Alla Sapienza, nomi internazionali della musica, da ottobre 2023 a maggio 2024, per la stagione della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti.

Ian Bostridge, Angela Hewitt, Andrei Gavrilov, Nikolai Lugansky, Marc-André Hamelin, Jordi Savall, Lucas Debargue, Gautier Capuçon, Charlie Siem, Giovanni Sollima, il Quartetto di Cremona… sono solo alcuni dei protagonisti della 79a Stagione della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti.

Star internazionali e programmi che spaziano dalla musica medievale alla musica contemporanea, con una prima assoluta di Marcello Filotei e il Requiem di Silvia Colasanti eseguito per la prima volta a Roma. Ma anche incursioni nel repertorio spagnolo di musica antica e nella canzone d’autore italiana dal ’600 fino agli anni ’60 o in alcune rare pagine di Nino Rota. Importanti omaggi nel centenario della nascita di György Ligeti e Luigi Nono. Spazio anche alle nuove generazioni con alcuni giovani ma già affermati musicisti.

In continuità d’ispirazione e di qualità con la precedente, la stagione 2023-24 della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti propone, con la direzione artistica di Giovanni D’Alò, dal 13 ottobre 2023 al 18 maggio 2024, un ricco e originale programma di 36 concerti, tradizionalmente il martedì sera e il sabato pomeriggio all’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, affidati ad alcuni fra i più grandi interpreti della scena internazionale, con un repertorio che abbraccia sette secoli di storia della musica.

Per la stagione 2023-2024 la IUC ha rinnovato l’accordo di media partnership con Radio Vaticana. Le attività della IUC sono realizzate con il contributo del Ministero della Cultura.

[Leonora Armellini ph Lodovica Barbiero]

LA SERATA INAUGURALE, QUELLA CONCLUSIVA E UNA PRIMA ESECUZIONE
L’inaugurazione di stagione, venerdì 13 ottobre alle ore 20.30 con replica sabato 14 ottobre alle ore 17.30, riporta in Aula Magna l’Orchestra da Camera Canova e il suo fondatore/direttore Enrico Saverio Pagano, artisti che già da due stagioni sono in residenza presso la IUC, a conferma dell’attenzione e della valorizzazione del talento dei giovani da sempre perseguita dall’istituzione universitaria. In programma la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin con Leonora Armellini come solista.

Alla Canova e al giovanissimo Enrico Pagano sarà affidata anche la serata finale della stagione, il 18 maggio 2024, con un personalissimo ordito novecentesco che intreccia musiche di Glass, Britten, Sibelius e Vaughan Williams.

Enrico Saverio Pagano dirigerà anche l’ONCI-Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori Italiani e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel Requiem “Stringeranno nei pugni una cometa” di Silvia Colasanti, in prima esecuzione a Roma, che fuscritto su commissione del Festival di Spoletocome momento di riflessione sul terremoto che colpì il Centro Italia nel 2016. Un progetto reso possibile grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Concepita per Soli, Coro e Orchestra la composizione accosta testi latini della liturgia a nuovi versi scritti dalla poetessa Mariangela Gualtieri che sarà anche voce recitante, in scena con il mezzosoprano Monica Bacelli e Massimiliano Pitocco al bandoneon.

[Ian Bostridge – Sim Canetty-Clarke]

STAR INTERNAZIONALI
Apre la kermesse dei grandi ospiti internazionali il tenore inglese Ian Bostridge, artista che non ha bisogno di presentazioni, unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori interpreti di sempre del repertorio liederistico. Accompagnato al pianoforte da Julius Drake, torna in Aula Magna con uno dei suoi cavalli di battaglia, il ciclo Die Winterreise di Franz Schubert, autentico manifesto della letteratura musicale romantica.

Grande ritorno a Roma dopo oltre vent’anni di assenza per Andrei Gavrilov, famosissimo pianista di scuola russa, con un approccio innovativo alla musica frutto anche dei suoi studi di filosofia e religione, in un intenso programma che prevede 4 Notturni di Chopin, la Sonata in si minore di Liszt e Quadri di un’esposizione di Musorgskij.

Altro pianista russo di straordinaria profondità e versatilità, Nikolai Lugansky si propone per la prima volta alla IUC con pagine di Mendelssohn, Chopin, Rachmaninov e la mirabile trascrizione lisztiana della Morte di Isotta di Wagner.

Pianista riverito internazionalmente per la sua ineguagliata capacità di fondere musicalità e virtuosismo, Marc-André Hamelin presenterà un caposaldo del Novecento storico come la Sonata “Concord” di Charles Ives, le Waldszenen di Schumann e il famoso Gaspard de la Nuit di Ravel.

[Angela Hewitt, credit Maria Teresa De Luca]

Graditissimo ritorno quello di Angela Hewitt, pianista che in 35 anni di carriera ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui la qualifica di membro dell’Ordine dell’Impero Britannico. Artista molto legata all’Italia, in particolare all’Umbria dove quindici anni fa ha fondato il Trasimeno Music Festival, alternerà musiche di Mozart e Schumann.

La parata pianistica continuerà con il francese Pierre-Laurent Aimard, uno dei maggiori specialisti di musica del’900, che dedicherà un concerto a György Ligeti nel centenario della nascita. Il programma delinea suggestive simmetrie tra Musica Ricercata di Ligeti e una selezione di Bagatelle di Beethoven, tra gli Studi di Ligeti, Debussy e Chopin.

Ormai un habitué della IUC il fuoriclasse francese Lucas Debargue può considerarsi ufficialmente “artista in residenza” essendo allo studio con lui progetti che lo legheranno all’Istituzione anche nei prossimi anni. Esemplare della sua originalità l’accostamento di autori dalle sensibilità apparentemente lontane come Beethoven e Chopin e anche l’omaggio a Gabriel Fauré, uno dei grandi musicisti francesi a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Prosegue il ciclo di Alexander Romanovsky dedicato all’integrale dell’opera per pianoforte solo di Sergej Rachmaninov in occasione del 150° anniversario della nascita.

Spicca poi la presenza del pluripremiato violoncellista francese Gautier Capuçon. Acclamato per la sua musicalità espressiva, l’esuberante virtuosismo e la profonda sonorità del suo strumento (un Matteo Goffriller del 1701 “L’Ambassadeur”), il talentuoso violoncellista affronterà in una sola serata l’integrale delle Sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven accompagnato dal suo partner abituale Frank Braley.

Tra i violinisti più apprezzati della nuova generazione, è il 36enne anglo-norvegese Charlie Siem. Interprete di grande eleganza, Siem sarà in scena con il pianista Marco Scolastra per un concerto all’insegna del virtuosismo (Grieg, Ysaÿe, Kreisler, Paganini, Wieniawski) con un momento di riflessione in occasione del Giorno della Memoria con l’esecuzione di Baal Shem – Tre quadri di vita Cassidica del compositore svizzero Ernest Bloch, ispirati alla liturgia e al folclore ebraico.

[Jordi Savall, lors des repetitions du concert “Tous les Matins du Monde” avec Le Concert des Nations a la Salle Gaveau a Paris le 20/05/2022 ® Philippe Matsas]

MUSICA BAROCCA E MUSICA SU STRUMENTI ORIGINALI
Jordi Savall è sicuramente uno dei principali attori della rivalutazione della musica storica, per oltre cinquant’anni ha riscoperto e portato nelle sale musicali di tutto il mondo meraviglie musicali altrimenti lasciate nell’oscurità. Torna alla IUC alla testa del suo ensemble Hespèrion XXI con uno dei suoi programmi più acclamati, Folías e Canarios, itinerario affascinante tra antiche danze della Spagna, che per vie misteriose si sono diffuse in mezza Europa, dall’Italia meridionale alla Scozia, all’America del Nord.

In pieno barocco ci porta Samuel Mariño, sopranista venezuelano unanimemente apprezzato per la naturale brillantezza e l’agilità della sua voce che gli hanno consentito in breve tempo di affermarsi come uno dei giovani cantanti più interessanti nel panorama internazionale. Con il Concerto de’ Cavalieri diretto da Marcello Di Lisa, Samuel Mariño propone arie tra le più belle e rappresentative della vocalità barocca, tra Vivaldi, Händel e Alessandro Scarlatti.

Sempre nello stesso ambito temporale si colloca il concerto dell’Ensemble Barocco di Napoli con Laura Pontecorvo al flauto traversiere e Tommaso Rossi al flauto dolce e flauto traversiere. Nato dal desiderio del compositore Pasquale Corrado di cimentarsi con la scrittura per un ensemble di strumenti barocchi, questo progetto include in prima romana il suo Black Telemann ispirato al famoso concerto per flauto dolce, flauto traversiere, orchestra d’archi e basso continuo scritto da Georg Philipp Telemann, intorno al quale è strutturato tutto il programma, tra stile francese, stile italiano, ispirazione polacca e altre culture europee.

Come il titolo Absolute Boccherini lascia intendere, il concerto del violinista Fabio Biondi con Europa Galante esplora composizioni per vari organici del geniale compositore lucchese, tra cui il Quintetto “Fandango” per chitarra, archi e nacchere, e le celebri variazioni su La Ritirata di Madrid.

[Cristina Zavalloni 2022 ®B Rigon]

NO LIMITS
Questa sezione prende spunto dal titolo del concerto del violinista “rocker” Alessandro Quarta che, con il suo quintetto, sarà protagonista di un incredibile viaggio tra vari mondi musicali, dal rock alla classica, dal jazz al pop, da Morricone a Piazzolla, con arrangiamenti originali scritti dallo stesso Quarta, eclettico anche come compositore.

Altra avventura musicale è quella di Cristina Zavalloni nel mondo di Nino Rota attraverso canzoni che raccontano la storia del cinema e della società italiana: da Gelsomina alla Dolce vita, dalla Canzone arrabbiata fino a una travolgente Pappa col pomodoro. Compagni di viaggio: Gabriele Mirabassi al clarinetto, Manuel Magrini al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso.

Per i 100 anni della nascita di Luigi Nono è nato il progetto L’ascolto e lo spazio del Ready Made Ensemble diretto da Gianluca Ruggeri con Gianni Trovalusci al flauto basso e Alvise Vidolin alla regia del suono: una serata che accosta la Messe de Notre-Dame di Guillaume de Machaut in un’esecuzione secondo le caratteristiche acustiche della cattedrale di Reims, un mottetto di Guillaume Dufay e Das Atmende klarsein di Luigi Nono su testi di Massimo Cacciari, la cui prima romana avvenne nel 1982 proprio all’Aula Magna della Sapienza alla presenza del compositore.

Un altro apporto al centenario di György Ligeti (dopo quello di Aimard) è il concerto del violoncellista Enrico Bronzi con l’Ensemble Muzsikás che ricorda le radici popolari del linguaggio ligetiano, fondendo letteralmente i vari movimenti di due Sonate del compositore ungherese con esuberanti musiche e danze della tradizione magiara.

Ancora un viaggio pieno di sorprese, stavolta nella musica italiana, è il progetto Da Monteverdi a Mina con il gruppo barocco Soqquadro Italiano e la carismatica voce di Vincenzo Capezzuto. Fondato da Claudio Borgianni l’ensemble è considerato tra i più originali ed innovativi dell’odierno panorama europeo, con un repertorio che spazia dalla musica antica, al jazz, al pop e all’elettronica, in una ricerca continua tra passato e presente.

[Giovanni Sollima, Shobha copyright]

In questa sezione non poteva mancare uno sperimentatore come il violoncellista e compositore Giovanni Sollima che, con Il Pomo d’Oro e Federico Guglielmo violino concertatore, propone un programma d’ispirazione mediorientale dal titolo Al bubduqyyia – Il Concerto Perduto che accosta composizioni dello stesso Sollima e di Vivaldi a musiche tradizionali albanesi e cipriote.

Una première assoluta alla IUC quella di Romanza Criminale con l’Ensemble La Terza Prattica, Susanne Bungaard voce e percussioni, Massimiliano Toni al clavicembalo, tastiere, arrangiamenti e direzione musicale, i live electronics del sound engineer Oscar Mapelli e la mise en espace di Deda Cristina Colonna. Una passionale “crime story” che dalla Roma barocca arriva ai tempi moderni, unendo stili e mondi sonori apparentemente lontani, Giulio Caccini e Armando Trovajoli, Girolamo Frescobaldi e Romolo Balzani, Giacomo Carissimi e Francesco De Gregori.

Riflessione tra passato e presente, tradizione e sperimentazione è “7” – Meditazione su Septem verba Christi in cruce di Joseph Haydn per percussioni, baritono ed elettronica (2023) delcompositore romano Marcello Filotei. Commissionato e trasmesso in prima mondiale radiofonicada Radio Vaticana lo scorso aprile, il pezzo è atteso in prima assoluta in concerto martedì 27febbraio nell’esecuzione dell’Ars Ludi Ensemble con Gianluca Ruggeri maestro concertatore e lapartecipazione del baritono Patrizio La Placa, cantore della Cappella Musicale Pontificia Sistina.

[Leia Zhu Photoshoot 2022 c. Zhutek]

GIOVANI “UN CERTAIN REGARD”
Da sempre mission centrale dell’Istituzione Universitaria dei Concerti quella di promuovere giovani musicisti di talento, come nel caso del 23enne violinista spagnolo Javier Comesaña (Premio Heifetz 2021) al suo debutto romano. Con Matteo Giuliani Diez al pianoforte proporrà un programma che unisce lo stile tipicamente spagnolo di Enrique Granados (la sua Sonata per violino e pianoforte di rarissima esecuzione), quello francese di Debussy, Stravinskij e Messiaen e un omaggio all’Italia con la Sonata di Ottorino Respighi.

Debutta a Roma in recital solistico il pianista russo Lukas Geniušas, 32 anni, musicista dalla carriera internazionale già ben avviata la cui innata curiosità spinge ad ampliare continuamente i suoi interessi musicali, dal barocco al contemporaneo. In quest’ottica s’iscrive il programma di questo concerto che vede la prima esecuzione a Roma della prima versione (1907) della Sonata n. 1 di Rachmaninov ma anche l’inconsueto Rubinstein in Berlin, un brano del 2008 per “pianista parlante” dello statunitense Frederic Rzewski, con il testo tratto dai diari di Arthur Rubinstein.

Prima volta a Roma anche per la violinista britannica Leia Zhu, classe 2006, enfant prodige dotata di un talento naturale che le ha consentito a soli 14 anni lo straordinario debutto con la London Symphony Orchestra diretta da Sir Simon Rattle: con la rinomata orchestra Festival Strings Lucerne diretta da Daniel Dodds, Leia eseguirà il Concerto in re minore per violino e archi di Mendelssohn e il Rondò “La campanella” di Paganini.

Fiore all’occhiello dell’Accademia Chigiana (dove ha ottenuto il Diploma d’Onore del M° Antonio Meneses), fresco vincitore del Concorso Kachaturian e già lanciato verso una brillante carriera, il violoncellista Ettore Pagano è un talento tutto italiano. Sarà per la prima volta alla IUC in un progetto con l’Orchestra Femminile del Mediterraneo diretta da Antonella de Angelis, che presenta musiche di Haydn, Pärt, Sollima ma riporta anche alla meritata attenzione del pubblico i lavori di due compositrici, Marianna Martines, viennese di origine spagnola del periodo classico, e Grażyna Bacewicz prima compositrice polacca a raggiungere fama internazionale nel secolo scorso (in collaborazione con il CIDIM- Progetto Circolazione Musicale in Italia).

Confermata anche per questa stagione la rodata collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica, una delle realtà più attive e meritorie nel campo della specializzazione musicale, in una serata che vede sullo stesso palco i giovani musicisti di Avos Project insieme ai loro prestigiosi insegnanti Mario Montore, Massimo Spada, Andrea Obiso, David Romano, Mirei Yamada, Riccardo Savinelli e Diego Romano (musiche di Richard Strauss e Ernest Chausson).

[Leonkoro, credit Nikolaj Lund]

QUARTETTI D’ARCHI
Punto di forza e d’onore delle programmazioni sapientine, non manca un focus sui quartetti d’archi. A cominciare dal Quartetto di Cremona, eccellenza cameristica mondiale legata alla IUC da un rapporto decennale in esclusiva su Roma. Dopo tanti progetti monografici, è la volta di Late Quartets, ciclo in due concerti in cui si esplorano opere della maturità di Šostakovič, Dvořák, Borodin, Beethoven, Janáček e Mendelssohn.

Quest’anno inoltre ricorre il cinquantenario dalla fondazione del Quartetto Arditti, formazione di assoluto riferimento per moltissimi compositori novecenteschi e contemporanei che spesso hanno dedicato loro lavori ai quattro musicisti capitanati da Irvine Arditti. Percorso artistico che si riflette perfettamente nella scelta di eseguire brani “storici” di Maestri del secondo Novecento (Penderecki, Berio e Xenakis) insieme a pezzi di autori viventi come la slovena Nina Senk e l’inglese James Clarke.

Formato da tre strumentisti danesi e uno norvegese, il Danish String Quartet, pluripremiato per le sue registrazioni per la ECM, è giunto al suo ventesimo anno di attività e la IUC gli fornisce l’occasione di debuttare finalmente a Roma. Acclamato per l’impeccabile livello tecnico-esecutivo e per l’originalità dei programmi, proporrà musiche di Purcell, Haydn, Šostakovič e Schumann.

Al debutto romano anche i giovani del Quartetto Leonkoro doppiamente insigniti lo scorso anno del Primo Premio all’International String Quartet Competition della Wigmore Hall di Londra e del Concours Quatuors à Bordeaux: in programma il Quartetto op. 59 n. 1 “Razumovsky” di Beethoven ma anche musiche di due autori di spicco del Novecento come Webern e Šostakovič.

ALTRE MANIFESTAZIONI

SERATA FINALE PREMIO LUTTAZZI
Il 29 settembre 2023 all’Aula Magna della Sapienza la IUC ospiterà la serata conclusiva con proclamazione del vincitore del Premio Lelio Luttazzi per giovani autori pianisti jazz indetto dalla Fondazione intitolata al grande autore e compositore triestino sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.

CONCERTI NELLE BIBLIOTECHE
Iniziata il 5 maggio, è in corso la rassegna Note in Biblioteca realizzata in sinergia con l’Istituzione Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma Capitale per diffondere la conoscenza dei diversi repertori musicali nelle zone decentrate di Roma. Come negli anni passati anche questa edizione propone incontri musicali e conferenze concerto a ingresso gratuito alle Biblioteche Villa Leopardi, Ennio Flaiano e Vaccheria Nardi in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana di Siena con introduzioni all’ascolto affidate a laureandi di Musicologia della Sapienza. Fino al 24 giugno.

CONCERTI D’ORGANO
Quinta edizione per Organizzando – Sapienza in Musica, rassegna che esplora a 360 gradi il repertorio per organo. Tre concerti gratuiti (ore 21) alla Chiesa Evangelica Luterana di Roma in via Sicilia 70, con alcuni tra i maggiori organisti di oggi.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 6 giugno 2023

I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
13 ottobre 2023 – 18 maggio 2024

IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti
Sede dei concerti:
Aula Magna Sapienza Università di Roma
P.le Aldo Moro 5 Roma (Ampio parcheggio gratuito)
Info: Tel. 06.3610051-52
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
www.concertiiuc.it