All’Accademia Nazionale di San Luca, sei opere inedite realizzate ad hoc dall’artista da poco insignito del Praemium Imperiale di Pittura a Tokio.

Il pubblico viene guidato attraverso un itinerario concettuale composto da diversi media – pittura, fotografia e scultura – che creano uno spazio analitico e poetico. L’Accademia Nazionale di San Luca presenta, dal 20 aprile al 15 luglio 2023 a ingresso gratuito, la mostra Giulio Paolini. A come Accademia, ideata da Marco Tirelli e Antonella Soldaini e da lei curata. La mostra è realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

La mostra indaga l’arte nelle sue componenti essenziali – l’artista, l’opera, l’istituzione, il pubblico e il rapporto con la storia – ed è ospitata non a caso all’interno dell’Accademia Nazionale di San Luca, che con questa proposta intende mostrare il processo di sedimentazione trasparente del farsi dell’opera, in cui il passato rappresenta al tempo stesso il futuro della creazione artistica e la base stessa su cui si regge.

Giulio Paolini esprime al meglio il dualismo che lega l’opera alla parola, la bellezza allo sguardo dell’artista, la comprensione alla lettura del pubblico e si interroga sul significato e sul valore attuale dell’insegnamento accademico: «Di fronte a un presente sempre più chiassoso, ai continui allarmi o alle esultanze amplificate del mondo della comunicazione – asserisce l’artista nel suo testo redatto in occasione della mostra – credo occorra formulare una muta risposta e ricordare, almeno a titolo di esempio, la splendida immobilità delle antiche accademie di scuola platonica».

La mostra, promossa e organizzata dall’Accademia Nazionale di San Luca, si inaugura a pochi mesi di distanza del conferimento all’artista del Praemium Imperiale per la Pittura, Tokyo, 2022, e assume, come ha affermato Claudio Strinati, Segretario Generale dell’Accademia: «un senso emblematico perché si pone quale ennesima e lieta conferma dei sommi meriti artistici di Giulio Paolini, che hanno ben pochi termini di confronto nel panorama artistico del nostro tempo»

Catalogo edito da Gangemi Editore.

APPROFONDIMENTO: LA MOSTRA
Introduce la visita negli spazi chiusi dell’Accademia l’opera Al di là (2022), una bandiera installata sul balcone posto al centro della facciata di Palazzo Carpegna e sul cui tessuto è riprodotta l’effige di una musa colta nell’attimo di lanciare alcune cornici nel cielo. Un’immagine che invita a varcare la soglia dell’esposizione e scoprire cosa si celi all’interno di quegli ambienti.

Nella prima sala al piano terra apre la mostra A come Accademia (I) (2010-23), che, come scrive lo stesso artista: «evoca una storia breve (qualche secolo!) volta ad affrontare proprio in questa sede gli aspetti più diversi ma concentrati in uno solo: quale cioè sia, sia stata o sarà, la ‘regola’ sempre taciuta e tuttora attuale per concepire o osservare un’opera d’arte. Il corpo di Sisifo (l’Artista) precipita al suolo (sul piano di lavoro) pronto a rinnovare la prova (l’opera) senza poter rinunciare all’impresa».

Nelle due sale successive sono esposte A come Accademia (II) (2023) e A come Accademia (III) (2023), due varianti dello stesso tema: tutte e tre le versioni occupano, infatti, superfici rettangolari di uguale dimensione. A come Accademia (II) riflette sul doppio e il frammento attraverso i calchi in gesso di una figura femminile, mentre A come Accademia (III)è caratterizzata da una dimensione teatrale, evocazione dell’atelier d’artista.

Uscendo dalla terza sala e percorrendo il porticato, posto a fianco del giardino dell’Accademia e antecedente le colonne festonate che introducono la scala elicoidale di Francesco Borromini (artefice della ristrutturazione del palazzo tra il 1630 e il 1640), si incontra In cornice (2023), una statua femminile in gesso posta su una base e attorniata da un insieme di cornici disposte intorno alla figura e cadute al suolo. Solo una di esse, di formato maggiore, è fissata alla parete, l’unica a trovare posto nella sua corretta destinazione.

Lasciando il porticato dell’Accademia e salendo al primo piano si giunge alla grande sala conferenze dove è allestito l’ultimo lavoro in mostra: Voyager (V) (1989-2023). Quest’opera consiste in un tecnigrafo portatile aperto e appeso a rovescio al centro del soffitto ligneo della sala, da cui cadono alcuni fogli trattenuti dallo stesso tecnigrafo. L’opera si pone in relazione diretta con lo spazio che la ospita poiché i fogli propongono riproduzioni fotografiche di dettagli delle pareti e dello stesso soffitto.

C.S.M.
Ufficio Stampa, aprile 2023
Immagine: Sala 3. Foto di Andrea Veneri.
Giulio Paolini, A come Accademia (III), 2023 Pedana bianca, leggio, lastre di plexiglass, due passe-partout, riproduzione fotostatica, tela, basi bianche, calchi in gesso, stampa digitale su tessuto acrilico.
Giulio Paolini, Studio per A come Accademia (III), 2022, Matita e collage su carta

GIULIO PAOLINI. A COME ACCADEMIA
20 aprile – 15 luglio 2023
Ingresso gratuito

Accademia Nazionale di San Luca
Palazzo Carpegna, piazza dell’Accademia di San Luca 77, Roma
tel. 06 6798848 – 06 6798850 selezionando l’interno della portineria
Si consiglia la prenotazione scrivendo a prenotazioni@accademiasanluca.it 
www.accademiasanluca.it
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