UNIDROIT sui beni culturali rubati o illecitamente asportati”, quale valido ausilio per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.
La divulgazione di questa pubblicazione consente al cittadino, agli addetti ai lavori e agli amanti del settore di accedere a informazioni e fotografie riguardanti oggetti artistici da ricercare. Il bollettino, pertanto, può considerarsi un ulteriore ed efficace strumento con cui il Comando TPC, Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, condivide notizie in suo possesso per accrescere la possibilità di individuare e recuperare rilevanti opere storico-artistiche anche nel difficile momento che stiamo vivendo.
Tra i beni pubblicati spiccano per pregio: un dipinto olio su tela raffigurante “Nascita di San Giovannino” attribuito a Nicolò Balestri (1555-1609), rubato nel 1967 dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Argenta (FE), un dipinto olio su tela raffigurante “San Sebastiano curato dalle pie donne” attribuito a Barbieri Giovanni Francesco dettoGuercino (1591-1666), asportato nel 1974 dal Convitto Nazionale ‘Giuseppe Palmieri’di Lecce e un dipinto olio su tela raffigurante “Immacolata Concezione” del pittoreGiovanni Antonio Zadei (1729-1787), trafugato nel 2022 dalla Chiesa San Giorgio diTerzago – Calvagese della Riviera (BS).
A dimostrazione della validità dell’iniziativa, nell’ultimo quinquennio grazie al bollettino sono stati ritrovati 130 beni.
Questo numero, come i precedenti, è consultabile e scaricabile (in formato Pdf) sul sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri al link: http://tpcweb.carabinieri.it/SitoPubblico/bollettini o al link del Ministero della Cultura: www.cultura.gov.it/carabinieritpc nonché sull’applicazione multilingue per dispositivi mobili “iTPC”.
C.S. 27 febbraio 2023
COMANDO CARABINIERI TPC
CONCLUSIONE DELL’ANNO 2022-
PRIMO BIMESTRE 2023
L’anno 2022, per il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, si è concluso con il recupero di un importantissimo dipinto di Peter Paul Rubens esposto alla mostra “Rubens a Genova” di Palazzo Ducale, assicurato per un valore di 4 milioni di euro (vedi notizia DeArtes qui).
Il primo bimestre dell’anno 2023, in continuità con le attività svolte dal Comando Tpc, è stato caratterizzato da un proficuo impegno sia in ambito nazionale, che internazionale. Il 12 gennaio 2023, il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino ha restituito alle Ambasciate della Repubblica della Colombia e della Repubblica dell’Ecuador alcuni reperti archeologici, individuati da un Carabiniere Tpc libero dal servizio, che erano stati importati illecitamente in Italia ed esposti in una vetrina di una gioielleria del centro storico di Torino (vedi notizia DeArtes qui).
Il 23 gennaio, presso la sede del Ministero della Cultura, sono stati presentati 60 reperti archeologici di eccezionale valore culturale restituiti all’Italia e che nell’arco degli ultimi decenni erano stati commercializzati negli Stati Uniti da grandi trafficanti internazionali (vedi notizia dettagliata DeArtes, con corredo fotografico qui). www.youtube.com/embed/x-RcYKNBHtk
Gli importanti reperti sono stati rimpatriati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) insieme al New York County District Attorney’s Office (DAO). Presenti alla cerimonia, il Ministro della Cultura, Prof. Gennaro Sangiuliano, il Procuratore Aggiunto Dott. Angelantonio Racanelli, il Comandante dei Carabinieri TPC, Gen. B. Vincenzo Molinese e il Vice Procuratore del District Attorney’s Office di Manhattan, Col. Matthew Bogdanos.
Il 2 febbraio, il Generale di Brigata Vincenzo Molinese ha partecipato, presso la sede della Procura Distrettuale di Manhattan, alla cerimonia di restituzione di 14 pregiati reperti archeologici, recuperati negli U.S.A. congiuntamente ai colleghi della Homeland Security Investigations (H.S.I.) e del Customs and Border Protection (C.B.P.), che verranno successivamente rimpatriati con spedizione diplomatica e presentati anche come testimonianza di cooperazione di ineguagliabile efficacia tra Forze di Polizia nel mondo (vedi notizia DeArtes qui).
Dal 6 al 10 febbraio, si è svolto a Sofia (Bulgaria) il secondo corso del ciclo formativo, organizzato dall’OSCE– Border Security and Management Unit (BSMU), denominato “Task Force on combatting Trafficking in Cultural Property” consistente in presentazioni
frontali classiche, lezioni pratiche, e attività di gruppo basate su uno scenario teorico/pratico. Il corso si è svolto a favore di circa 30 funzionari delle forze di polizia, dogane e musei di alcuni paesi balcanici: Bulgaria, Grecia, Moldavia, Macedonia, Romania, Turchia e Ucraina. Al corso ha partecipato anche un Ufficiale del Comando Tpc, in qualità di esperto nellaformazione sulla protezione del patrimonio culturale, presentando la struttura e i compitiistituzionali, focalizzando l’attenzione sull’importanza della banca dati dei beni culturaliillecitamente sottratti e sul progetto SWOADS (analoghi corsi in Argentina, Finlandia e Belgio vedi notizia DeArtes qui).
Sul territorio nazionale sono continuate incessantemente le operazioni di polizia giudiziaria a tutela del patrimonio artistico e archeologico nazionale:
L’8 febbraio, il Nucleo TPC di Napoli ha eseguito un sequestro preventivo della stazione ferroviaria più antica d’Italia, denominata Bayard, inaugurata nel 1834 a Napoli (vedi notizia DeArtes qui).
Nelle ultime settimane, i militari del Nucleo Tpc di Cagliari hanno sequestrato dieci metal detector e due attrezzi da scavo archeologico (cd. spilloni) mentre le posizioni dei soggetti proprietari sono al vaglio degli inquirenti, così da far luce sul fenomeno degli scavi clandestini, evidentemente ancora oggi, presente e concreto, nell’isola.
C.S. 28 febbraio 2023