A Castel Caldes, poi a Torraccia di Terzolas, Cles e Rovereto, mostre e celebrazioni nel centenario della morte del pittore trentino, tra i fondatori della Biennale di Venezia.
Da sempre annoverato tra i più importanti pittori trentini, Bartolomeo Bezzi fu anche uno dei principali promotori artistici nell’Italia del suo tempo. Originario di Fucine di Ossana in Val di Sole, dove nacque nel 1851, compì la propria formazione all’Accademia di Brera e divenne una figura di spicco dell’ambiente artistico milanese. Trasferitosi a Venezia nel 1890, contribuì in modo determinante alla fondazione della Biennale, che gli dedicò una mostra personale nel 1914. Dopo aver soggiornato a Verona e a Roma, negli ultimi anni di vita si ritirò a Cles, dove morì nel 1923.
Nel centenario della morte dell’artista, la sua figura viene celebrata in Trentino attraverso quattro esposizioni commemorative, che ne documentano la vasta produzione pittorica e grafica, mentre un convegno di studi offrirà una ulteriore occasione di approfondimento a tutto campo.
Le iniziative prendono avvio a Castel Caldes il 16 giugno 2023 e proseguiranno per tutto l’anno, e fino a marzo 2024, con un carattere spiccatamente territoriale, in una logica di rete che vede coinvolti due Musei, un’Associazione culturale e due Comuni. Il vasto progetto culturale prevede infatti ulteriori tappe espositive alla Biblioteca della Torraccia di Terzolas, al Palazzo Assessorile di Cles e al Mart di Rovereto, in un percorso coordinato di riscoperta di un artista di statura nazionale, ma con radici saldamente ancorate in Trentino: un omaggio corale da parte della sua terra d’origine, che fu una costante fonte d’ispirazione per la sua pittura.
A CASTEL CALDES
A Castel Caldes dal 16 giugno al 5 novembre 2023 si tiene una mostra monografica, curata da Roberto Pancheri, dedicata a Bezzi “pittore di figura”, nella quale viene analizzato e approfondito l’approccio del pittore alla figura umana, sia nell’ambito della ritrattistica che nelle scene di vita popolare, senza trascurare le vedute urbane animate dalla presenza dell’uomo.
La fama di Bezzi è legata principalmente ai paesaggi, ma la sua attività creativa fu molto più ricca e articolata di quanto la critica gli abbia finora riconosciuto. Lo rivelano i quaranta dipinti convocati a Castel Caldes – alcuni dei quali mai esposti in Trentino – cui si aggiungono opere grafiche, fotografie d’epoca, lettere e documenti utili alla ricostruzione della biografia del pittore.
L’esposizione di una serie di schizzi e bozzetti preparatori ricostruisce per la prima volta la genesi di un dipinto perduto, il più grande mai eseguitoda Bezzi. Si tratta del pannello decorativo realizzato nel 1909 per il salone dell’Hotel Mendelhof al PassoMendola, che rielaborava un tema particolarmente caro al pittore, quello delle donne al lavoro presso unafontana, già affrontato nel 1893 nell’opera Vigilia della sagra, con cui Bezzi si presentò all’EsposizioneInternazionale di Monaco di Baviera.
ALLA BIBLIOTECA DELLA TORRACCIA DI TERZOLAS
Una mostra documentaria intitolata “L’archivio ritrovato: il fondo Bezzi del Centro Studi per la Val di Sole”, a cura di Stefania Dalla Serra e di Mauro Pancheri, si tiene dal 23 giugno all’8 ottobre 2023. Nella stessa sede si tiene inoltre tra luglio e settembre un ciclo di conferenze dedicate alla vita di Bartolomeo Bezzi, alla formazione accademica, alla produzione pittorica, ai contatti con artisti e critici contemporanei.
AL PALAZZO ASSESSORILE DI CLES
Due gli appuntamenti autunnali: al Palazzo Assessorile di Cles dal 23 settembre 2023 al 7 gennaio 2024 una mostra monografica curata da Marcello Nebl con la collaborazione di Warin Dusatti, con oltre cinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private. L’esposizione avrà una narrazione diacronica suddivisa in sei sezioni principali, in grado di descrivere l’evoluzione del percorso artistico di Bezzi in maniera chiara e didascalica.
Fra gli obiettivi della mostra ricordare in particolare lo stretto legame di Bezzi con le Valli di Non e di Sole, una connessione al territorio d’origine documentata in mostra da numerosi quadri dedicati a scorci di Ossana, di Cles e di torrenti e montagne locali.
AL MART DI ROVERETO
Una mostra-focus, curata di Margherita de Pilati, vedrà esposte per la prima volta, dal 6 dicembre 2023 al 3 marzo 2024, una ventina di opere con cui Bartolomeo Bezzi si fece conoscere ed amare dai collezionisti e dai critici d’arte del suo tempo, quei dipinti che grazie alle notevoli dimensioni e al forte impianto compositivo, ne hanno decretato la fortuna e la fama, rendendolo uno degli artisti di maggior notorietà in Italia, fin dalle esposizioni di Brera, dove nel 1878 si fece notare con La valle di Rabbi, acquistato da Umberto I di Savoia.
C.S.M.
Ufficio Stampa, 26 maggio 2023
Immagine: Bartolomeo Bezzi, Figura femminile, 1878, collezione privata
Crediti Castello del Buonconsiglio
BARTOLOMEO BEZZI (1851-1923)
MOSTRE E CELEBRAZIONI NEL CENTENARIO DELLA MORTE
16 giugno 2023 – marzo 2024
Castel Caldes
Borgo Castello, 38022 Caldes (Trento)
Tel. +39. 0461 497160
https://www.buonconsiglio.it/index.php/Castel-Caldes