Al Teatro Filarmonico, 9 appuntamenti concertistici. Inaugurazione con Stefano Bollani e Orchestra Sinfonica della Rai diretta da Juraj Valčuha.

È nuovamente la grande orchestra sinfonica la protagonista del “Settembre dell’Accademia”, giunto alla 32a edizione. Con la volontà di mantenersi vitale e sensibile alle istanze del rinnovamento e della diversificazione, quest’anno l’Accademia Filarmonica di Verona ha allargato lo sguardo verso generi, organici e repertori diversi: dalla seducente musica americana del primo Novecento che si contamina con il jazz, alla musica da film di Morricone e Rota, entrata ormai nel canone classico, alla multiforme musica barocca nel nome tutelare della venezianità settecentesca, Antonio Vivaldi, fino all’ensemble di dodici violoncellisti fuoriclasse dei Berliner Philharmoniker impegnati in trascrizioni di ogni tipo, compresi gli evergreen di Duke Ellington e Astor Piazzolla.

Accanto a queste escursioni extraterritoriali brilla il grande romanticismo, quest’anno collocato a nord-est della tradizione austro-tedesca: Dvořák, i russi Musorgskij, Čajkovskij, Rachmaninov e Stravinskij e i nordici Rautavaara, Grieg e Pärt.

IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
Nove sono gli appuntamenti concertistici al Teatro Filarmonico di Verona nell’arco di quasi un mese, dal 10 settembre al 5 ottobre 2023.

[Stefano Bollani Foto Azzurra Primavera]

Si inizia con uno dei musicisti più amati dal grande pubblico: l’eclettico, geniale, multiforme Stefano Bollani. Da anni il pianista jazz milanese compie escursioni nel mondo della musica classica, vantando collaborazioni con grandi direttori e orchestre internazionali. Salirà sul palco domenica 10 settembre assieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valčuha per eseguire un capolavoro del Novecento, la Rhapsody in blue di George Gershwin, vera e propria icona musicale della città più dinamica e vitale, New York.  Affiancherà la Rapsodia, un’altra opera che dialoga con l’America da una prospettiva europea: la Sinfonia n. 9 “Dal Nuovo Mondo” di Dvořák. Juraj Valčuha è di nazionalità slovacca ma ha da sempre stretti rapporti con l’orchestra torinese, di cui è stato direttore principale dal 2009 al 2016, e con la quale si è già esibito al “Settembre” nel 2009.

L’Accademia renderà omaggio, venerdì 15 settembre, a un musicista legato alla sua storia secolare, Antonio Vivaldi, che con l’opera La Fida ninfa inaugurò il teatro Filarmonico, il 6 gennaio 1732. Andrea Marcon con la sua orchestra Frau Musika esplorerà in tutta la sua varietà timbrica il mondo sonoro del compositore veneziano nell’arte del concerto solistico: vi saranno Concerti per più strumenti, per quattro o due violini, due corni, due violoncelli, flauti dolci, fagotto, in varie combinazioni. Frau Musika è un nuovo progetto artistico-formativo, uno dei pochi del genere in Italia, ideato da Andrea Marcon e realizzato dall’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, che offre a musicisti under 30 di tutto il mondo l’opportunità di seguire un percorso formativo nella pratica orchestrale su strumenti originali.

Il livello delle esecuzioni delle orchestre londinesi è sempre straordinario, così la Royal Philharmonic Orchestra tornerà a Verona sabato il 16 settembre. La dirigerà uno dei più dinamici direttori sulla scena internazionale degli ultimi anni, il russo Vasilij Petrenko che con la virtuosa violinista tedesca Julia Fischer interpreterà il Concerto per violino di Čajkovskij, accoppiata alla possente e melodicissima Sinfonia n. 2 di Rachmaninov.

Da qui a C’era una volta il west il salto è notevole: martedì 19 settembre il teatro Filarmonico farà spazio al grande schermo per proiettare le immagini di celebri film della storia italiana con il commento sonoro di una grande formazione sinfonica, l’Orchestra Italiana del Cinema diretta dal veronese Leonardo Benini, con solisti il soprano Susanna Rigacci e il bandoneonista Héctor Ulisses Passerella, primo interprete de Il Postino, ad arricchire il cast. Tra i compositori di questo excursus nel mondo delle colonne sonore vi saranno, tra gli altri, Nino Rota, Nicola Piovani, Ennio Morricone e Luis Bakalov.

Un gradito ritorno sarà quello di giovedì 21 settembre, con la Baltic Sea Philharmonic diretta da Kristjan Järvi. Il Maestro estone riprenderà da dove aveva lasciato: due anni fa suonò come ultimo bis la sua composizione Midnight sun, sole di mezzanotte, e questo è il titolo del concerto che presenterà al Filarmonico con la sua particolare, variopinta orchestra, che suona in piedi, sempre a memoria, eseguendo programmi molto ricercati. In questo caso condurrà nel cuore della notte artica con il Cantus articus di Rautavaara, la sua nuova composizione Aurora per violino e orchestra e brani di Grieg, Pärt e Stravinskij (l’Uccello di fuoco).

Il recital solistico che l’Accademia presenta ogni anno premierà nel 2023 il celebre pianista veronese Alberto Nosè, che il 24 settembre sarà in un recital molto ricco, all’insegna della godibilità, con musiche di Schumann, Chopin, Ravel, Poulenc, Weissenberg (dei raffinati arrangiamenti di canzoni di Charles Trenet) e Skriabin.

Si continuerà in terra veronese quattro giorni dopo, giovedì 28 settembre, con l’Orchestra della Fondazione Arena diretta da Francesco Ommassini in un Gala lirico-sinfonico con cast e programma in via di definizione.

[12 celli Berliner by Uwe Arens]

Un ensemble di solisti sarà protagonista lunedì 2 ottobre: 12 violoncelli dei Berliner Philharmoniker, un organico che con la versatilità che contraddistingue lo strumento ha costruito un repertorio di trascrizioni ma anche di composizioni scritte appositamente. I 12 violoncelli dei Berliner suoneranno musiche di Rota, Francaix, Williams, Piazzolla, Ellington e altri.

La chiusura del festival, giovedì 5 ottobre riporterà al grande repertorio ottocentesco. Una giovane star del podio, il polacco Krzystof Urbanski dirigerà la Dresdner Philharmonie con la giovane violoncellista di Salisburgo Julia Hagen. Il programma si aprirà con l’Ouverture da Le nozze di Figaro di Mozart e proseguirà con due capisaldi del romanticismo, il Concerto in La minore di Schumann, seguito dalla Sinfonia n. 4 di Čajkovskij. La Dresdner Philharmonie nacque nel 1870, quando i cittadini di Dresda fondarono l’Orchestra Filarmonica, creando un organismo di lunga vita che ha attraversato la storia con i suoi grandi direttori musicali.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 30 agosto 2023
Immagine di copertina: Juraj Valčuha 2016 ©PiuLuce OSN Rai

IL SETTEMBRE DELL’ACCADEMIA
XXXII festival internazionale di musica
10 settembre – 5 ottobre 2023

Teatro Filarmonico di Verona
Biglietteria: via Roma, 3 – Verona
Informazioni: tel. 045 8009108
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