MITA: nuovo centro culturale di Fondazione Tassara che raccoglie un patrimonio di oltre 1.300 opere tessili dal XV al XX secolo.

È destinato a diventare uno spazio di confronto tra culture orientali e occidentali, tra tradizione e contemporaneità. Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura ha inaugurato un nuovo spazio, crocevia di culture e di idee che intende essere un luogo di tradizioneinnovazione e creazione, in cui l’arte antica intreccia inediti percorsi e ispirazioni con la contemporaneità. 

[MITA ph Leo Torri Studio postproduction Nicola Colia]

MITA è dedicato alla conservazione e allo studio dell’inestimabile patrimonio di Fondazione Tassara: costituita nel 2008 da Romain Zaleski, raccoglie oltre 1.300 manufatti tessili dalla fine del XV all’inizio del XX secolo ed è considerata probabilmente la più completa collezione privata esistente al mondo, con capolavori provenienti da AsiaEuropaAfrica.

La composizione del patrimonio copre sostanzialmente la storia della produzione mondiale del tappeto con opere rarissime per epoca e provenienza: da grandi formati realizzati per palazzi e moschee fino a piccoli tappeti a preghiera. Il confronto tra culture diverse, tra gli obiettivi di MITA, è ben rappresentato dai pezzi in collezione, provenienti dalla Cina all’India, dal Medioriente al Caucaso, dal Nord Africa all’ambito ispano-moresco: un inno all’integrazione e alla contaminazione culturale e al tempo stesso il riconoscimento di ogni individualità nella diversità.

MITA intende divenire un luogo di produzione culturale, in uno dei quartieri più giovani e multietnici di Brescia, vicino al centro e alla stazione ferroviaria, in una città e in un territorio che oggi sono interessati da importanti riflessioni e attività di riqualificazione urbana, in un processo di rigenerazione in cui si fa sempre più strada una maggiore sensibilità per gli italiani di seconda e terza generazione.

[Tappeto Mughal. India, XVII secolo. courtesy Fondazione Tassara]

La Collezione, così come la filosofia di MITA, diventa dunque spazio di confronto, promuovendo un dialogo intergenerazionale, cercando di raccogliere storie diverse, quelle delle opere tessili, delle culture, delle ispirazioni differenti e del pubblico. L’impegno di MITA è quello di attivare inedite prospettive sulle realtà contemporanee, partendo dalla tradizione e valorizzando la diversità, oltre a divenire uno spazio con prospettive internazionali, grazie anche alla possibilità di accogliere esperti, studiosi e studenti, provenienti da tutto il mondo.

Lo spazio di MITA è una ex fonderia, il progetto architettonico è a cura di OBR Open Building Research con la collaborazione, per la parte strutturale, impiantistica e di sostenibilità, di Lombardini22: un ambizioso progetto pensato per un museo che intende avere anche un impatto sociale, tra conservazione della Collezione, esposizioni temporanee, studio e ricerca, accoglienza del pubblico, inclusione e socializzazione, con una grande piazza aperta a tutti.

[Tappeto Ming. Cina, XVI secolo. courtesy Fondazione Tassara]

MOSTRA
MASTERPIECES / CAPOLAVORI ANCIENT RUGS FROM EURASIA / TAPPETI ANTICHI DALL’EURASIA
14 ottobre – 10 dicembre 2023 (apertura nei weekend) ingresso gratuito

La prima mostra a inaugurare gli spazi di MITA si compone di una raffinata selezione di tappeti antichi, più di 20 manufatti tessili, scelti dal curatore Giovanni Valagussa e databili tra il XVI e il XIX secolo, che invitano a un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta di culture vicine e lontane.

Masterpieces presenta alcuni dei capolavori dell’immensa collezione Zaleski, da un rarissimo tappeto della Polonia degli inizi del XVIII secolo fino alla Cina, con un grande tappeto a fiori di loto databile al XVI secolo. Altri manufatti antichi dal Caucaso e dall’Anatolia, dalla Persia e dall’India, insieme a un immenso tappeto egiziano arricchiscono questa prima esposizione all’interno del nuovo spazio di MITA.

Tra le opere in esposizione – allestite a parete, sospese alla balconata oppure stese a terra – esemplari di tappeti magnifici sia per i temi decorativi rappresentati sia per provenienze e datazioni. Tra questi un tappeto della dinastia Ming risalente metà del XVI secolo, dalle grandi dimensioni. Concepito probabilmente per l’arredo di una sala di palazzo di età imperiale, è considerato un capolavoro particolarmente raro poiché è molto difficile trovare modelli di questo tipo, spesso ridotti allo stato di frammenti, anche a causa delle vicende storiche susseguite alla fine dell’impero nel 1912.

[Tappeto a Scudi. Caucaso Orientale, XVIII secolo. courtesy Fondazione Tassara]

Il grande tappeto a scudi del Caucaso Orientale, risalente al XVIII secolo, è un esemplare straordinario per la complessità della decorazione con motivi geometrici ripetuti, i profili aguzzi e i colori vivaci, tipici di quella zona, mentre il tappeto Tabriz è un tipico modello di tappeto a ‘giardino’ della Persia nord-occidentale, con parchi immaginari popolati da animali e piante, in mostra proposto nella variante ‘di caccia’, con uomini impegnati nell’attività venatoria che rincorrono gli animali selvatici in fuga, disegnati con grande precisione e inseriti all’interno di eleganti decorazioni.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 13 ottobre 2023
Immagine di copertina:

photo Leo Torri Studio / post production Nicola Colia




MITA – Museo Internazionale del Tappeto Antico
Centro culturale Fondazione Tassara
via Sostegno 32A, Brescia 
www.fondazionetassara.it