Al Museo Guggenheim in mostra per la prima volta oltre 70 dipinti e disegni a carboncino dell’artista e scrittrice londinese.

Conosciuta per i suoi dipinti di personaggi atemporali catturati in momenti quotidiani di gioia, in compagnia o in solitudine, gli esuberanti dipinti a olio su tela o lino grezzo di Lynette Yiadom-Boakye ritraggono, con pennellate libere, personaggi di fantasia su sfondi teatrali.

Il Museo Guggenheim Bilbao presenta “Lynette Yiadom-Boakye.Nessun crepuscolo è troppo potente”, una mostra che espone per la prima volta una selezione di oltre 70 dipinti e disegni a carboncino eseguiti tra il 2020 e il 2023 dall’artista e scrittrice Lynette Yiadom-Boakye. La mostra, curata da Lekha Hileman Waitoller e visibile dal 31 marzo al 10 settembre 2023, è un’opportunità per scoprire il filo conduttore del lavoro dell’artista: creare dipinti evocativi in relazione con l’esperienza umana.

[Ambassadoria, 2022, Courtesy the Artist, Corvi-Mora, London, and Jack Shainman Gallery, New York © Lynette Yiadom-Boakye, Bilbao 2023]

Recentemente, Yiadom-Boakye ha ripreso i disegni a carboncino, che producono un senso di immediatezza grazie alla loro scala intima e alla loro aria di improvvisazione. Visti insieme ai dipinti, la profondità e l’abilità dell’artista nel maneggiare i diversi supporti sono evidenti.

Lynette Yiadom-Boakye (nata da genitori ghanesi nel 1977 a Londra, dove vive e lavora) non lavora con modelli, bensì le figure sono composizioni tratte da varie fonti, come album di ritagli e disegni, ricordi e osservazioni della vita quotidiana. I dettagli, come gli indumenti o i costumi, le calzature – o la loro assenza – non consentono di collocarle in uno spazio o in un tempo specifici. Animali come uccelli, volpi, gufi e cani, che compaiono frequentemente nelle sue opere come vaghe allusioni al loro status di animali domestici – anche se alcuni sono in realtà animali selvatici – contribuiscono a creare un senso di suspense.

[Lynette Yiadom-Boakye, Ecstatic Streams, 2021. Courtesy the Artist, Corvi-Mora, London, and Jack Shainman Gallery, New York © Lynette Yiadom-Boakye, Bilbao 2023]

I quadri invitano lo spettatore a fermarsi e a osservare con attenzione; a entrare nelle fantasiose narrazioni visive che l’artista tesse. I titoli poetici delle opere invitano alla riflessione e lasciano ampio margine all’immaginazione degli spettatori.

Il lavoro di Yiadom-Boakye si basa sul suo profondo interesse per ciò che si può ottenere con la pittura, la sua materialità, il potenziale del colore e della composizione. Il suo interesse per gli aspetti materiali della pittura l’ha portata da un approccio meticoloso al lavoro con modelli dal vero, alla realizzazione di figure di sua creazione, che le ha dato la libertà di dipingere in modo più spontaneo, senza preoccuparsi della precisione tecnica.

La pratica parallela della scrittura si apprezza nei fantasiosi titoli delle opere che, più che spiegarle, le accompagnano. L’artista riassume così il suo rapporto con entrambe le discipline: “Scrivo su ciò che non posso dipingere e dipingo ciò che non posso scrivere”.
È disponibile per i visitatori una playlist compilata dall’artista appositamente per l’occasione.

Al Museo Guggenheim è in corso anche la mostra dedicata ad Oskar Kokoschka: vedi notizia DeArtes qui

C.S.M.
Ufficio Stampa, 3 marzo 2023
Immagine di copertina: Lynette Yiadom-Boakye Divine Repose, 2021
Courtesy the Artist, Corvi-Mora, London, and Jack Shainman Gallery, New York
© Lynette Yiadom-Boakye, Bilbao 2023

LYNETTE YIADOM-BOAKYE. NESSUN CREPUSCOLO È TROPPO POTENTE
31 marzo – 10 settembre 2023

Museo Guggenheim Bilbao
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