All’Aeroporto di Milano Malpensa, presso il Terminal 1, l’artista piemontese invita a riflettere sul concetto di ‘monumento’.
I marmi tatuati dello scultore Fabio Viale si fanno simbolo di un tempo eterno nell’esposizione Monumentum a cura di Matteo Pacini. Una mostra unica in una location d’eccezione come la Porta di Milano al Terminal 1 dell’Aeroporto di Malpensa, visitabile liberamente dal 25 maggio fino al 1 settembre 2023 (prorogata fino al 14 settembre).
Durante l’inaugurazione alla presenza dell’artista Fabio Viale, del curatore Matteo Pacini e delle istituzioni SEA, Aeroporti di Milano e Comune di Milano, promotori del progetto, si è presentato il secondo step del ciclo espositivo sulle tematiche ambientali e urbane “Orizzonte degli eventi”. Appositamente ideato da Matteo Pacini con il suo team PACMAT Art in progress il progetto valorizza questo spazio espositivo che rompe la continuità architettonica aeroportuale, catapultando il viaggiatore in un improvviso palcoscenico dal nero profondo in cui i concetti di spazio e tempo sembrano fondersi, tra reminiscenze passate e visioni future, legate al presente dall’identità granitica dell’installazione artistica.
Dopo la mostra “Rethink the city” di Matteo Mezzadri, che lo scorso anno ha indagato le strade possibili per ripensare la città del futuro (vedi notizia DeArtes qui), quest’anno Fabio Viale (Cuneo 1975) con Monumentum riflette sulla testimonianza di un passato che arriva nel nostro presente, per stimolare interrogativi sul concetto di monumento come opera creata per commemorare e rendere immortali personaggi o eventi, e trasmetterne la memoria alle generazioni future. Il monumento detiene, infatti, un potente significato simbolico, non tanto per il valore artistico dell’opera in sé, ma per la sua portata storica, sociale e culturale, dato che si propone come rappresentazione di una memoria collettiva, di un’ideologia, di un’identità, per questo fra i primi obiettivi da distruggere da parte degli avversari in caso di rivolte e conflitti.
Nelle opere di Viale nulla è mai come sembra, a partire dal contrasto materico tra il marmo bianco di Carrara e i pigmenti colorati, che permette l’incontro tra l’arte greca, romana, rinascimentale e il body painting. In questo modo i linguaggi del passato e del presente si stratificano e si sovrappongono in un infinito cortocircuito visivo e temporale, che lega le più celebri sculture dell’antichità alla simbologia espressa dai tatuaggi dei carcerati sovietici o dagli Irezumi appartenenti al linguaggio della Yakuza, oppure ancora dai tatuaggi facciali appartenenti all’universo Trap.
Viale reinterpreta la classicità restituendo alle opere il colore, come già facevano gli antichi, ma con un linguaggio moderno e multiculturale; partendo dal concetto di replica, l’artista piemontese ci trae nell’inganno di un’identicità apparente, ma svela la diversità rispetto all’opera originale, di cui stravolge il significato, creando contrasti visivi volti a stimolare riflessioni sul senso dell’opera stessa.
Nell’installazione a Malpensa mitologia e memoria si fondono in Venus (2017), chiaro riferimento alla Venere di Milo tatuata con spade, rose, catene e parole in cirillico, e in Souvenir David (2018), imponente testa ispirata alla celebre scultura di Michelangelo che porta in volto tattoo da rapper. E ancora, si possono incontrare Laocoonte (2020) e Torso Belvedere (2020), che rimandano agli originali esposti ai Musei Vaticani, sui quali sono impressi i soggetti tipici del tatuaggio giapponese. Completa l’esposizione Il Vostro sarà il Nostro (2022), replica di un pugno di una statua romana tatuata con scarabei, teschi e motivi vari dell’iconografia criminale.
Catalogo Skira, bilingue italiano-inglese
C.S.m.
Ufficio Stampa, 25 maggio 2023
FABIO VIALE. MONUMENTUM
25 maggio – 1 settembre 2023 (prorogata fino al 14 settembre)
Ingresso libero
Aeroporto Di Milano Malpensa
Terminal 1, Porta di Milano
Info tel. 02 232323
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