A Villa Bardini, in mostra 180 scatti della grande fotografa. Due sezioni inedite dedicate all’alluvione di Firenze del 1966 e al compositore Luigi Dallapiccola.

L’indagine sull’uomo e sulla società attraverso le immagini dei travestiti del ghetto di Genova, la drammatica denuncia delle condizioni di lavoro dei portuali, le donne fotografate in ogni parte del mondo, intense e profondamente vere. L’umanità è al centro dello sguardo della grande fotografa Lisetta Carmi, a cui è dedicata la mostra monografica “Lisetta Carmi. Suonare Forte”, dal 3 maggio all’8 ottobre 2023 (prorogata fino al 22 ottobre), a Villa Bardini, realizzata con la curatela di Giovanni Battista Martini, curatore dell’Archivio della fotografa. Il titolo della mostra dedicata alla grande fotografa scomparsa meno di un anno fa, evoca la sua formazione di pianista ma anche il coraggio di cambiare direzione, di intraprendere percorsi diversi, di seguire la sua ostinata volontà di dare voce agli ultimi.

L’esposizione, nel riallestimento fiorentino propone due sezioni speciali di approfondimento inedite dedicate all’alluvione del 1966 e al compositore fiorentino Luigi Dallapiccola. Si tratta del primo appuntamento del progetto delle Gallerie d’Italia – Torino  “La Grande Fotografia Italiana” affidato a Roberto Koch, editore, curatore, fotografo e organizzatore di eventi culturali intorno alla fotografia, che celebra la grande fotografia italiana del Novecento. La mostra (vedi notizia DeArtes qui) inaugurata alle Gallerie d’Italia – Torino in Piazza San Carlo (che insieme alle sedi di Milano, Napoli e Vicenza costituiscono il polo museale di Intesa Sanpaolo) è ora promossa a Firenze da Fondazione CR Firenze e Parchi Monumentali Bardini e Peyron.

[FCRF, Lisetta Carmi, Villa Bardini 2023 ph Cristina Andolcetti]

LA MOSTRA
Sono esposte 180 fotografie scattate in vent’anni di vita professionale tra gli anni Sessanta e Settanta, che propongono uno spaccato dei più importanti progetti fotografici di Lisetta Carmi. La maestra della fotografia, sopravvissuta alle persecuzioni razziali, trasforma la macchina fotografica in uno strumento per capire il mondo e la condizione umana e allo stesso tempo per trovare risposte su sé stessa e lenire la sua angoscia esistenziale.

Nove le sezioni presenti in mostra, fra cui quella dedicata al tema del lavoro. Ci sono le immagini delle drammatiche condizioni dei lavoratori nel Porto di Genova, sua città natale, gli operai dedicati allo scarico dei fosfati dalle stive, immersi nella polvere bianca, le fabbriche con le lavorazioni più spettacolari e pericolose come la colata dell’acciaio all’Italsider, le giovani operaie nel sugherificio di Calangianus in Sardegna. Ed è proprio la figura della donna a proporsi come protagonista nella serie di scatti crudi e perturbanti del parto, o degli incontri fatti nei tanti Paesi visitati: Israele, India, Afghanistan, Venezuela, Marocco, Messico. Esposti anche i quarantadue scatti ripresi nel sottosuolo di Parigi. Questi diventarono un libro d’artista, Métropolitain, che si aggiudicò il secondo Premio per la cultura nella Fotografia a Fermo nel 1966.

Ampio spazio è dedicato al lavoro composto in sei anni di assidua frequentazione con la comunità dei travestiti, dal 1965 al 1971, nel centro storico genovese, con il quale Carmi rivendica il diritto di ogni individuo a determinare la propria identità di genere. Sono scatti sia in bianco e nero e a colori, questi ultimi riscoperti pochi anni fa nell’archivio della fotografa.

Nel febbraio 1966, a Sant’Ambrogio di Zoagli, solo un incontro di quattro minuti fu sufficiente a Carmi per restituire un’intensa serie di ritratti del poeta Ezra Pound, qui esposta integralmente.

La prima vita di pianista di Lisetta Carmi dialoga con la fotografia nel lavoro dedicato al Quaderno musicale di Annalibera, del compositore fiorentino Luigi Dallapiccola. Gli undici fotogrammi astratti sono l’interpretazione grafica degli undici brani scritti dal musicista per il compleanno della figlioletta e sono accompagnati da quattro ritratti del maestro.

È totalmente inedita la sezione dedicata all’alluvione di Firenze del novembre 1966. La stessa Carmi racconterà in seguito: Arrivai in una città sconvolta. Per due giorni e una notte fotografai migliaia di libri bagnati e salvati per miracolo dai volontari, automobili capovolte, mele annegate nel fango, seggiole, bottiglie e fiaschi che galleggiavano nelle strade invase dall’acqua fangosa.

Catalogo Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

C.S.m.
Uffici Stampa, maggio 2023
Nel manifesto: (particolare) I travestiti, Genova, 1965-1971 © Lisetta Carmi – Martini e Ronchetti

 LISETTA CARMI. SUONARE FORTE
3 maggio 2023 – 8 ottobre 2023 (Prorogata fino al 22 ottobre)

Villa Bardini
Costa San Giorgio 2, Firenze
Tel. 055 2989816
www.villabardini.it