Al Museo Cernuschi, in mostra il giapponismo ottocentesco del collezionista d’arte italiano naturalizzato francese, a cui si deve la nascita del Museo delle Arti Asiatiche di Parigi.

Diede vita a una delle più importanti collezioni d’arte asiatica in Europa. La mostra “Ritorno dall’Asia” invita i visitatori a seguire le orme di Henri Cernuschi (Milano, 1821 – Mentone, 1896), dal suo viaggio in Estremo Oriente fino al suo ritorno a Parigi dove creò uno dei primissimi Musei d’arte asiatici.

Questa mostra, visibile dal 6 ottobre 2023 al 4 febbraio 2024, è proposta in occasione della celebrazione del 150° anniversario del ritorno di Henri Cernuschi dall’Asia e invita a scoprire, o riscoprire, il percorso del viaggiatore e collezionista il cui contributo innovativo ha favorito, in Europa, il dilagare del gusto noto come giapponismo.

Le sue scoperte e le numerose acquisizioni effettuate ovunque durante il suo viaggio dal Giappone alla Cina, poi Indonesia, Ceylon e India, lo incoraggiarono a costituire una delle collezioni più importanti sull’arte asiatica europea del suo tempo, e a fondare il Museo che porta il suo nome. Dal 1871 al 1873 si contavano quasi 5.000 opere d’arte: bronzi, ceramiche, dipinti, stampe, oggetti in legno laccato e intagliato, fotografie o libri illustrati, che attraversano gli oceani fino a Parigi.

Gli oggetti d’arte cinesi e giapponesi da lui collezionati esercitarono subito un notevole fascino sugli artisti e sugli artigiani dell’epoca, e divennero modelli per un’intera generazione di creatori in Europa. Nello stesso periodo Cernuschi completò la sua opera creando una “vetrina” unica per la sua collezione: il suo museo, progettato come tempio delle arti asiatiche, diventò uno dei luoghi d’elezione del giapponismo Parigino.

In occasione di questo anniversario, la collezione permanente del museo svela draghi scolpiti giapponesi, recentemente restaurati, che non venivano esposti integralmente dal 1930.

Il percorso espositivo è suddiviso in tre parti: Il viaggio in Asia, Il ritorno a Parigi, La collezione e il futuro museo Cernuschi ed è a cura di Eric Lefebvre, direttore del Museo Cernuschi, e di Manuela Moscatiello, responsabile delle collezioni giapponesi del Museo Cernuschi. La mostra è arricchita da contenuti audio in francese e inglese dislocati lungo il percorso. Catalogo Éditions Paris Musées.

HENRI CERNUSCHI: COLLEZIONISTA VISIONARIO
Nacque a Monza nel 1821 da genitori benestanti, si laureò a Pavia in utroque jure nel 1842, ma non esercitò mai la professione forense. Nel 1848 prese parte attivamente alle Cinque giornate di Milano. Convinto repubblicano, quando la capitale lombarda tornò in mano asburgica si trasferì a Genova, poi a Firenze e a Roma, dove nel 1849 partecipò alla difesa della Repubblica Romana. Avendo sventolato una bandiera della Repubblica Romana di fronte ai francesi, nel giorno dell’occupazione da parte delle truppe del generale Oudinot, fu arrestato e imprigionato a Castel Sant’Angelo, ma fu poi assolto da tutte le accuse.

Trasferitosi in Francia, dopo l’internamento a Bruges, andò da libero cittadino a Parigi dove elesse la sua residenza, facendo una brillante carriera in ambito bancario e finanziario. Fondò la Banque de Paris nel 1869 e divenne comproprietario del giornale repubblicano Le Siècle. Costretto a lasciare la Francia, si trasferì in Svizzera. Tornò a Parigi solo dopo la proclamazione della Terza Repubblica francese e iniziò il viaggio in estremo oriente, portando nella capitale francese una collezione di bronzi, sete, porcellane, libri illustrati e oggetti d’arte Orientale. Collezione che incrementò per il resto della sua vita lasciandola infine alla città di Parigi assieme alla sua residenza privata al n.7 in Avenue Velasquez, vicino al Parc Monceau nell’8º arrondissement, divenuta in seguito sede museale.

IL MUSEO DELLE ARTI ASIATICHE DELLA CITTÀ DI PARIGI
Il Museo nacque quindi grazie a questo straordinario personaggio, punto di riferimento della Parigi intellettuale e artistica della fine del XIX secolo, che fu amico di Léon Gambetta, Émile Zola, Sarah Bernhardt, Edmond de Goncourt. Dalla sua apertura al pubblico nel 1898, il museo (che è stato rinnovato nel 2020) conserva quasi 15.000 oggetti cinesi, coreani, giapponesi e vietnamiti. Il museo fa parte della rete Paris Musées, un’istituzione pubblica che riunisce i 12 musei della Città di Parigi e 2 siti storici.

IL PERCORSO ESPOSITIVO IN 3 SEZIONI

Prima sezione: Il viaggio in Asia
Lo stesso anno in cui Jules Verne pubblicò Il giro del mondo in 80 giorni, Henri Cernuschi scoprì l’Asia, meta di un viaggio intorno al mondo intrapreso in compagnia di Théodore Duret (1838-1927) critico d’arte, amico degli impressionisti, giornalista e scrittore francese. Dopo aver attraversato il continente americano e l’Oceano Pacifico, Henri Cernuschi si avvicinò al Giappone, prima di raggiungere la Cina, poi l’Indonesia, Ceylon e l’India.

La collezione è caratterizzata dalla ricchezza artistica dei paesi che visitò. Durante il suo soggiorno in Asia, dall’ottobre 1871 al dicembre 1872, Henri Cernuschi acquistò diverse migliaia di oggetti ai mercati dell’arte giapponese e cinese, in particolare dei bronzi, di cui fu il primo a capirne il valore; ma anche ceramiche, stampe, libri illustrati, dipinti, fotografie e oggetti in legno laccato e intagliato.

Seconda sezione: Il ritorno a Parigi
Tornato a Parigi, Henri Cernuschi espose i suoi tesori al pubblico. Un gran numero di oggetti della sua collezione fu presentato in occasione di eventi pubblici come la mostra del 1873 al palazzo dell’Industria, la mostra retrospettiva del metallo del 1880 e la mostra retrospettiva d’arte giapponese nel 1883.

Le sue opere di provenienza cinese e giapponese divennero fonte di ispirazione per gli artisti e gli artigiani dell’epoca come Gustave Moreau (1826-1898) o Émile Reiber (1826-1893), direttore del laboratorio di disegno alla Maison Christofle. Il repertorio di forme e modelli, e l’innovazione tecnica ravvisabili nei pezzi della collezione Cernuschi, diventarono modelli per tutta una generazione di creatori, influenzando le correnti artistiche fino ai primi decenni del 20° secolo, come attesta la produzione dello scultore di animali François Pompon (1855-1933).

Terza sezione: La collezione e il futuro museo Cernuschi
Fedele alle sue intuizioni visionarie, Henri Cernuschi concepì fin dall’inizio la sua dimora privata come spazio museale, in una zona di recente sviluppo vicino al Parc Monceau. Vivere circondato delle sue collezioni, ospitando artisti e amanti dell’arte asiatica, fece della sua “casa museo” uno dei fiori all’occhiello del giapponismo fino alla sua morte, avvenuta nel 1896. Lasciò in eredità la sua villa privata e le sue collezioni al Città di Parigi. Il Museo delle Arti Asiatiche della Città di Parigi aprì al pubblico nel 1898.

CORRELATI ALLA MOSTRA
Sono previste visite guidate, il ciclo di convegni “L’Università al Museo” a cura di specialisti in arte asiatica. Inoltre serate di lettura, dimostrazioni di calligrafia, laboratori.

LA COLLEZIONE PERMANENTE
Quest’anno 2023, data simbolica per il museo, ricorre il 150° anniversario del ritorno di Henri Cernuschi dall’Asia. Accanto alla mostra retrospettiva, vengono valorizzate anche le collezioni permanenti, con il ritorno delle collezioni delle sculture di draghi del periodo Edo (1603-1868) e la creazione di un percorso destinato alle famiglie. Il museo, in questa occasione, ha avviato il restauro dei pannelli di una scultura lignea monumentale rappresentante draghi. La finezza dell’esecuzione e la maestria tecnica suggeriscono possa trattarsi di un’opera realizzata da Takeshi Nobuyuki (1751-1824), famoso scultore del periodo Edo. I pannelli, depositati negli anni ’30, non erano mai stati completamente esposti per diversi decenni. Ora quest’opera spettacolare è installata nel cuore del museo.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 15 giugno 2023
Immagine di copertina: (particolare) R
ecueil des traditions de jadis et de naguère (Kokon chomon ju). Époque Edo (1603-1868), fi n du XVIIe siècle, Japon. Encre, couleurs et or sur papier. H.22,5 cm ; L.16 cm. M.C. 4738 Legs Henri Cernuschi, 1896 © Paris Musées / Musée Cernuschi

RETOUR D’ASIE – RITORNO DALL’ASIA
HENRI CERNUSCHI, UN COLLEZIONISTA AI TEMPI DEL GIAPPONISMO
6 ottobre 2023 – 4 febbraio 2024

Museo Cernuschi – Museo d’arte asiatica della città di Parigi
7, avenue Vélasquez – 75008 Parigi
Accesso gratuito alle collezioni permanenti. Gratuito per i titolari della carta Paris Musées , i minori di 18 anni, le persone con disabilità e i loro accompagnatori
01 53 96 21 50
www.cernuschi.paris.fr  

Come raggiungere il Museo:
Metropolitana: linea 2 stazione Villiers o Monceau / linea 3 stazione Villiers
Autobus: 30, 84, 93

@MuseeCernuschi
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