Restituiti all’Italia beni archeologici: 71 reperti dalla Germania e ben 750 da Londra.  Frutto di furti o di scavi clandestini, erano stati esportati illegalmente.

RESTITUITI 14 REPERTI ARCHEOLOGICI DALLA GERMANIA

Cooperazione Internazionale tra Forze di Polizia: la Germania restituisce all’Italia 14 beni archeologici di notevole pregio, grazie anche al coordinamento tra il Ministero della Cultura italiano e tedesco. Il sequestro e la consegna definitiva dei 14 beni culturali, avvenuto a Roma nella sede del Reparto operativo dei Carabinieri TPC, è frutto della collaborazione intercorsa tra il personale addetto alla Cooperazione Internazionale del Comando Carabinieri TPC e il BLKA di Monaco di Baviera (Germania), nonché del coordinamento intercorso tra i rispettivi Ministeri della Cultura.

I REPERTI
La restituzione degli antichi manufatti celebra la conclusione di varie indagini di polizia giudiziaria svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ha localizzato in Germania i seguenti beni culturali:

kylix attica a figure nere, 540-530 a.C. attribuita al “Gruppo dei piccoli maestri”. Individuata nel 2019 in Monaco di Baviera (Germania) dalla Sezione Elaborazione Dati CC TPC, dove era in vendita all’asta. È risultata essere oggetto di diniego all’uscita dal territorio nazionale da parte del Ministero della cultura italiano, ed esportata clandestinamente da un noto pregiudicato canadese

elmo corinzio in bronzo risalente al IV secolo a.C., 3 monete romane in bronzo (epoca da 68 a.C. – III sec. A.C.) e antefissa tarantina, IV secolo a.C. Nel 2020, in seguito a specifica attività tecnica svolta sul territorio italiano dai Carabinieri della Sezione Archeologia del dipendente Reparto Operativo, poi proseguita in territorio austriaco e tedesco dal BLKA, i beni venivano bloccati a Monaco di Baviera nella disponibilità di un pluripregiudicato cittadino italiano. I 5 reperti provenivano da recenti attività di scavo clandestino avvenute in Puglia ed esportati illecitamente

scrigno in avorio e legno della bottega degli “Embriachi”. Nel 2020 è stato localizzato a Monaco di Baviera (Germania) dalla Sezione Elaborazione Dati CC TPC, ove era in vendita presso una nota casa d’aste. È provento del furto avvenuto tra il 10 il 18 ottobre 2006 ai danni del Museo di Arte Antica della Pinacoteca del Castello Sforzesco di Milano

olla peuceta biansata, VII-VI sec. a.C.; skyphos apulo in stile di Gnathia, IV sec. a.C.; coppa apula biansata in stile Gnathia, IV sec. a.C. Localizzati nel 2022 dallaSezione Elaborazione Dati CC TPC sul sito web di una nota casa d’aste di Monaco diBaviera (Germania)

moneta in oro – solido di Valentiniano II della zecca di Mediolanum – epoca 378-383 d.C. Localizzata in Svizzera nel 2017 dal Nucleo TPC di Bologna,parziale provento del furto avvenuto nel 2009 ai danni del Museo ArcheologicoNazionale di Parma. In seguito a rogatoria internazionale inoltrata all’A.G. elvetica, è emerso che la moneta era stata acquistata da un cittadino tedesco, residente aMonaco di Baviera, dove veniva successivamente sequestrata e restituita

2 monete in oro – solido di Valentiniano II della zecca di Treviri – epoca 367-375, solido di Valentiniano II della zecca di Treviri – 388-392. Localizzate nel 2018 dal Nucleo TPC di Bologna in un’asta di Monaco di Baviera (Germania).Parziali proventi del furto avvenuto nel 2009 presso il Museo Archeologico Nazionaledi Parma

moneta in oro, solido di Valentiniano II della zecca di Treviri – epoca 367-385. Localizzata nel 2019 dal Nucleo TPC di Bologna presso una casa d’aste di Monaco di Baviera (Germania), risultata essere parziale provento del furto avvenuto nel 2009 presso il Museo Archeologico Nazionale di Parma.

LA CERIMONIA DI RESTITUZIONE
A Roma, lo scorso 5 giugno 2023, nella sede del Reparto Operativo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Caserma “La Marmora”, alla presenza della S.E. Viktor Elbling, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, è avvenuta la restituzione all’Italia, rappresentata dal Comandante dei Carabinieri TPC, Generale di Brigata Vincenzo Molinese.

Per la Polizia Criminale del Lander Bavarese (Bayerisches Landeskriminalamt – BLKA) sono intervenuti il Dott. Guido Limmer (Vice Comandante), il Commissario Capo Christian Klein (responsabile della Sezione opere d’arte) e l’Ispettrice Barbara Sperr (investigatore della Sezione opere d’arte). Inoltre, la Dott.ssa Florentine Kutscher, in rappresentanza del Ministero Federale per la Cultura e Media di Berlino (Germania), il Consigliere Clemente Contestabile, Consigliere Diplomatico del Ministro della cultura, la Dott.ssa Julia Külb, Esperto Nazionale per la Germania a Eurojust (l’Aia, Paesi Bassi) e il Dott. Aldo Ingangi, Magistrato e Assistente al Membro Nazionale Italiano a Eurojust.

C.S.M.
Testo e immagini: Sala Stampa Comando Carabinieri TPC 5 giugno 2023


PRESENTATI A ROMA 750 REPERTI ARCHEOLOGICI RIENTRATI DA LONDRA

A Roma, al Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, lo scorso 31 maggio 2023 sono stati presentati 750 reperti archeologici rimpatriati da Londra il 19 maggio di quest’anno, in seguito alle indagini del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, mirate a contrastare il traffico internazionale di beni culturali, sfociate anche in una procedura extragiudiziale e in una causa civile, condotta in stretta collaborazione con il Ministero della cultura attraverso l’Avvocatura Generale dello Stato. 

I ritrovamenti, provenienti da scavi clandestini sul territorio italiano, erano confluiti in una società inglese in liquidazione, la Symes Ltd, riconducibile a Robin Symes, importante trafficante di beni culturali. 

La società, che si era sempre opposta ai reiterati tentativi di recupero da parte dell’Autorità Giudiziaria italiana, sottoposta a procedura fallimentare nel Regno Unito, è stata citata in giudizio anche in Italia, tramite l’Avvocatura Generale dello Stato, per la restituzione dei beni o il risarcimento civile del danno. 

La consegna è stata possibile grazie alle complesse trattative seguite dal Ministero della cultura (Ufficio III del Segretariato Generale, Ufficio Legislativo e Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio), in sinergia e stretta collaborazione con i Carabinieri dell’Arte che, con la fattiva collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Londra, li hanno scortati in Italia. L’accordo per la restituzione è stato siglato l’11 maggio scorso.

I REPERTI ESPOSTI A CASTEL SANT’ANGELO
L’insieme dei reperti, databili complessivamente tra l’VIII secolo a.C. e l’epoca medievale, il cui valore è stimato in 12 milioni di euro, offrono uno spaccato delle molteplici produzioni dell’Italia antica e delle isole, riflettendo al contempo la lacerazione insanabile subita dai numerosi e diversificati contesti archeologici (funerari, cultuali, abitativi e pubblici) oggetto di depredazione, concentrati in particolare nell’Etruria e nella Magna Grecia.

Tra i pezzi più pregiati esposti a Castel Sant’Angelo figurano: un tavolo tripode in bronzo proveniente da un contesto aristocratico dell’orientalizzante etrusco, due testiere equine da parata di ambito appulo-lucano, due pitture funerarie di area meridionale; per l’epoca romana, alcune teste virili in marmo di età imperiale, varie porzioni di statue e gruppi bronzei, o, ancora, il dipinto parietale con raffigurazione di tempietto strappato con ogni probabilità da una residenza vesuviana.

I materiali riacquisiti comprendono vasi fittili, sia di produzione locale che di fabbrica attica e corinzia, in bronzo e in pasta vitrea, elementi del vestiario e monili in oro, argento, bronzo, osso e ambra, tra cui 26 collane ricomposte nella prospettiva dell’immissione sul mercato, armi, utensili e suppellettili, elementi della bardatura equina, coroplastica votiva e architettonica, sarcofagi, di cui uno in piombo con decorazione a rilievo, e urne funerarie, oggetti votivi e rituali, elementi di statuaria in bronzo, in marmo e in calcare, elementi architettonici e arredi in bronzo e marmo, decorazioni musive e dipinte.

PROSSIMAMENTE RESTITUZIONI DALLA GRECIA E DAGLI USA
Nella stessa data, un analogo accordo è stato sottoscritto dal Ministero della cultura della Grecia con la Symes Ltd per il recupero di altri reperti illecitamente esportati dalla Grecia. Un ulteriore gruppo di frammenti sarà oggetto di studio degli archeologici italiani e greci per risalire alla loro provenienza e procedere quindi alla restituzione ai rispettivi Stati.

Altri 71 reperti, attualmente negli Stati Uniti, verranno recuperati nei prossimi giorni dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

C.S.m.
Testo e immagini: Ufficio stampa e comunicazione MiC, 31 maggio 2023