Al Museo Ottocento, esposte 3 nuove acquisizioni dell’artista e l’opera Giovinezza del 1922.
Il Museo Ottocento Bologna espone al pubblico il dipinto Giovinezza (1922) di Emma Bonazzi, prestato i mesi scorsi al Mart di Rovereto in occasione della mostra Klimt e l’arte italiana (vedi notizia DeArtes qui). Contestualmente, vengono presentate tre nuove acquisizioni dell’artista, che saranno raccontate attraverso una serie di visite guidate su prenotazione. Si tratta di tre raffinate scatoline che Bonazzi realizzò per la ditta cioccolatiera “Perugina” negli anni ’30, di cui fu direttrice artistica per trent’anni. Le opere vanno quindi ad arricchire le collezioni del Museo dove, dal 6 settembre 2023, restano visibili in maniera permanente all’interno del percorso espositivo.
Il Museo, aperto nell’aprile 2023, ha come direttrice e conservatrice Francesca Sinigaglia, la quale spiega: «L’artista, unica donna in un panorama di uomini, è influenzata dallo stile europeo di Gustav Klimt e di Egon Schiele ed è rappresentata a Museo Ottocento Bologna dall’opera ‘Giovinezza’, esposta alla Fiorentina Primaverile del 1922. La sensuale figura di schiena è immersa in un mosaico di tendaggi e tessuti che ricordano i vetri di murano o i decori di Galileo Chini […]»
EMMA BONAZZI
Emma Bonazzi (1881-1959) fu attiva come pittrice, illustratrice e disegnatrice di cartelloni pubblicitari. Esponente di spicco del movimento secessionista e in particolare del Decò bolognese, fin dagli esordi fu sensibilmente influenzata dallo stile di Klimt e di Schiele, ma anche dalla maniera del pittore e ceramista Liberty Galileo Chini. Tra le poche donne attive nell’arte, Bonazzi si formò all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove conseguì il diploma nel 1913. Prese parte alla prima Secessione Romana diventandone una figura di spicco, ma sviluppò altresì una sua personale cifra stilistica, caratterizzata da accenti onirico-fiabeschi, che distinsero in modo originale e unico il suo segno all’interno del movimento Liberty e Art Decò. Nel 1916 entrò in contatto con la tipografia Chappuis di Bologna e pubblicò i suoi primi manifesti. Tra il 1925 e il 1940 collaborò come consulente artistica con la storica ditta Perugina (fondata nel 1907), intuendo le esigenze commerciali della committenza e creando e producendo scatole raffinate e confezioni di lusso. Tre di questi esemplari fanno oggi parte delle Collezioni del Museo Ottocento Bologna.
C.S.M.
Ufficio Stampa, 28 agosto 2023
Immagine: (particolare) Emma Bonazzi, Giovinezza, 1922. Museo Ottocento Bologna
Foto messa a disposizione da Ufficio Stampa Zolla
Museo Ottocento Bologna
via San Michele 4/C Bologna
Informazioni e prenotazioni: tel. 051 498 9511
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