Recuperata a Londra una lettera manoscritta di Vasari del 1566; restituiti dipinti del 5-600 rubati in una chiesa del bresciano; restituito calice in argento dell’800 a una chiesa di Napoli.

CARABINIERI TPC FIRENZE
LETTERA DI GIORGIO VASARI RESTITUITA ALLA FRATERNITA DEI LAICI DI AREZZO
È stata recuperata a Londra una preziosa lettera manoscritta di Giorgio Vasari datata 18 marzo 1566, rubata nel 2001 dall’archivio della Fraternita dei Laici di Arezzo. Si tratta di una missiva molto formale inviata ai Rettori della Fraternita per parlare dell’artista Giovanni Stradano. Nella stessa si evidenziano anche notizie di natura economica, in quanto Vasari parla di cifre e compensi su taluni lavori e relazioni sullo stato di alcune opere. Il manoscritto risultava inserito negli archivi della Fraternita dei Laici, catalogato e fotografato.

L’attività investigativa del personale del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, nata grazie alla segnalazione da parte della casa d’aste Sotheby’s di Londra e Bruxelles, ha consentito di individuare il prezioso manoscritto come quello asportato nel 2001 dall’archivio della Fraternita dei Laici di Arezzo.

Non è stata necessaria una formale richiesta di rogatoria internazionale in quanto la famiglia belga che era in possesso della lettera in buona fede, compresane la reale provenienza, si è messa a completa disposizione, assieme alla Casa d’aste, affinché potesse essere rimpatriata in Italia. Pertanto, il 7 settembre 2022, presso gli uffici dell’Ambasciata d’Italia a Londra, una delegata della Sotheby’s ha consegnato spontaneamente il manoscritto.

La lettera è infine stata restituita dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) di Firenze, Cap. Claudio Mauti, al Rettore della Fraternita dei Laici Pier Luigi Rossi.

C.S.m. Fonte: Ufficio Stampa Uffizi (comunicato Carabinieri) 29 giugno 2023


COMANDO CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE
RESTITUITI DUE DIPINTI RUBATI DALLA CHIESA DI SAN MICHELE ARCANGELO DI CALINO (BRESCIA)
All’inizio dell’anno 1992, ignoti erano penetrati nottetempo all’interno della piccola chiesa di San Michele Arcangelo di Calino, frazione di Cazzago San Martino (Brescia) facendo poi perdere le loro tracce e portando via con sé cinque dipinti: “Cristo che porta la croce”, “S. Francesco d’Assisi con le mani giunte sul petto”, una copia a olio de “La Fede” del Moretto (considerato uno dei grandi maestri del primo Rinascimento bresciano), “San Pietro con il gallo” e “San Giovanni Battista che battezza Gesù”.

Solo il giorno seguente si era accorto del furto l’allora parroco don Cosimo Taurisano, che denunciò la scomparsa dei cinque oli e tempera su tela e carta, del 1500-1600 collocati nel presbiterio. Furto che, come riportò la stampa dell’epoca, aveva lasciato un “vuoto” nella comunità della frazione di Cazzago San Martino.

Trent’anni dopo, due dei cinque dipinti asportati, “Cristo che porta la croce” e “S. Francesco d’Assisi con le mani giunte sul petto”, databili XVI-XVII secolo, riappaionoposti all’incanto in una nota casa d’aste milanese.

La costante attività di monitoraggio dei siti online di vendita di opere d’arte, svolta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza con il ComandanteMaggiore Claudio Sanzò, grazie al confronto con i beni catalogati nella “Banca Dati dei Beni Culturali”, ha permesso di accertare che le due opere erano proprio quelle rubate anni fa nel bresciano. Il riconoscimento è stato confermato da un fedele della parrocchia, docente di storia medievale.

L’indagine ha portato al deferimento in stato di libertà di un soggetto torinese, già noto alle Forze di Polizia per reati specifici nel settore dell’antiquariato.

Così, dopo oltre trent’anni di assenza dalla devozione dei fedeli della comunità parrocchiale e proprio nell’anno di “Bergamo-Brescia Capitale Italiana della Cultura”, altri due dipinti dei cinque trafugati (due sono stati recuperati dal Nucleo TPC di Torino nel maggio scorso) tornano a casa per essere restituiti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Milano, a don Mario Cotelli, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo e a tutta la comunità di Cazzago San Martino.

C.S.M. 26 giugno 2023


CARABINIERI TPC NAPOLI
RESTITUITO UN CALICE IN ARGENTO ALLA CHIESA SANTA MARIA DELLA NATIVITÀ DI SECONDIGLIANO
Un prezioso calice in argento dell’800 era stato rubato, anni or sono, dalla chiesa Santa Maria della Natività del quartiere Secondigliano di Napoli. L’oggetto liturgico presenta un’iconografia con scene bibliche e pietre incastonate nel corpo centrale, mentre alla base reca l’iscrizione incisa “Mrs Amalia d’Ambra Kinney a Gesù sacramentato nell’educatorio Nazareth Secondigliano 24-06-1955”.

Proprio grazie a questo particolare i Carabinieri dell’Arte sono riusciti a risalire al legittimo proprietario del bene, di cui s’era ormai persa la memoria. Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” gestita dal Comando TPC.

In occasione dell’81° anniversario del sacerdozio di mons. Cosimo Maria Luciano, fondatore della parrocchia di Santa Maria della Natività e dell’orfanotrofio Nazareth di Secondigliano, il 28 giugno 2023, il calice è stato restituito al parroco pro-tempore don Alberto Russo, dal Comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Napoli, Cap. Massimiliano Croce.

C.S.m. 27 giugno 2023