Presso Fabrica 33, aziende e designer danno vita a un nuovo linguaggio delle Forme e della Materia, producendo nuove visioni del progettare.
Le aziende e i designer sono chiamati a una diversa e originale visione della qualità del prodotto: un design che racconti emozioni e che sia in grado di trasferirle attraverso un nuovo linguaggio delle forme e della materia. A Venezia, nei fascinosi spazi di Fabrica 33 a Cannaregio, “MATERICA. Tra design e saper fare” è la nuova mostra a cura di Paola Bellin e Luciano Setten proposta da [e]DesignFestival come progetto collaterale autonomo della Venice Design Biennal 2023.
Un percorso articolato tra oggetti che comunicano la re-invenzione dei materiali tradizionali – vetro, plastica, tessuto, legno, acciaio, ceramica, marmo – pensati e proposti in forme espressive frutto di contaminazioni e sinergie.
Nuove vie dove le espressioni progettuali di design diventano arte conoscitiva del possibile, una ricerca di alternativa alle narrazioni dominanti. Il tentativo di raccontare progetti e creatività sostenuti da influssi di arte, filosofia, etica che, interagendo tra loro, producono nuove visioni del progettare. Design vissuto come momento di esplorazione di nuovi contesti, che combina tradizione, interpretazione, sperimentazione e realizzazione di oggetti.
Il fil rouge dell’esposizione sono dunque Forma e Materia, non precostituite, ma che guardano all’innovazione, alla sostenibilità e al riciclo nel rispetto del lavoro dell’uomo e dell’ambiente, che comunicano la forza del saper fare per innescare nuove relazioni sociali e culturali. Da qui la sfida di realizzare oggetti di qualità superiore, non standardizzata, che valorizzino la soggettività di designer e produttore e la loro capacità di trasformazione.
LA MOSTRA
Sono esposti prodotti innovativi, tra cui i pannelli fonoassorbenti progettati da Franco Driusso, soluzione fonocorrettiva ispirata alla capacità della natura di creare armoniae qui proposti nella forma originale di un “bosco tecnologico”. Presenti ceramiche con gli iconici ritratti Karl Lagerfeld delle designer Elena Salmistraro e Nika Zupanc – due sculture ispirate al look inconfondibile dello stilista – accompagnati dalle maschere del designer catalano Jaime Hayon, definito dal Times come un “visionario” e una delle icone più creative a livello internazionale.
L’arte di Janine von Thüngen Reichenbach -che trae ispirazione dai contrasti e dalle giustapposizioni presenti nell’uomo, nella natura e nello spazio – è rappresentata da bicchieri in vetro di Murano e vasi/sculture in bronzo, affascinanti capolavori che riaprono “le matrici uniche” dei calchi delle catacombe romane esplorando lo spazio “vuoto” creato tra calco positivo e calco negativo. C’è l’innovativo orologio senza numeri progettato da Marco Biegert & Andreas Funk: un oggetto d’arte unico che rivoluziona l’idea di come leggere il tempo.
Non mancano occhiali realizzati assemblando sette fogli di legno di 0,5 mm che permettono di ottenere flessibilità e resistenza. Il progetto, curato da Matteo Ragni, ha visto la partecipazione di dieci designer, tra cui Giulio Iacchetti, Joe Velluto, Luca Nichetto ed Elena Salmistraro, ognuno dei quali ha progettato un paio di occhiali che rappresentasse la propria personalità e modo di fare design. È possibile osservare inoltre i tessuti e le bricole recuperate, trasformati in oggetti emozionali dall’artista Cristina Moggio e l’iconica poltrona letto disegnata da Achille Castiglioni. Infine, anteprima per i vasi di marmo ideati e disegnati da Luciano Setten.
Realizzata in collaborazione con Ubis Design Workgroup, la mostra è accompagnata daincontri settimanali con designer, studiosi giornalisti e professionisti del settore, aperti al pubblico.
M.C.S.
Ufficio Stampa, 15 maggio 2023
MATERICA. TRA DESIGN E SAPER FARE
19 maggio – 18 giugno 2023
[e]DesignFestival alla Venice Design Biennial
Fabrica 33, Cannaregio, Venezia
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