Serata evento: la Banda dell’Esercito sfila nel centro storico; al Teatro Romano premio a Branciaroli e spettacolo in prima nazionale. In scena Giuliana De Sio, Laura Morante, Filippo Dini, Francesco Montanari.

Sarà un evento nell’evento. Una grande festa che coinvolgerà la città e che uscirà, per la prima volta, dalle mura del Teatro Romano. Il 75° Festival Shakespeariano inaugurerà giovedì 6 luglio 2023 e l’Estate Teatrale Veronese darà così il via al cuore pulsante del cartellone 2023 (vedi notizia DeArtes qui) con una serata indimenticabile.

Un evento musicale aperto alla città, al quale potranno prendere parte veronesi e turisti, tra le vie del centro storico, per celebrare l’anniversario dell’Estate Teatrale Veronese e la storia del più longevo Festival italiano dedicato a William Shakespeare. Un amore che non conosce fine tra Verona e il Bardo. Una storia che non si è mai interrotta, dal dopoguerra a oggi, nemmeno durante la pandemia grazie anche alla collaborazione con Arteven, e al sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Veneto.

Seguirà al Teatro Romano, la prima nazionale dello spettacolo Letti d’amore.

[La Banda dell’Esercito. Foto messa a disposizione da Ufficio Stampa ETV]

LA BANDA DELL’ESERCITO ITALIANO
Per la prima volta, la première del Festival, organizzato dal Comune di Verona, sarà aperta dalla Banda dell’Esercito Italiano. Ben 55 orchestrali in uniforme storica sfileranno per il centro storico, diretti dal Maestro Maggiore Filippo Cangiamila. Un concerto a tappe che partirà da piazza Bra e arriverà al Teatro Romano, dove la Banda eseguirà alcuni brani tratti dalle colonne sonore delle opere shakespeariane.

IL PERCORSO
La Banda dell’Esercito italiano partirà dalla scalinata di Palazzo Barbieri, in piazza Bra, alle ore 20. Lì suonerà in formazione i primi brani, dopodiché la parata percorrerà via Oberdan per arrivare a Porta Borsari, dove ci sarà una seconda esibizione. Infine farà tappa in piazza Erbe, dove la musica coinvolgerà il salotto cittadino, per poi proseguire su corso Sant’Anastasia, via Massalongo, Ponte Pietra, fino a giungere al Teatro Romano.

Alle ore 21, sul palcoscenico, i musicisti eseguiranno tre brani per il pubblico presente a teatro, March “Cymbeline”J. M. Fulton, ispirata all’opera teatrale; Romeo e Giulietta di Nino Rota, arrangiamento J. Edmondson, tratto dal film di Zeffirelli del 1968; L’altro Ennio, di Morricone arrangiata da Filippo Cangiamila. Uno spettacolo nello spettacolo, da non perdere.

LA FORMAZIONE BANDISTICA
Fondata nel 1964, la Banda dell’Esercito Italiano è il complesso musicale rappresentativo della Forza Armata. É formata da centodue orchestrali, un archivista, un Maestro direttore e un Maestro vice direttore, tutti diplomati presso le più importanti Istituzioni Musicali italiane e reclutati tramite selettivo concorso nazionale. É attiva sia per i servizi istituzionali sia in un’intensa attività concertistica che l’ha vista protagonista nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri (Francia, Olanda, Malta, Belgio, Lussemburgo, Austria, Egitto, Germania, nell’area balcanica e negli Stati Uniti d’America).

[La presentazione. Foto messa a disposizione da Ufficio Stampa ETV]

LA SERATA AL TEATRO ROMANO
A presentare la serata-evento l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, il direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini e il Tenente Colonnello Antonio Mannella in rappresentanza dell’Esercito – Comfoter di Supporto. Da Roma, collegato da remoto, il Maggiore Filippo Cangiamila, direttore della Banda dell’Esercito Italiano.

LO SPETTACOLO ‘LETTI D’AMORE’ IN PRIMA NAZIONALE
Lo spettacolo, per la drammaturgiadi Fausto Costantini e Raffaello Fusaro per la regia di Raffaello Fusaro, vedrà sul palcoscenico alcuni dei più grandi artisti italiani, a dar vita ad un medley di versi di Shakespeariani. Una celebrazione delle passioni, dei sentimenti umani e dell’amore, attraverso mille sfaccettature archetipiche. Lo spettacolo, al debutto giovedì 6, sarà in replica venerdì 7 luglio 2023.

Giuliana De Sio e Laura Morante saranno Ophelia, Giulietta, Lady Macbeth, Desdemona, Rosalinda.Francesco Montanari e Filippo Dini i ruoli maschili di Romeo, Otello, Antonio, Macbeth. Cambia e si arricchisce il cast sul palcoscenico. Adriano Giannini, inizialmente annunciato ma impossibilitato a presenziare per sopraggiunti impegni concomitanti improrogabili, lascia il posto a Filippo Dini, attore e regista di elevato spessore, vincitore nel 2022 del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Si aggiunge, nel ruolo di narratore, Andrea Bellacicco. Una lettura scenica arricchita dai danzatori di ResExtensa Dance Company – Porta D’Oriente diretta da Elisa Barucchieri. Lo spettacolo è prodotto dal Centro Teatrale Meridionale di Domenico Pantano.

IL MEDLEY SHAKESPEARIANO
Quattro grandi attori interpretano un medley dei versi di Shakespeare interrogando il nostro presente. Archetipi che sono frammenti delle nostre vite accompagnano e scandiscono i temi narrati. Un meccanismo in cui gli interpreti cambiano ruolo come in un sogno notturno popolato da ricordi, creature fantastiche nate nel bosco della fantasia, immagini visionarie, passioni. Tra dialoghi e monologhi, giochi di botta e risposta, emozioni, eros, ironia e mirabolante poesia, la serata teatrale racconta particelle delle nostre esistenze. Gli attori si immergono in un piccolo album di versi del Bardo affrontando paure, abissi, gioie amorose che tutti portiamo dentro quando interpretiamo la nostra sorte. I quattro interpreti, alternandosi in ruoli che cambiano di continuo, accompagnati da un disincantato narratore un po’ filosofo, ricordano alcuni memorabili personaggi, tra dialoghi, monologhi e persino didascalie tratte da Shakespeare. Legando in modo esplicito gli estratti del grande drammaturgo al nostro tempo lo spettacolo si snoda come un medley in versi di tradimenti, denaro, amore, potere, passione, comico e tragico.



[Franco Branciaroli. Foto Andrea Angelucci]

I DUE PREMI
Durante la serata inaugurale al teatro Romano, verranno consegnati due riconoscimenti alla carriera teatrale. Lo storico Premio ‘Renato Simoni’ andrà a Franco Branciaroli, a deciderlo una commissione di critici e giornalisti, esperti di teatro. Mentre a Gianpaolo Savorelli il premio straordinario Una vita per il teatro, con il quale il Comune di Verona vuole omaggiare l’ex direttore artistico, per 45 anni alla guida dell’Estate Teatrale Veronese.

MOTIVAZIONE DEL PREMIO ‘RENATO SIMONI’ A FRANCO BRANCIAROLI
La commissione era formata da Claudia Cannella – Hystrio; Roberto Canziani – giornalista e critico teatrale; Masolino D’Amico – storico e accademico teatrale; Rodolfo Di Giammarco – La Repubblica; Katia Ippaso – giornalista scrittrice; oltre all’assessora alla Cultura del Comune di Verona Marta Ugolini e al direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese Carlo Mangolini.

Questa, la motivazione con cui hanno assegnato a Franco Branciaroli il Premio ‘Renato Simoni’: «Fin dagli esordi Franco Banciaroli è stato scelto da registi illustri, prima da Aldo Trionfo, poi da Luca Ronconi, da Maurizio Scaparro, da Luigi Squarzina. Recitò fianco a fianco con Carmelo Bene. Fu collaboratore e interprete prediletto del massimo drammaturgo di allora, Giovanni Testori, col quale fondò la sua compagnia. Interpretò parecchie volte i grandi protagonisti di Shakespeare, spesso al Teatro Romano di Verona. Fu diretto, ancora, da Gianfranco De Bosio, da Armando Pugliese; spesso fu regista egli stesso, in testi di autori classici e contemporanei, anche estrosi, come, uno per tutti, Thomas Bernhard.

Nella sua lunghissima carriera ha fatto di tutto e si è sempre esposto di persona senza quasi mai appoggiarsi a una struttura come un teatro stabile, assumendosi i rischi e le responsabilità come un comico itinerante di una volta. Anche come attore, pur essendo modernissimo in alcune sue scelte, è il prezioso esponente di una tradizione antica e oggi minacciata. Infatti Branciaroli, pur essendo più che dotato in tutte le richieste del mestiere, ha sempre fatto un punto di forza di quella che una volta era la specialità dei grandi, e che oggi rischia di essere cancellata dai mezzi meccanici: la voce. Quella di Branciaroli è l’ultima meravigliosa voce del teatro italiano. Ascoltarla senza la mediazione degli altoparlanti significa ricordarsi che proprio in questo il teatro è diverso da ogni altro medium. A teatro si ascolta una persona che è lì».

C.S.M.
Ufficio Stampa, 26 e 30 giugno 2023

FESTIVAL SHAKESPEARIANO
Serata inaugurale 6 luglio 2023 (spettacolo in replica il 7)

Teatro Romano
Rigaste Redentore 2, Verona
Biglietti al Box Office di via Pallone e online su www.boxofficelive.it e www.boxol.it
tel. 045 801 1154
www.spettacoloverona.it