Il tema della maternità, in un momento nodale nell’arte italiana fra Otto e Novecento, è al centro della mostra “L’amore materno alle origini della pittura moderna, da Previati a Boccioni” proposta dai Musei Civici di Verona negli spazi della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti.
L’esposizione è la prima che la città di Verona dedica agli esordi del Divisionismo italiano, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza di uno dei periodi più creativi della storia dell’arte del nostro Paese e, allo stesso tempo, restituire un contesto e un fondamento critico di riferimento alle opere della Galleria legate a tale ambito figurativo.
Il fulcro del nuovo percorso è costituito dalla Maternità di Gaetano Previati, un capolavoro di grande formato e fortemente evocativo legato al tema dell’amore materno. Il dipinto esposto alla prima Triennale di Brera del 1891 suscitò un vivace dibattito oltre che sulla tecnica divisionista, anche sui possibili esiti simbolici della rappresentazione. Il famoso artista-critico Vittore Grubicy, già attento sostenitore di Segantini, individuò nella tela di Previati il prototipo della pittura ‘ideista’.
La nuova tecnica divisionista elaborata da Previati nel monumentale dipinto, spiega infatti la co-curatrice Aurora Scotti, puntava sulla separazione delle pennellate, ma anziché tendere alla piena tersità luminosa mirava ad agire sulla sensibilità dello spettatore, coinvolgendolo nella emozione psicologica dell’evento. A questo il maestro ferrarese si era preparato con un intenso esercizio su temi che sviluppavano la ‘pittura di affetti’ della Scapigliatura, al fine di evocare, attraverso il ductus stesso della pennellata, uno stato d’animo. Un cardine quindi della pittura di emozione e di sentimento, con un ampio spettro di riferimenti nella tradizione pittorica medioevale e moderna.
Il percorso espositivo costruito attorno al grande dipinto propone celebri capolavori di Gaetano Previati, Medardo Rosso, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Umberto Boccioni, capaci di restituire in maniera esemplare l’intensa stagione culturale che ha segnato il transito rivoluzionario della pittura italiana ottocentesca nella direzione europea dell’arte moderna d’avanguardia. Da qui, la rigorosa selezione filologica di una quindicina di opere che mette in evidenza il confronto tra esiti e ricerche diverse contemporanee al maestro ferrarese, ma anche le ricadute e gli stimoli forniti da queste sperimentazioni alle avanguardie del primo Novecento.
Umberto Boccioni, in particolare, cercò un confronto diretto con Previati: la Maternità rappresenta uno dei cardini del suo percorso critico come punto di riferimento in quel un puntiglioso programma di studio nella storia dell’arte che, dopo molteplici ricerche, lo portarono al Futurismo.
Alla definizione del progetto legato al tema dell’amore materno hanno contribuito generosamente tutti i prestatori, fra cui il Banco BPM e il Museo Segantini di Saint Moritz. Un riconoscimento particolare va ai Musei Civici di Milano, alle Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco, alla Galleria d’Arte Moderna di Milano e al Mart di Rovereto: istituzioni che hanno collaborato attivamente all’elaborazione dei contenuti del progetto scientifico partecipando anche all’ideazione di un piccolo circuito virtuale sul tema dell’amore materno itinerante tra le sedi di Verona, Rovereto e Milano, che il visitatore troverà segnalato nel catalogo e nei fogli di sala dedicati a Le due madri di Segantini, della Galleria d’Arte Moderna di Milano, e all’Autoritratto con la madre di Giorgio de Chirico, del Mart di Rovereto. Tali opere sono da considerare a pieno titolo parte dell’esposizione che, evidenzia la co-curatrice Francesca Rossi, è arricchita da un contributo multimediale dedicato alle fasi di gestazione della Maternità di Previati. Questa preziosa documentazione deriva dalla campagna di analisi scientifiche condotta con gli strumenti più avanzati delle nuove tecnologie presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze allo scopo di monitorare lo stato di conservazione dell’opera e di comprendere la singolarissima tecnica pittorica impiegata dall’artista.

C.S.M.

L’AMORE MATERNO alle origini della pittura moderna da Previati a Boccioni

07 Dicembre 2018 – 10 Marzo 2019

Verona, Palazzo della Ragione, Galleria d’Arte Moderna A. Forti

Mostra a cura di Francesca Rossi e Aurora Scotti.

Galleria d’Arte Moderna “Achille Forti”
Cortile Mercato Vecchio 6
(accesso dalla Scala della Ragione)
37121 – Verona
tel. + 39 045 8001903
gamforti@comune.verona.it