A Palazzo Pitti, la prima retrospettiva sul pittore fondatore del gruppo del Novecento
Toscano. Opere, documenti, disegni, fotografie e oggetti appartenuti all’artista.

La mostra presenta al grande pubblico la figura di Guido Ferroni (Siena 1888-Firenze 1979) ricostruendone la vicenda artistica e umana nel contesto culturale del suo tempo, partendo dall’importante nucleo di opere della Galleria d’Arte Moderna: tra queste La giostra, tela suggestiva, evocatrice di uno scorcio urbano immerso in un’atmosfera soffusa di solitudine e distacco, secondo la linea metafisica di De Chirico e Sironi. Il dipinto, del 1920, incornicia la crisi esistenziale del nuovo secolo che fa sembrare estranei e inquietanti anche ambienti prima familiari. L’opera venne acquistata dalle Gallerie degli Uffizi lo stesso anno alla Esposizione Primaverile della Società di Belle Arti di Firenze, alla quale partecipavano tutti i maggiori esponenti delle avanguardie locali.

Al via “Guido Ferroni, 1888-1979. Il sentimento antico della Pittura” la prima retrospettiva mai realizzata sul pittore, esponente e fondatore del gruppo del Novecento toscano. La mostra, a cura di Simonella Condemi e Emanuele Greco, è visitabile dal 20 aprile al 16 luglio nella Sala del Fiorino di Palazzo Pitti. Al progetto e realizzazione della mostra hanno collaborato il nipote del pittore, l’architetto Duccio Ferroni, che ha messo a disposizione documenti, opere d’arte, disegni, fotografie e oggetti appartenuti all’artista, e Loretta Cosi, vedova di Torello Cosi, uno dei più appassionati collezionisti di opere e documenti relativi all’intera attività del pittore. Sono inoltre esposti numerosi e importanti prestiti delle collezioni della Città metropolitana di Milano, della Galleria d’arte moderna di Roma Capitale e della Pinacoteca comunale di Faenza.

La selezione di opere mette in luce le principali fasi stilistiche di Ferroni, caratterizzate da un costante equilibro tra i due ruoli che l’autore assunse per tutta la sua vita: da una parte l’artista, a confronto con il vasto pensiero storico-critico del Novecento toscano; dall’altro il docente, impegnato nel costante e gravoso lavoro di formazione delle più giovani generazioni di artisti, a cui insegnò l’attitudine tecnica della tradizione figurativa toscana.

I visitatori si immergono dapprima nelle opere dell’esordio impressionista, passando per influenze futuriste, fino ad approdare ai toni intimi della tradizione toscana e della metafisica.

Negli anni, confermando la propria adesione alla poetica novecentista, Ferroni prese parte alla II Mostra del Novecento italiano (Milano, 1929) e alle rassegne internazionali del Novecento allestite a Buenos Aires e a Basilea, nel 1930, e a Helsinki nel 1931; dal 1930 al 1942 partecipò inoltre a tutte le edizioni della Biennale di Venezia.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 27 aprile 2023
Immagine: foto Gallerie degli Uffizi
Galleria fotografica: https://www.uffizi.it/eventi/guido-ferroni-mostra

GUIDO FERRONI, 1888-1979. IL SENTIMENTO ANTICO DELLA PITTURA
28 aprile – 16 luglio 2023

Palazzo Pitti – Sala del Fiorino
Biglietti e prenotazioni +39 055 294883
Informazioni infouffizi@cultura.gov.it
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