Pericle Fazzini: al Museo ‘Bilotti’ di Villa Borghese un percorso nella poetica dell’artista della Resurrezione vaticana attraverso circa 100 opere.  

Le opere di Pericle Fazzini, “lo scultore del vento”, come lo definì il grande poeta Giuseppe Ungaretti, tornano finalmente in mostra a Roma dopo trent’anni, in occasione del 110° anniversario della sua nascita, con una mostra che presenta una selezione di circa 100 opere dell’artista tra sculture, bozzetti, disegni e grafiche.

Il Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese, ospita, dal 25 marzo al 2 luglio 2023, la mostra “Pericle Fazzini, lo scultore del vento”, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione e Archivio Storico “Pericle Fazzini”. L’ingresso al museo è gratuito, i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.

[Pericle Fazzini, Donna nella tempesta, 1932 (1970) Collezione eredi Fazzini. Foto messa a disposizione da Free Trade]

LA MOSTRA
La mostra, curata dallo storico dell’arte Alessandro Masi, in collaborazione con Roberta Serra e Chiara Barbato, ripercorre l’intera vita creativa del maestro marchigiano, attraverso sculture di piccola e grande dimensione – fra legni, bronzi e gessi – disegni e opere grafiche.

Dalle prime prove degli anni Trenta e Quaranta come “Donna nella tempesta” (1932) e “Sibilla” (1947) fino ai bozzetti originali della “Resurrezione” della sala Pier Luigi Nervi in Vaticano, ultimo cantiere di un artista unico dopo la Cappella Sistina di Michelangelo.

Di particolare interesse sono il “Ritratto di Anita” (1933), il “Giovane che declama” (1937-38), il “Ritratto di Sibilla Aleramo” (1947), l’“Uomo che urla” (1949-50) e il “Profeta” (1949), quest’ultimo raramente esposto.

[Pericle Fazzini, Ragazzo con i gabbiani, 1940-1946. Collezione eredi Fazzini. Foto messa a disposizione da Zètema]

PERICLE FAZZINI
Il percorso dell’artista, autore tra i più apprezzati della “Scuola romana”, nato a Grottammare (AP) il 4 maggio del 1913 e morto a Roma il 4 dicembre del 1987, si inserisce tra le più alte testimonianze dell’arte sacra del XX secolo. Il suo anelito alla bellezza come svelamento del Divino segna una svolta nella ricerca plastica contemporanea traducendo il testo sacro delle Scritture in una forma dialogante tra Fede e Arte.

Figlio di un povero falegname piceno, Pericle Fazzini conobbe la sua fama grazie al poeta Mario Rivosecchi che lo introdusse negli ambienti della Roma dei Mafai, Scipione, Mazzacurati, Ziveri e della gallerista Anna Laetitia Pecci Blunt (Galleria La Cometa), che impressero una svolta all’arte in senso espressionista e antiretorico contro ogni forma d’arte di regime.

Conservate nei maggiori musei di tutto il mondo, le sculture di Fazzini trovano spazio in importanti collezioni private e pubbliche come il Moma di New York, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la Guggenheim Collection di Venezia, il Centre Pompidou di Parigi e il Momat di Tokyo.

DUE VOLUMI
Un ricco e informato catalogo (De Luca Editori d’Arte) riporta i testi di Alessandro Masi, Bruno Racine, Claudio Strinati, Salvatore Italia, Roberta Serra e Chiara Barbato. Legato all’evento espositivo e di prossima pubblicazione anche un secondo volume, dedicato agli scritti di Fazzini, a cura dello storico della lingua italiana Giulio Ferroni.

C.S.M.
Uffici Stampa, 23 marzo 2023
Immagine di copertina: Pericle Fazzini, Bozzetto per la Resurrezione, 1970-1975
Collezione eredi Fazzini, ph. ©Massimo Napoli

PERICLE FAZZINI, LO SCULTORE DEL VENTO
25 marzo – 2 luglio 2023
Ingresso gratuito  

Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, Roma
Info 060608
www.museocarlobilotti.it
www.museiincomuneroma.it
www.periclefazzini.it