Al Mudec, capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam: 180 opere tra dipinti,sculture, disegni, documenti, manufatti.
Parigi 1 dicembre 1924: il poeta André Breton pubblicò la sua raccolta di prose “Poisson soluble”, la cui introduzione sarebbe diventata il Primo Manifesto del Surrealismo, inaugurando ufficialmente la più onirica tra le avanguardie del XX secolo. I Surrealisti cercarono di esplorare la psiche umana oltre i limiti imposti dalla ragione, di espandere la realtà oltre i suoi confini fisici, per attingere a una dimensione più piena dell’esistenza che definirono surrealtà.
La visione comune a tutte le manifestazioni surrealiste critica fortemente la razionalità cosciente, libera le potenzialità immaginative dell’inconscio per il raggiungimento di uno stato conoscitivo di “sur-realtà”, in cui veglia e sogno sono entrambe presenti e si conciliano in modo armonico e profondo, creando spesso immagini nitide e reali ma accostandole tra di loro senza alcun nesso logico. Oltre alla liberazione dell’individuo, per la quale fecero riferimento soprattutto alle idee della psicoanalisi freudiana, i surrealisti perseguirono anche l’ideale di una liberazione della società in senso politico, schierandosi su posizioni progressiste e anticolonialiste.
Il Surrealismo quindi non era solo un movimento artistico, quanto piuttosto un atteggiamento, un modo alternativo di essere e concepire il mondo, un modo di pensare radicalmente nuovo.
Su questi concetti si sviluppa la nuova mostra che il Mudec ha inaugurato il 22 marzo a Milano “Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen”, e che presenta, fino al 30 luglio 2023, 180 opere tra dipinti,sculture, disegni, documenti, manufatti, tutti provenienti dalla collezione del museo fra i più importanti dei Paesi Bassi, in dialogo con alcune opere dellacollezione permanente del Museo delle Culture milanese.
La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano- Cultura, è stata resa possibile grazie al generoso prestito di opere d’arte da parte del Museo Boijmans Van Beuningen, Rotterdam, Paesi Bassi e a Fondazione Deloitte, Institutional Partner dell’esposizione. La curatela è affidata alla storica dell’arte Els Hoek, curatrice del museo, con la collaborazione di Alessandro Nigro, professore di Storia della critica d’arte presso l’Università di Firenze, a cui in particolare è affidato il fil rouge della mostra sul fondamentale quanto complesso rapporto tra il Surrealismo e le culture native.
IL MUSEO BOIJMANS VAN BEUNINGEN
Il Museo di Rotterdam possiede una collezione di arte surrealista unica e famosa in tutto il mondo, che annovera artisti come Salvador Dalí, Max Ernst, René Magritte e Man Ray. Il museo racconta un intero movimento artistico non solo esponendone le opere ma anche approfondendo con focus verticali le tecniche, gli stili, i materiali. Oltre a dipinti, oggetti e opere su carta, la collezione comprende numerosi libri rari, periodici e manifesti di importanti artisti e scrittori surrealisti.
Il Boijmans cominciò a raccogliere arte surrealista dall’inizio degli anni Sessanta. La collezione non è limitata solo al periodo storico del movimento (che va dagli anni Venti fino agli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale), ma si è via via arricchita di opere di arte contemporanea nate da idee ispirate al movimento o realizzate da artisti con una poetica che può essere definita come surrealista.
LA MOSTRA AL MUDEC
L’ampia selezione della collezione presenta un focus sull’interesse dei surrealisti per le culture native. La loro critica alla cultura e alla società occidentale industrializzata li spinse infatti a cercare modelli alternativi. Questa ricerca portò Breton e i suoi a studiare e collezionare gli oggetti etnografici, che entrarono a far parte dell’orizzonte concettuale del movimento.
Particolare attenzione viene data all’approfondimento delle tematiche fondamentali su cui si è focalizzata la ricerca surrealista: sogno, psiche, amore e desiderio, un nuovo modello di bellezza. Attraverso capolavori di artisti famosi ma anche meno conosciuti, pubblicazioni edocumenti storici, la mostra fornisce al pubblico una visione a 360 gradi dell’universosurrealista.
In un percorso suggestivo e affascinante, le sei sezioni presentano dipinti, opere su carta, pubblicazioni e oggetti, sculture… Ogni sezione è introdotta da una scultura chiave o un oggetto iconico, che evoca il tema della sezione, e da una citazione, che racconta e ricorda al pubblico come il surrealismo fu anche manifesto filosofico, pensiero poetico, sguardo incantato su una realtà ‘altra’.
C.S.M.
Ufficio Stampa, 21 marzo 2023
Foto allestimento mostra al MUDEC @ Carlotta Coppo
DALÍ, MAGRITTE, MAN RAY E IL SURREALISMO
CAPOLAVORI DAL MUSEO BOIJMANS VAN BEUNINGEN
22 marzo – 30 luglio 2023
MUDEC – Museo delle Culture
Via Tortona, 56, Milano
Infoline: tel. 02/54917
info@mudec.it
www.mudec.it