La programmazione di maggio in occasione dei 100 anni dell’istituzione. E in aprile aveva riaperto, rinnovato, il Museo del Design con la mostra Text.

A maggio ricorre il centenario di Triennale Milano che, dopo l’apertura del Museo del Design Italiano il 15 aprile (vedi qui di seguito), viene festeggiato attraverso una serie di iniziative che si svolgeranno nel corso delle prossime settimane (programmazione generale centenario, vedi notizia DeArtes qui).

Il 19 maggio 1923 alla Villa Reale di Monza veniva inaugurata la Biennale delle arti decorative, prima edizione di quella che successivamente (nel 1930) diventerà un’Esposizione Internazionale con cadenza triennale e che nel 1933 si trasferirà a Milano, nel Palazzo dell’Arte, appositamente costruito da Giovanni Muzio.

Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano afferma: «In cento anni di storia Triennale Milano ha interrogato i grandi cambiamenti socio-culturali e ha saputo anticipare progettualità e tendenze; è stata un forum in cui le idee visionarie di designer, architetti, artisti, pensatori di tutto il mondo hanno trovato uno spazio di confronto aperto e libero. Questo centenario per noi ha senso come ripartenza. Triennale vuole avere un profilo preciso, innovativo e internazionale: quello di una scuola in cui fare ricerca e dare risposta, attraverso i linguaggi e le discipline della cultura contemporanea, a quella domanda di futuro che caratterizza il nostro difficile presente».

Il centenario entra nel vivo con l’installazione performativa Senza Titolo di Romeo Castellucci, Grand Invité di Triennale Milano per il quadriennio 2021-2024, che viene presentata dal 2 al 7 maggio. Un progetto appositamente commissionato per l’anniversario dell’istituzione che vede lo spazio del Salone d’Onore trasformato in un immenso limbo immacolato, dimora per i performer e per il loro gesto reiterato, come un rito primordiale che parte dai corpi per diventare danza e infine ancestrale preghiera.

La festa Triennale 100 Sweet Years, in programma l’11 maggio, è aperta a tutta la città, e inaugura la programmazione di Triennale Estate, manifestazione che da maggio a settembre fa vivere il Giardino di Triennale con talk, concerti, performance e che quest’anno giunge alla sua quarta edizione.

Apre al pubblico il 12 maggio la mostra Home Sweet Home, a cura di Nina Bassoli (fino al 10 settembre). L’esposizione indaga le trasformazioni della casa e l’evoluzione dell’idea di abitare attraverso i lavori dedicati a questo tema in un secolo di mostre ed Esposizioni Internazionali di Triennale. I temi dei progetti espositivi del passato vengono riletti in una prospettiva contemporanea, rivoluzionando le contrapposizioni tra casa e lavoro, maschile e femminile, produzione e riproduzione, spazio pubblico e spazio privato. La narrazione storica si intreccia a dieci ambienti totali site-specific, delle vere e proprie mostre nella mostra, affidati a progettisti contemporanei: i londinesi Assemble Studio, la paesaggista francese Céline Baumann, la designer Matilde Cassani, il Canadian Centre for Architecture (CCA), lo studio statunitense vincitore del Pritzker Prize 2019 Diller Scofidio + Renfro, lo studio di architettura DOGMA, l’architetta Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, il duo Lacaton & Vassal, Pritzker Prize 2021, lo studio catalano MAIO, il collettivo Sex and the City.

In occasione del giorno dell’inaugurazione della Biennale delle arti decorative, il 19 maggio, è in programma un convegno che si terrà a Monza alla Villa Reale sulla nascita dell’ISIA – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, avvenuta proprio durante la prima edizione della Biennale delle arti decorative. Un appuntamento che nasce dal dialogo e la collaborazione con il Consorzio della Villa Reale di Monza.

I progetti per il centenario di Triennale continueranno nel corso del resto dell’anno, in particolare con la mostra sulla pittura italiana contemporanea (a cura di Damiano Gullì, ottobre 2023 – gennaio 2024), che riprende la tradizione della pittura murale delle Esposizioni Internazionali storiche e offre un excursus sulla produzione pittorica di oltre 100 artisti attivi in Italia dagli anni Novanta a oggi, e con l’apertura a dicembre degli archivi di Triennale, che permetteranno di valorizzare e condividere con il pubblico un vasto patrimonio, fino a oggi archiviato e conservato all’interno del Palazzo dell’Arte.

[Museo del Design Italiano, foto Agnese Bedini – DSL Studio © Triennale Milano]

IL MUSEO DEL DESIGN ITALIANO DI TRIENNALE MILANO
Dal 15 aprile 2023

In occasione del centenario di Triennale Milano, il Museo del Design Italiano, diretto da Marco Sammicheli, si presenta in una veste rinnovata con una nuova selezione di oggetti e un nuovo allestimento, progettato da Paolo Giacomazzi Design Studio. (Museo del design, rinnovamento luglio 2021, vedi notizie DeArtes qui e qui).

Il Museo del Design Italiano, che riapre al pubblico dal 15 aprile 2023, attraversa i cento anni della storia di Triennale con un percorso che parte dalla fondazione dell’istituzione nel 1923 arrivando ai giorni nostri. Collocato come in precedenza nella Curva – oltre 1.300 metri quadrati al piano terra del Palazzo dell’Arte – il Museo riunisce oltre 300 pezzi scelti tra i 1.600 che compongono le collezioni dell’istituzione e altri in prestito da importanti collezioni private.

Ulteriore novità è la Design Platform: uno spazio destinato ad accogliere mostre temporanee con un focus sul design di oggi e che occupa la porzione finale della Curva.

La prima esposizione ad aprire è Text (15 aprile – 17 settembre 2023, a cura di Marco Sammicheli), che racconta il comune atteggiamento di stilisti e designer di fronte alla progettazione del testo, delle interfacce e dei tessuti. Seguirà da ottobre 2023 a gennaio 2024 una mostra dedicata ad Alberto Meda.

Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano, afferma: «Gli oggetti che sono esposti raccontano la storia di quasi cento anni di sperimentazione radicale, in cui nuovi materiali, nuove tecniche e nuovi codici estetici hanno rivoluzionato la sfera domestica e la società, con un focus sulla notevole ricerca che ha trasformato l’identità e le caratteristiche principali del design italiano. Nel nuovo allestimento, insieme alle icone della collezione permanente di Triennale, molti altri manufatti, materiali grafici e fotografici provenienti da musei e collezioni private ripercorrono la storia del design italiano e il suo rapporto con Triennale, aprendo le porte a futuri sviluppi».

Il percorso espositivo segue una progressione cronologica in cui gli oggetti che hanno fatto la storia del design italiano sono accompagnati da documenti d’archivio, foto storiche, opere d’arte e progetti grafici di autori di spicco. Tra gli altri, le nuove acquisizioni della Lambretta E 125 e della Vespa 125 mod.51. Sono inoltre presenti delle installazioni tematiche che accolgono importanti progetti e riproduzioni di interni, dove viene sviluppato il racconto di significativi cambiamenti culturali che hanno coinvolto Milano e l’Italia nell’ultimo secolo.

A conclusione del percorso, nello spazio della Design Platform la mostra Text mette in evidenza, attraverso le opere di progettisti, stilisti e designer, come la cultura del tessile e il rapporto testo, immagine e prodotto abbiano generato filoni di ricerca, progetti innovativi, intuizioni commerciali e riflessioni a cavallo tra arte, artigianato e moda. L’allestimento, su progetto di Paolo Giacomazzi Design Studio, è strutturato in cinque sezioni dedicate al rapporto tra testo, immagine, interfaccia, arte e tessuto.

Viene inoltre proposta una selezione di artefatti collegati all’industria della moda, dell’arredo, dell’intrattenimento e alle pratiche dell’arte moderna e contemporanea che dialogano con il mondo del design, della cultura materiale e dell’alto artigianato.

E dal 15 aprile, ad accogliere i visitatori all’esterno di Triennale, è l’opera Falena di Nico Vascellari, un’installazione composta da falci placcate d’oro che evoca dei grandi e luminosi raggi solari.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 14 e 28 aprile 2023
Immagine di copertina:
Cerimonia di inaugurazione della V Triennale, nel Salone d’Onore.
Tra gli ospiti, il re d’Italia Vittorio Emanuele III di Savoia (1933)
Foto Crimella, Courtesy © Triennale Milano-Archivi

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