Al Museo belga BPS 22, venti grandi installazioni dell’artista italiano. Progetto vincitore dell’Italian Council 11.

Con Au temps où nous n’étions pas des hommes, Pietro Fortuna inaugura al BPS 22 di Charleroi, in Belgio, la sesta mostra della serie Glory, un ciclo iniziato nel 2010 al Tramway di Glasgow seguito da altre esibizioni in diverse istituzioni museali come il Museo Macro di Roma (2011); il Museo Marca di Catanzaro (2012), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2014), il Museo Macro Testaccio di Roma nel (2017).

Modalità comune di Glory è sviluppare un’antologia di temi ricorrenti nel lavoro dell’artista attraversando un arco temporale molto ampio, con opere appositamente realizzate per ogni singolo evento.

Nella mostra a cura di Pierre-Olivier Rollin, al BPS 22dal 20 maggio al 27 dicembre 2023, Pietro Fortuna (1950, vive tra Bruxelles, Orvieto e Roma) presenta un ciclo di grandi installazioni disposte lungo un diagonale virtuale che attraversa l’intera area espositiva. Il singolare allestimento favorisce una visione d’insieme che contiene o differisce il contatto visivo con le singole opere. Una fusione che induce l’osservatore a cogliere, quasi fosse un’anteprima, un’immagine unica.

Circa venti grandi opere, costituite da costruzioni in acciaio e in legno accolgono diversi oggetti più volte utilizzati dall’autore, avvolgimenti in pvc, forme in cemento, oggetti quotidiani, iscrizioni che scorrono lungo le pareti di grandi cilindri, e ancora a parete una raccolta di collage fotografici di grande formato e una serie di disegni “gemelli”.

L’intento di Fortuna è di abbandonare la catena di significati che vincola le cose in un percorso semantico finito, liberando così i suoi oggetti da ogni definizione e pretesa narrativa, lasciando che le cose suggeriscano, nella loro luminosa miseria, molto di più di ciò alle quali il mondo degli uomini le ha destinate.

Fortuna ci porta in una vertigine che attiene all’inumano, all’essere prima che si riconosca come soggetto finito di un umanesimo ormai in declino, ed è proprio questa sua peculiare visione, in assenza di mondo e di tempo, che fissa la singolarità del suo operare. Una dimensione rivolta allo splendore dell’immanenza assoluta della Vita e al suo impenetrabile e infinitamente intelligente processo.

Il titolo Au temps où nous n’étions pas des hommes (Quando non eravamo uomini) riprende una nota affermazione di Platone, il quale dice che c’è stato un tempo senza immagini, di cose senza nome dove l’anima umana ha contemplato il vero essere. È dunque questo singolare ricordo, che non conosce l’oblio, a riaffiorare nella nostra memoria; è questa nostalgia cieca che la ragione respinge ma lo spirito continua ad accogliere.

Progetto vincitore Italian Council 11

C.S.M.
Ufficio Stampa, 16 maggio 2023

GLORY VI – QUANDO NON ERAVAMO UOMINI
20 maggio – 27 agosto 2023

BPS22 Musée d’art de la Province de Hainau
Bd Solvay 22, 6000 Charleroi, Belgio
+32 71 27 29 71
info@BPS22.BE
www.bps22.be

www.pietrofortuna.com