I ritratti della Famiglia Medici in Mugello, a Scarperia; l’autoritratto del pittore Augusto Bastianini a Casole d’Elsa. Riconoscimento da The Economist.

THE ECONOMIST CELEBRA GLI UFFIZI DIFFUSI: “IL MUSEO FIORENTINO STA PORTANDO LA SUA ARTE ALLA GENTE”
La prestigiosa rivista internazionale dedica un ampio servizio (con video) al progetto lanciato nel 2021: “La sua innovazione può rivelarsi un modello per le altre gallerie”.

Una grande foto della Madonna del Baldacchino, capolavoro di Raffaello protagonista della più recente e forse più significativa tappa progetto Uffizi Diffusi, il suo ritorno nel Duomo di Pescia dopo 300 anni (vedi notizia DeArtes qui), accompagnata dal titolo “The Uffizi is taking its art to the people” (https://www.economist.com/culture/2023/05/09/the-uffizi-is-taking-its-art-to-the-people).

Così si apre l’articolo, da poco pubblicato, con cui l’autorevole magazine britannico The Economist celebra il progetto di diffusione dell’arte portato avanti dal museo fiorentino. “Its innovation may prove a model for other museums and galleries”, prosegue ancora il pezzo. Il quale è corredato, tra l’altro, da un video nel quale l’immagine della galleria vasariana e dettagli della Madonna del Baldacchino si alternano con suggestive vedute dei borghi del territorio toscano (https://www.youtube.com/watch?v=ba73pJQTK1s&t=76s).

Quello dell’Economist non è il primo prestigioso riconoscimento per gli Uffizi Diffusi da parte della stampa internazionale. Nel 2021, anno di lancio del piano, il Time Magazine inserì la Toscana degli Uffizi diffusi tra le 100 mete al mondo da visitare assolutamente nel 2022. Del progetto, ora anche al centro di numerose ricerche e studi accademici (tra i quali quello della ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Serena Giusti, citata nello stesso articolo dell’Economist), si sono occupate svariate altre testate internazionali, tra le quali anche New York Times, Financial Times e Cnn.

C.S.
Ufficio Stampa, 10 maggio 2023


[fcrf Terre Uffizi, Scarperia. ph Stefano Casati]

TERRE DEGLI UFFIZI PORTA I RITRATTI DI FAMIGLIA DEI MEDICI IN MUGELLO  
Nelle sale nobili del Palazzo dei Vicari di Scarperia, dal 19 maggio al 5 novembre 2023, quattro opere dalle Gallerie degli Uffizi evocano la lunga e diffusa presenza dei Medici nelle campagne e nei paesi del Mugello.   

Terre degli Uffizi porta i ritratti di famiglia dei Medici in Mugello, nelle sale nobili del Palazzo dei Vicari di Scarperia, a evocare la lunga e diffusa presenza della Casata nelle campagne e nei paesi da cui proveniva. Nel Museo dei Ferri Taglienti a Scarperia e San Piero, dal 19 maggio al 5 novembre 2023, si tiene la mostra “I Medici: gente del Mugello. Ritratti di famiglia dalle Gallerie degli Uffizi”, promossa nell’ambito del programma espositivo di Fondazione CR Firenze e Gallerie degli Uffizi, all’interno dei rispettivi progetti Piccoli Grandi Musei e Uffizi Diffusi. 

Sono esposti quattro ritratti di famiglia dei duchi e delle loro consorti eseguiti da artisti di prima fila nel panorama artistico fiorentino fra gli anni trenta e gli anni ottanta del Cinquecento. 

Ridolfo del Ghirlandaio ha ritratto Cosimo, figlio di Giovanni dalle Bande Nere e di Maria Salviati, poco più che decenne ma già orgogliosamente consapevole del suo rango, come indicano il ricco abbigliamento e la presenza dello stemma in alto a destra, recante l’iscrizione «cosmo med». 

Il ritratto della duchessa Eleonora, moglie di Cosimo e figlia di don Pedro de Toledo viceré di Napoli, fu eseguito da Lorenzo Sciorina, un allievo di Bronzino che ripropone con alcune varianti la celebre tavola del suo maestro, anch’essa oggi conservata agli Uffizi. La principessa indossa un magnifico abito di ‘broccato riccio’ insieme alle perle di cui era appassionata e, diversamente dalla versione del Bronzino dove figura insieme al secondogenito Giovanni, è qui accompagnata da Garcia, l’ottavo figlio morto giovanissimo di febbri malariche. 

Anche i ritratti di Francesco I, raffigurato intorno ai trent’anni, e della seconda moglie Bianca Cappello sono concepiti come immagini di rappresentanza. Realizzati da artisti della cerchia di Santi di Tito e di Alessandro Allori, i due dipinti si distinguono sia per l’efficacia nella resa delle espressioni, contenute ma intense, sia per il tono descrittivo nei dettagli, dall’ambiente, ai tessuti e agli ornamenti, pienamente in linea con le tendenze pittoriche in voga a Firenze negli ultimi anni del secolo. Bianca aveva acquistato alcuni poderi intorno a Scarperia e, secondo la tradizione, era particolarmente devota all’immagine miracolosa della Vergine venerata presso la chiesa di Santa Maria a Olmi. È da qui che proviene il ritratto della granduchessa, affrescato nella canonica da dove fu staccato nel 1871 per essere consegnato alle gallerie fiorentine. 

[fcrf Terre Uffizi Scarperia. ph Stefano Casati]

In mostra viene rievocato il legame dei Medici con il Mugello. Già alla metà del Duecento la Casata aveva fissato i propri interessi economici nella zona di confine tra Romagna e Toscana; ai primi acquisti (1260-64) di Averardo de’ Medici seguirono quelli di Giovanni di Bicci, che comprendevano la dimora signorile del Trebbio, e le proprietà si allargarono fino all’acquisizione di Cafaggiolo, nel 1443. A metà Quattrocento, molte erano le terre possedute dai Medici nel territorio mugellano. 

La trasformazione di Trebbio e Cafaggiolo in “ville di delizia”, affidata da Cosimo il Vecchio all’architetto Michelozzo di Bartolomeo, conferma gli interessi economici della famiglia e l’immancabile passione per la caccia esercitata nell’ampia area boschiva che univa le due dimore.  

Prima di divenire duca di Firenze, Cosimo de’ Medici aveva passato gli anni dell’adolescenza nel castello-villa del Trebbio, dove il principe e la moglie Eleonora di Toledo, nei primi tempi del ducato risiedevano spesso nei mesi estivi, alternando i loro soggiorni con Cafaggiolo. 

Con Francesco I l’attenzione granducale si sposta, seguendo a ritroso la strada che unisce il Mugello a Firenze, in una zona montuosa e impervia, acquistata nel 1568 per erigervi la villa di Pratolino, con il giardino di meraviglie inventato da Bernardo Buontalenti per il principe, l’amata Bianca Cappello e i molti ospiti illustri. 

Fa da contraltare alle residenze di delizia la grandiosa fortezza di San Martino costruita sul colle che sovrasta l’abitato di San Piero a Sieve, a mostrare l’onnipresenza del potere principesco. 

Le inedite testimonianze documentarie dell’Archivio Storico del Comune di Scarperia, esposte in mostra, danno conto della continua presenza medicea anche nell’ambito della rappresentanza istituzionale del Vicariato del Mugello. 

 C.S.
Uffici Stampa, 18 maggio 2023
Immagine di copertina: fcrf Terre Uffizi, Scarperia. ph Stefano Casati

TERRE DEGLI UFFIZI A SCARPERIA:
I MEDICI: GENTE DEL MUGELLO.
RITRATTI DI FAMIGLIA DALLE GALLERIE DEGLI UFFIZI
19 maggio – 5 novembre 2023
https://prolocoscarperia.it/cosa-vedere/palazzo-dei-vicari/
https://museoferritaglientiscarperia.it


[Foto di gruppo messa a disposizione da Ufficio Stampa Uffizi: il sindaco di Casole d’Elsa Andrea Pieragnoli, la curatrice della pittura dell’Ottocento Elena Marconi, la direttrice del museo civico di Casole d’Elsa Patrizia La Porta, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, l’assessora alla cultura del Comune di Casole d’Elsa Vittoria Panichi]

GLI UFFIZI DIFFUSI TORNANO A CASOLE D’ELSA:
L’AUTORITRATTO DEL PITTORE AUGUSTO BASTIANINI IN MOSTRA AL MUSEO CIVICO

L’esposizione dedicata all’artista originario di Monteguidi (frazione di Casole d’Elsa) è in corso fino al 1 novembre: l’opera delle Gallerie, considerata il suo capolavoro, dialoga con i dipinti della collezione casolese e non solo.

Un importante autoritratto d’artista è il protagonista della nuova tappa espositiva degli Uffizi Diffusi a Casole d’Elsa (Siena): venne realizzato in giovane età dal pittore casolese Augusto Bastianini (Monteguidi, 1875 – Firenze 1938).

Lo scorso anno gli Uffizi avevano portato a Casole un gioiello del Seicent (“L’Allegoria della Pittura e dell’Architettura” di Francesco Rustici detto il Rustichino), mentre al cuore di questo secondo capitolo è la pittura all’aprirsi dello scorso secolo.

L’ olio su tela, datato 1900 e donato alla Galleria degli Uffizi dalla vedova dell’artista nel 1941, è infatti posto in dialogo con un gruppo di altre opere dello stesso Bastianini e di pittori del suo tempo, sia di proprietà del museo civico che provenienti da altre collezioni. Complessivamente sono 22 i dipinti che compongono il percorso della mostra, visitabile al Museo Civico di Casole fino al 1 novembre 2023.

L’autoritratto degli Uffizi, portato a termine a soli 25 anni, può a pieno titolo essere considerato il capolavoro di Bastianini, ancora fresco degli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze (dove in seguito fu anche professore) e delle suggestioni tratte dalla Festa dell’Arte e dei Fiori (1896-1897), grande evento attraverso la quale del tempo i giovani artisti fiorentini conobbero l’arte italiana ed europea.

La vivacità del dipinto, pensato e realizzato dentro lo studio di Via Ghibellina nel cuore del capoluogo toscano, così come l’intensità emotiva che caratterizza il volto dell’artista, fanno di quest’opera un esempio della migliore ritrattistica del tempo.

L’autoritratto porta inoltre un genere di pittura assente nella collezione del museo di Casole, nel quale sono documentati invece tutti gli altri campi di indagine cari a Bastianini: lo studio del nudo, la pittura di storia, la pittura dei campi, la raffigurazione delle attività umane, scorci e vedute.

Una sezione della mostra è dedicata a tre lavori particolarmente significativi, rintracciati negli ultimi anni tra collezioni private e mercato antiquario. Tra questi, in particolare, il dipinto Malinconia, acquistato nel 1913 dal re Vittorio Emanuele III e oggi di proprietà del Comune di Casole d’Elsa.

A chiudere l’esposizione sono altri due ritratti, quelli degli amici pittori Niccolò Cannicci e Antonio Salvetti ai quali lo stesso Bastianini, nella veste di critico d’arte, dedicò due importanti contributi pubblicati sulla Miscellanea Storica della Valdelsa nel 1927 e nel 1932.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 13 maggio 2023

UFFIZI DIFFUSI A CASOLE D’ELSA:
L’ AUTORITRATTO DI AUGUSTO BASTIANINI
E I DIPINTI RITROVATI
13 maggio – 1 novembre 2023
Museo civico archeologico e della collegiata, Casole d’Elsa (Siena)
Tel. 0577 948705
e-mail: museo@casole.it
www.casole.it/eventi-e-turismo/il-museo-civico-e-archeologico/home-museo/