Al Complesso di San Micheletto, un carteggio di oltre 200 documenti racconta la Principessa di Lucca, imprenditrice e donna di governo, e la svolta di un’epoca.
Carte, penne e ritratti del governo di Elisa: la mostra invita a scoprire un copioso carteggio tra la Principessa di Lucca Elisa Bonaparte Baciocchi e diversi esponenti del governo napoleonico, oltre a offrire suggestioni e conoscenza della storia dello scambio epistolare nel periodo del Principato lucchese e del Granducato di Toscana attraverso oggetti d’arredo, strumenti e carte filigranate.
La mostra “Le lettere di Elisa: così governava la Principessa di Lucca” è aperta a ingresso libero dal 7 aprile al 21 maggio 2023 nella sala dell’affresco al piano terra del complesso di San Micheletto, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Due i momenti espositivi offerti dalla mostra, su cui i visitatori possono soffermarsi: i corrispondenti, ovvero le figure storiche protagoniste del carteggio di Elisa, costituito da un plico di oltre 200 lettere da poco acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca in quanto documento storico e fonte primaria sul decennio elisiano, e la scrittura con i suoi strumenti: un focus su carta, inchiostro e tutto il necessario per governare un Paese prima dell’avvento della posta elettronica.
Spiega la curatrice Roberta Martinelli, già direttore dei Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’isola d’Elba e presidente dell’associazione ‘Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana’: «Partendo dalle diverse tematiche affrontate nelle lettere, la mostra intende presentare uno spaccato della vita politica e sociale quale si svolgeva nei primi anni dell’Ottocento. La ricchezza degli argomenti trattati nella corrispondenza è tale da stimolare un approccio storico-critico capace di illustrare le più varie dinamiche e problematiche di un’epoca giustamente considerata un passaggio cruciale nella formazione della società moderna».
La mostra prevede alcuni appuntamenti di approfondimento culturale, sempre a ingresso libero.
APPROFONDIMENTO: IL PERCORSO ESPOSITIVO
Una carrellata di personaggi, nelle molte riproduzioni di opere originali custodite a Versailles, accoglie i visitatori nella prima parte dell’esposizione. Si tratta dei corrispondenti della principessa, con le loro storie e il loro legame con la città, che si possono osservare accanto ai messaggi che hanno inviato a Lucca oltre 200 anni fa.
Tra di essi, una particolare attenzione viene accesa su Regnault, considerato l’eminenza grigia di Napoleone, personaggio di primo piano la cui moglie tiene uno dei salotti più importanti (e scandalosi, a dire di Napoleone) di Parigi. È lui il filtro tra Napoleone e la famiglia imperiale: la sua funzione consiste nell’occuparsi degli affari privati dei suoi membri e di riferirne all’imperatore in tempo reale.
Nel carteggio oggetto della mostra, oltre la metà è costituita da missive tra Elisa Bonaparte e il ministro su aspetti del governo del principato e dell’etichetta imperiale. Alcune lettere sono state spedite a Lucca, per conto dell’imperatore, oltre che da Parigi, anche dalle residenze imperiali di Rambouillet, Fontainebleau, Compiègne. Mentre Elisa scrive da Palazzo Ducale, dalla Villa Imperiale (oggi Reale) di Marlia, Firenze, Livorno, Pisa, Siena e Bagni di Lucca.
Nella seconda sezione, spazio all’arte della scrittura epistolare e ai suoi strumenti: il ruolo di protagonista è di un calamaio in mogano e bronzo di grande raffinatezza, appartenuto alla principessa Elisa Bonaparte Baciocchi e proveniente dalla Villa Reale di Marlia, prestato dal Museo Napoleonico di Roma. Nella stessa sezione si trova un nécessaire da viaggio per la scrittura completo di carta, inchiostri, penne, polvere per asciugare, agenda settimanale dell’epoca, appartenuto a Maria Luisa d’Austria, che viene dalla Fondazione Museo Glauco Lombardi di Parma. Praticamente un notebook dell’epoca.
Accanto agli oggetti, riproduzioni di quadri dei primi anni dell’Ottocento che raffigurano donne e uomini nell’atto del mandare “mail”. Tra questi Madame De Genlisse, pedagogista che seguiva l’educazione di Napoleona Elisa. Uno spazio è dedicato alla produzione e allo studio delle filigrane, o carte filigranate, sulle quali le lettere sono state vergate: la loro provenienza spazia dalla Lucchesia a tutta Europa.
IL CARTEGGIO
Prosegue a spiegare la curatrice Martinelli: «Il carteggio è stato acquistato dalla casa d’aste Osenat, una delle più importanti di Parigi, che ha un settore specifico dedicate all’Impero, tanto da aver venduto il cappello di Napoleone nel settembre 2021 per 1,2 milioni di euro…»
Si tratta di 233 missive che coprono un arco cronologico dall’agosto 1807 al febbraio 1813; sono composte da uno sino a un fascicolo di fogli, alcune riguardanti direttamente Lucca e in particolare piazza Grande, il monumento a Napoleone, il ministro Froussard e la sua casa nei pressi della nuova porta aperta nelle mura, il commercio e l’agricoltura lucchesi e in particolare l’olio di Lucca, oltre a una relazione sul Senato Lucchese: si tratta della prima riunione di Felice Baciocchi con il senato lucchese.
Tutte le lettere, alcune composte da più fogli, sono state trascritte personalmente da Bernard Chevallier, direttore onorario dei Musées Nationaux de Malmaison et Bois-Préau, massimo esperto di storia napoleonica a livello internazionale. Di Chevallier sono anche due saggi nel catalogo dell’esposizione.
M.C.S.
Ufficio Stampa, 6 aprile 2023
LE LETTERE DI ELISA: COSÌ GOVERNAVA LA PRINCIPESSA DI LUCCA
7 aprile – 21 maggio 2023
Ingresso libero
Complesso di San Micheletto, Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
Sala dell’Affresco, Via Elisa 8 – Lucca
www.fondazionecarilucca.it
https://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com/
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