Al Parco Arte Vivente, la programmazione mette in relazione la produzione dello storico collettivo milanese Wurmkos con una generazione di giovani artisti.

ANDARE CON LE RADICI
WURMKOS
A sei anni dalla personale La passione del grano realizzata nel 2017, il gruppo Wurmkos torna al PAV con il progetto inedito Andare con le radici, a cura di Marco Scotini. La mostra individua nel mondo vegetale un ambito dal quale è possibile attingere per apprendere nuovi modelli di vita volti a immaginare forme virtuose di convivenza sociale, nel tentativo di scardinare le gerarchie costitutive delle politiche neoliberiste.

Il laboratorio di arti visive Wurmkos, fondato nel 1987 a Sesto San Giovanni, è un’esperienza ‘basagliana’ che mette in relazione arte e disagio psichico senza porsi obiettivi di salvezza. Al progetto presentato al PAV, così come in tutte le altre attività del gruppo, prendono parte e cooperano artisti, con disagio e non, critici e persone che partecipano alle molteplici azioni di nascita, crescita e sviluppo dei progetti. Andare con le radici prende forma a partire dalla primavera del 2020 ed è il frutto di un percorso di autoriflessione e trasformazione che ha come soggetto in primo luogo le metodologie adottate dal gruppo stesso. In questo processo diviene un riferimento fondamentale la pratica del mutuo appoggio teorizzata dal pensatore militante Pëtr A. Kropotkin: spinta primaria che sta al centro di ogni forma di vita biologica e sociale, il mutuo appoggio si configura come una sorta di principio guida dell’evoluzione della vita sulla terra.

Svariati esempi di alleanze fra piante, funghi e diverse forme di vita rendono evidente come in natura la sopravvivenza in condizioni talvolta inadatte alla vita sia possibile grazie al sostegno reciproco. Conoscere e studiare esseri viventi che abitano il pianeta Terra da molto più tempo dell’essere umano significa imparare nuove strategie da chi ha sviluppato migliori strumenti di adattamento e, come scrive Stefano Mancuso, attraverso lo studio della biodiversità possiamo coltivare sguardi utili a comprendere la nostra pluralità. 

La mostra si articola a partire da un dispositivo calpestabile dove lo spazio è immaginato per essere vissuto come un suolo, una piazza, un universo, un flusso che ospita una comunità vegetale non più conforme a una visione antropocentrica. 

Attraverso un processo di trasformazione e di valorizzazione della diversità, Andare con le radici connette il nostro corpo con il corpo del territorio, interpretando il laboratorio come ambiente plurale. Una selva che da bosco diviene foresta: un ecosistema basato sull’interdipendenza di organismi, una gigantesca trama vitale la cui esistenza si compie grazie alla varietà degli elementi che la compongono.

IL PARLAMENTO DELLE COSE
La project room e gli spazi esterni del PAV ospitano la mostra collettiva Il parlamento delle cose a cura di Marco Scotini (NABA Visual Arts Department Head) con Chiara Antonelli, Davide Barberi, Alessandro Cavallini, Traian Cherecheș e Chiara Scodeller, giovani artiste e artisti formatisi presso il Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali e il Master Accademico in Art and Ecology del campus di Milano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.

Dalla mostra Il parlamento delle cose emerge come le teorie e le pratiche che animano l’ecologia politica e l’ecofemminismo a partire dalla seconda metà del secolo scorso abbiano smosso e dissestato il suolo compatto e monolitico del modello neoliberale e eteropatriarcale. Tale “smottamento” ha assicurato alle generazioni successive nuovi solchi da percorrere e nuovi substrati da abitare, nel tentativo di portare in superficie forme estetiche imperniate su visioni ormai nodali quali il superamento delle categorizzazioni oppositive tra natura e cultura e di genere e la ri-significazione di esperienze autobiografiche e collettive.

Il titolo della mostra è un diretto riferimento al programma di ecologia politica sviluppato dal filosofo e antropologo Bruno Latour che, rifiutando la fermezza dell’uomo moderno nel non riconoscere i diritti, l’autonomia e l’agency delle cose, suggerisce la creazione di un “parlamento delle cose”, volto a estendere la democrazia e i diritti di rappresentanza non solo all’umano ma anche e soprattutto al non-umano

C.S.M.
Ufficio Stampa, 9 giugno 2023

ANDARE CON LE RADICI
IL PARLAMENTO DELLE COSE
10 giugno – 22 ottobre 2023

PAV – Parco Arte Vivente Centro sperimentale d’arte contemporanea
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