Una festa in piazza dà il via alla stagione con 74 titoli e 20 nuove produzioni. Davide Livermore riconfermato alla guida del Teatro. Spettacoli al Teatro Gustavo Modena, al Teatro Ivo Chiesa, al Teatro Eleonora Duse, alla Sala Mercato e altri luoghi.
La stagione 2023-24 del Teatro Nazionale di Genova si apre con una delle opere più iconiche del teatro di tutti i tempi, La vida es sueño di Pedro Calderón de la Barca, nell’adattamento creato dal celebre regista britannico Declan Donnellan insieme allo scenografo e costumista Nick Ormerod. Interpretato dagli straordinari attori della Compañia Nacional de Teatro Clásico di Madrid, lo spettacolo, presentato al Teatro Gustavo Modena in prima nazionale dal 12 al 15 ottobre, è una grande coproduzione che unisce Gran Bretagna, Spagna, Francia, Italia e vede il Teatro diretto da Davide Livermore come partner italiano.
Piazza Gustavo Modena, addobbata per l’occasione, giovedì 12 ottobre a partire dalle ore 19 si animerà con musica, danza, aperitivi e un photo corner legato allo spettacolo (che andrà in scena alle ore 20.30). Una vera e propria festa, a cui sono invitati gli abitanti del quartiere e il pubblico dello spettacolo, realizzata grazie alla collaborazione della Regione Liguria, che per le recite serali del 12, 13 e 14 ottobre rende disponibile anche un servizio navetta gratuito dal centro al Teatro Gustavo Modena, da prenotare presso le biglietterie del Teatro o al numero 010 5342 400.
Altre iniziative legate all’inaugurazione di stagione riguarderanno i bambini, che domenica 15 ottobre potranno liberare l’immaginazione con un laboratorio teatrale bilingue italiano / spagnolo, condotto da Marco Taddei. Da segnalare anche le visite guidate al Teatro Gustavo Modena il 14 ottobre e 15 ottobre nell’ambito delle Giornate FAI d’Autunno.
LO SPETTACOLO INAUGURALE
Che cos’è la realtà? È questa la domanda attorno a cui ruota La vida es sueño, capolavoro del Siglo de oro spagnolo, scritto nel 1635. Attraverso la storia del Principe Sigismondo, imprigionato dal padre su una montagna per via di una profezia, e di Rosaura, giovane donna in cerca di vendetta, Pedro Calderon de la Barca affronta il mistero della vita e il tema del destino e del libero arbitrio.
«Shakespeare, Sofocle, Calderón…I classici resistono al tempo perché continuano a parlare di adesso. Indagano la nostra vita, i nostri autoinganni e le nostre conquiste» afferma Declan Donnellan. «Fare o Essere? Calderón suggerisce che la nostra principale paura non è la morte, ma il non-esistere, che è cosa completamente diversa. Ci chiede se il vero motivo per cui facciamo le cose non è tanto perché vogliamo farle, ma solo per dimostrare che esistiamo».
Pluripremiato e acclamato come uno dei principali registi dei nostri tempi, Leone d’oro alla carriera alla Biennale Teatro di Venezia nel 2016, Declan Donnellan nella messa in scena di questo affascinante testo riesce a trovare un sorprendente equilibrio tra divertimento e dramma, commozione e riflessione filosofica, lasciando esplodere quelle domande a cui da sempre l’uomo tenta di dare risposta.
Presentato a Genova con il patrocinio dell’Ambasciata di Spagna e il supporto dell’Istituto Cervantes, La vida es sueño è recitato nella lingua spagnola originale, con i sopra titoli in italiano.
LA STAGIONE TEATRALE 2023-2024
Prende il via la stagione del Teatro Nazionale di Genova con spettacoli internazionali, grandi ospiti, nuovi appuntamenti, laboratori e progetti che valorizzano le periferie.
Forte dei successi della passata stagione e degli ottimi risultati ottenuti con la campagna abbonamenti estiva, il Teatro Nazionale di Genova si affaccia alla stagione 2023-24 con un cartellone arricchito da nuove proposte per un totale di 74 titoli, tra cui 20 produzioni, a cui si devono ancora aggiungere gli appuntamenti del teatro ragazzi.
Al via anche Share the vision. Sguardi, visioni e musica di comunità e quartiere, articolata serie di iniziative in programma tra ottobre e dicembre nel quartiere di Sampierdarena e nel Ponente genovese.
Sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Genova nell’ambito delle attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova, il progetto prevede, oltre agli spettacoli, anche percorsi laboratoriali come VVV – Vero Virtuale Vissuto a cura di Nicoletta Bernardini e Piera Pavanello per Retedanzacontempoligure e Sguardi a cura di Elena Dragonetti. Attività che includono camminate all’aperto, danza, realizzazione di video, incontri con pedagoghi e sociologi dell’arte, incursioni teatrali durante le prove degli spettacoli, tavole rotonde.
Dopo il grande successo delle ultime stagioni, ecco la nuova edizione di Jazz’n’Breakfast: sei attesissimi concerti la domenica mattina, uno al mese a partire da ottobre tra Sala Mercato e Teatro Gustavo Modena, per la rassegna jazz curata da Rodolfo Cervetto in collaborazione con l’Associazione Esperanto.
Trent’anni fa Marco Paolini portava in scena la tragedia del Vajont. Il 9 ottobre, a 60 anni dal disastro che costò la vita a quasi 2000 persone, i teatri di tutta Italia daranno vita a un’azione corale di teatro civile, partendo dal testo riscritto per l’occasione da Marco Paolini in collaborazione con Marco Martinelli. Vajonts23 al Teatro Gustavo Modena sarà un’occasione di riflessione e dibattito che toccherà anche i nostri Vajonts, con il coordinamento di Fausto Paravidino e la partecipazione di Elisabetta Pozzi, Luca Bizzarri e dell’Avvocato Alessandra Ballerini.
Il progetto Share the Vision incrocia a più riprese le attività del teatro ragazzi, incoraggiando la fruizione del teatro da parte di bambini e adulti insieme, secondo le linee tracciate da Elena Dragonetti, consulente artistica del Teatro Nazionale di Genova per questo particolare settore. In questa direzione è stato scelto di ospitare al Teatro Gustavo Modena il 21 ottobre lo spettacolo tout public Imagine-toi di Julien Cottereau. Solista del Cirque du Soleil per 10 anni, l’artista francese è stato applaudito in tutto il mondo con questo straordinario spettacolo, capace di parlare ai bambini come agli adulti.
Sarà protagonista anche il Teatro Duse, dove il 13 ottobre si aprirà il Festival dell’Eccellenza al Femminile con lo spettacolo interpretato da Laura Curino e Lucia Vasini, L’anello forte.
La collaborazione con la storica manifestazione diretta da Consuelo Barilari si rafforza ulteriormente con 10 spettacoli in scena tra ottobre e dicembre, tra cui The Bacchae, coproduzione del Teatro Nazionale di Genova firmata dalla regista greca Elli Papakonstantinou, e la prima nazionale di due spettacoli della drammaturga slovena Simona Semenič, con Valentina Lodovini interprete d’eccezione di I, The Victim.
Tra i primi appuntamenti del cartellone 23-24 spicca Via della Maddalena di Marco Taddei con la regia di Aleph Viola, che dopo il debutto al Parco dell’Acquasola nell’estate 2022 rimodula lo spettacolo per presentarlo alla Sala Mercato dal 17 al 29 ottobre, mentre al Teatro Duse va in scena Le memorie di Ivan Karamazov con il grande Umberto Orsini, dal 25 al 29 ottobre.
Nei mesi successivi sono cinque i nuovi spettacoli inseriti nel programma, a partire da Il sogno di Gramsci, in cui i giornalisti Gad Lerner e Silvia Truzzi ripercorrono i primi anni di vita del filosofo e politico sardo, prendendo spunto da alcuni temi scritti al Liceo (1 – 2 dicembre Teatro Gustavo Modena). Segue La Resistenza delle donne con Anna Bonaiuto, tratto dal libro con cui Benedetta Tobagi ha recentemente conquistato il Premio Campiello (25 aprile Teatro Eleonora Duse), mentre il 21 maggio al Teatro Ivo Chiesa si omaggia Michela Murgia con lo spettacolo diretto da Veronica Cruciani e interpretato da Anna Della Rosa, Accabadora, tratto dal romanzo con cui la scrittrice aveva vinto il Premio Viareggio nel 2010. Il 7 maggio tornano al Teatro Ivo Chiesa gli attori detenuti della Casa Circondariale di Genova Marassi con Sette minuti di Stefano Massini, regia di Sandro Baldacci.
Novità anche sul fronte delle produzioni del Teatro Nazionale di Genova: Davide Livermore dirige Filippo Dini e Linda Gennari ne Il viaggio di Victor di Nicolas Bedos (anziché in Gente Comune, come precedentemente annunciato).
Da segnalare anche una nuova edizione de La notte degli scrittori a cura di Giorgio Gallione il 23 febbraio a Palazzo Ducale, che fa parte delle iniziative con cui il Teatro contribuisce a Genova Capitale del Libro.
Quattro testi teatrali mai allestiti in Italia, scelti tra i più interessanti della nuova scena nazionale e internazionale, saranno proposti sotto forma di lettura scenica a maggio alla Sala Mercato all’interno della seconda edizione di Teatro Aperto, rassegna a curata di Elisabetta Pozzi. A salire sul palco saranno gli allievi del Master della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”.
Spazio ai giovani con le iniziative di Velvet: nuovo format con aperitivi e musica dal vivo negli spazi del teatro, incontri con registi e attori dedicati nel corso della stagione agli spettatori under 35.
Giunge alla quarta edizione il Premio Internazionale Ivo Chiesa, istituito dal Teatro Nazionale di Genova su idea di Davide Livermore per ricordare lo straordinario contributo dato al teatro italiano dallo storico direttore dello Stabile di Genova. Una giuria eterogenea e cosmopolita, presieduta da Gad Lerner, assegnerà i premi destinati ad attori, registi, maestranze, autori e pedagoghi teatrali nel corso di una serata speciale lunedì 11 dicembre al Teatro Eleonora Duse.
Tra i protagonisti degli spettacoli in cartellone, troviamo anche altri frai i nomi più affermati del teatro italiano, tra cui Isabella Ragonese, Ugo Dighero, Ambra Angiolini, Arturo Cirillo, Maria Paiato, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi, Massimo Popolizio, Luigi Lo Cascio, Lunetta Savino, Lella Costa, Moni Ovadia, Aldo Cazzullo, Gianni Fantoni, Angela Finocchiaro, Giuseppe Cederna, Ascanio Celestini, Neri Marcorè, Jurij Ferrini, solo per citarne alcuni.
DAVIDE LIVERMORE
Il Consiglio di Amministrazione del Teatro Nazionale di Genova, presieduto da Alessandro Giglio, lo scorso settembre ha rinnovato per altri cinque anni l’incarico di Direttore a Davide Livermore. Regista affermato in tutto il mondo, già Sovrintendente del Palau de Les Arts Reina Sofia di Valencia, a lungo direttore artistico del Teatro Baretti di Torino, convinto sostenitore del teatro pubblico e della funzione di promozione sociale della cultura, Davide Livermore è alla guida del Teatro Nazionale di Genova dal 2020.
Con una visione di teatro forte e coraggiosa, ha dato vita a iniziative come il “TIR” in giro per le piazze di Genova e della Liguria o la mostra performativa “Edipo. Io contagio” durante il periodo della pandemia, per proseguire con il “G8 Project”, che coinvolgeva alcuni tra i più significativi drammaturghi internazionali (Menzione speciale dell’Associazione Nazionale Critici Italiani), fino agli spettacoli da lui stesso firmati, come “Maria Stuarda”, “Grounded” e la trilogia dell’“Orestea”. Ha coltivato il rapporto con le artiste e gli artisti del territorio grazie a iniziative come “Il senso del sogno” e accolto giovani compagnie in residenza attraverso la “Factory”.
Sotto la sua guida il Teatro Nazionale di Genova ha investito su una nuova generazione di registe e registi; ha attratto attrici e attori attraverso call pubbliche, aperte per ogni singolo spettacolo di produzione; si è impegnato a offrire al pubblico una proposta teatrale di altissima qualità, mai scontata, sempre aperta alla nuova drammaturgia e alle nuove tecnologie ma contemporaneamente attenta ai classici; ha valorizzato la preziosa eredità lasciata da uomini che hanno fatto la storia di questo teatro, da Ivo Chiesa, alla cui memoria è stato istituito un importante Premio, a Marco Sciaccaluga; ha rafforzato il settore del teatro ragazzi e consolidato il prestigio della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”, affidando la direzione didattica a una personalità come Elisabetta Pozzi.
M.C.S.
Ufficio Stampa, 12 e 25 settembre, e 6 ottobre 2023
Immagine di copertina: La vida es sueño. Ph Javier Naval
Teatro Nazionale di Genova
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