Due, le mostre dedicate al pittore zurighese: al LAC – Museo d’arte della Svizzera Italiana, e presso Kromya Art Gallery.

MUSEO D’ARTE DELLA SVIZZERA ITALIANA, LUGANO. SEDE LAC
THOMAS HUBER. LAGO MAGGIORE
8 ottobre 2023 – 28 gennaio 2024

«Un’ossessione, una devozione e una passione»: così l’artista descrive questa nuova serie, in cui la ciclicità, la ripetizione e la variazione, mostrano le possibilità illimitate della pittura.

Prende il nome dalla serie di dipinti dell’artista svizzero Thomas Huber la mostra “Lago Maggiore”, che presenta al pubblico settanta opere tra grandi tele ad olio e acquerelli. Celebre per i suoi dipinti di architetture quasi irreali, ricche di mise en abyme e per il suo mondo interiore onirico, Thomas Huber (Zurigo, 1955), che vive da tempo a Berlino, da qualche anno ha sentito il bisogno di tornare tra i paesaggi della sua giovinezza, prendendo casa sul confine italo svizzero vicino a Cannobio. L’impagabile vista sul lago ha ispirato così le vedute in mostra.

Nella Sede LAC del Museo d’arte della Svizzera italiana, a Lugano, è visibile dal 8 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024 la mostra ideata da Thomas Huber e coordinata e organizzata da Ludovica Introini. Catalogo trilingue in italiano, tedesco e francese pubblicato da Distanz.

Come un diario visivo, i dipinti raccontano le variazioni potenzialmente infinite di uno stesso paesaggio, in cui monti, acqua, cielo e luce sono attraversati dal ritmo naturale delle stagioni e del trascorrere del giorno. Sono quindi opere omaggio alla bellezza e alla semplicità del paesaggio quelle della serie “Lago Maggiore” che segna un nuovo, importante tassello nella ricerca dell’artista: pur mantenendo i colori vivaci e le forme ben definite tipiche della sua produzione, i grandi oli su tela esposti al MASI rompono, infatti, con il suo mondo pittorico precedente.

Gli spazi costruiti e le architetture irreali lasciano posto alla potenza immaginaria e inafferrabile del lago, catturato in un momento e in un luogo specifici. In questo senso, molti dipinti portano il titolo del giorno di creazione e rivelano l’approccio quasi scientifico dell’artista. Ne nasce così un’indagine che si inserisce tra gli esempi illustri della storia dell’arte che hanno dato vita a cicli specifici, come Claude Monet, Paul Cézanne o Ferdinand Hodler.

Galleria immagini: https://www.masilugano.ch/it/1485/thomas-huber-lago-maggiore

APPROFONDIMENTO: LA MOSTRA AL LAC
Il percorso espositivo, elaborato in stretta collaborazione con l’artista, si apre, programmaticamente, con il dipinto Heimkehr (ritorno a casa), momento di snodo, in cui «vecchio e nuovo, interno ed esterno, distanza e vicinanza vengono riorganizzati», come sottolinea Barbara Alms nel suo saggio nel catalogo della mostra. Il dipinto – denso di riferimenti simbolici cari all’artista, come l’elemento dell’acqua e della barca – riporta un paesaggio ancora controllato e “addomesticato” dall’architettura. Al contempo, esso si apre verso quello che sarà il motivo centrale e il protagonista assoluto della nuova serie, il Lago Maggiore.

Le pareti espositive del museo sono attraversate da un’ampia fascia cromatica che rievoca i colori lacustri. Il pubblico è condotto così in una passeggiata immersiva tra le vedute del lago, in cui anche il formato allungato delle tele, in alcuni casi quasi panoramico, rende l’essenza del paesaggio fisicamente tangibile.

Rimandi, equilibri e nessi visivi scandiscono le diverse vedute dello specchio d’acqua, immortalato in forme e colori chiari. Un ritmo rigoroso orienta la struttura delle composizioni, in cui l’artista guida lo sguardo verso punti di fuga laterali, tra lo sfalsamento delle catene montuose. Nelle forme nette e nelle superfici lisce e impeccabili, freddezza ed equilibrio rimangono elementi decisivi.

Nessuna costruzione o presenza umana “sporca” i paesaggi di Huber, in cui nemmeno la pennellata dell’artista si rivela all’occhio. Eppure, lo specchio d’acqua del lago vibra di luce scintillante e riflessi delicati.

Le stesse atmosfere dei dipinti si ritrovano nel corpus di acquerelli leggeri e luminosi a cui è dedicata una “stanza nella stanza”, uno spazio più intimo all’interno della grande sala in cui è ospitata la mostra.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 10 ottobre 2023
Galleria immagini: https://www.masilugano.ch/it/1485/thomas-huber-lago-maggiore

Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano – Sede LAC
Piazza Bernardino Luini 6 – 6900 Lugano CH
+41 (0)58 866 42 40
info@masilugano.ch
www.masilugano.ch

KROMYA ART GALLERY, LUGANO
THOMAS HUBER. ON PERSPECTIVE. SELECTED WORKS FROM 2012 TO 2020
24 ottobre – 9 dicembre 2023
Ingresso gratuito

KROMYA Art Gallery (Verona – Lugano), nella sede di Lugano presenta venti opere iconiche di Thomas Huber, in mostra nella sede di Lugano a ingresso gratuito dal 24 ottobre al 9 dicembre 2023, che offrono una panoramica sui principali temi trattati nell’ultimo decennio dal noto artista svizzero, celebrato dal MASI Lugano con una personale nella sede del LAC. 

L’esposizione On Perspective. Selected works from 2012 to 2020, in collaborazione con Ditesheim & Maffei Fine Art di Neuchâtel, propone una scelta di lavori che comprende dipinti a olio e acquerelli, due tecniche che accompagnano la produzione artistica di Thomas Huber sin dagli albori della sua carriera. Dai primi anni ‘80, Huber ha sviluppato una pratica che si può considerare come una sorta di narrazione visiva dedicata all’arte della pittura stessa. Nonostante la sua estetica possa apparire immediatamente “accessibile”, l’arte di Thomas Huber conduce in un mondo onirico, immaginario e al tempo stesso straordinariamente realistico, che interagisce con lo spettatore in un modo singolare.

L’architettura svolge un ruolo centrale lungo tutto il suo percorso creativo: l’artista ritrae spazi che richiamano sia quella classica, che quella utopica. Questi luoghi, sebbene potenzialmente reali, sono avvolti da un’aura enigmatica che offre una profonda esperienza agli osservatori. La prospettiva non è solo uno strumento di rappresentazione spaziale ma diventa parte integrante dell’opera, superando la semplice resa visiva, la profondità e il punto di vista.

È tutto un gioco di percezione e di prospettiva come si intuisce dall’opera che di questa esposizione è il “manifesto”: Besucherandrang (serie Am horizont, 2015). Il grande dipinto mostra la stessa sezione architettonica ripetuta tre volte, fedele a sé stessa ma mai uguale agli occhi dello spettatore.

L’esposizione On Perspective parla di percezione della prospettiva, ma anche di prospettive di visione. Così l’atelier di Thomas Huber, uno dei soggetti ricorrenti nella sua opera, non è più un semplice studio, ma prende vita e si legittima attraverso la scelta del punto di vista da cui è stato ritratto o da cui l’artista desidera che lo spettatore lo contempli.

Galleria fotografica: https://kromyartgallery.com

APPROFONDIMENTO: LA MOSTRA DA KROMYA ART GALLERY
Sono presenti diversi esempi che indagano questo tema. Uno dei più emblematici è l’olio su tela Atelier Negativ (2015), che svela lo studio dell’artista a Berlino. All’interno di questo spazio dipinto Huber introduce due tele, creando così dei “quadri nel quadro”. In questo modo, l’artista sfida il pubblico a esplorare la dualità e la prospettiva all’interno delle sue opere, evidenziando la sua capacità di creare narrazioni visive complesse. Narrazioni che è possibile approfondire in diversi acquerelli presenti in mostra, che ritraggono lo studio dell’artista da varie prospettive.

Ma c’è di più: la riflessione che scaturisce da questi lavori si fa ancora più profonda, perché ci si chiede quali siano i luoghi più adatti a presentare l’arte. E, ancora una volta, lo spazio dipinto sembrerebbe avere la meglio sullo spazio fisico.

«Mi chiedo sempre quale sia il luogo ideale per esporre le mie opere», scrive Thomas Huber. «E alla fine arrivo sempre alla conclusione che non debba necessariamente essere uno spazio espositivo, ma che le opere possono esprimersi al meglio quando fioriscono nel loro elemento naturale, ossia quando vengono nuovamente presentate all’interno di un dipinto».

Tale concetto prende vita, in mostra, nella grande tela Massgaben (2013). L’opera raffigura una stanza piena di quadri: dal pavimento al soffitto, pareti incluse. Tutte le opere raffigurate nella tela esistono non solo al suo interno, ma anche nella realtà. Sono lavori che Thomas Huber ha realizzato nel passato, nel presente, oppure dei work in progress che troveranno compimento nel futuro. L’artista dipinge poi delle piccole porte sulle tre pareti visibili della sala, in modo da lasciare una “via di fuga” all’osservatore, qualora si sentisse sopraffatto da questo spazio che, come gli altri che caratterizzano le sue opere meno recenti, sono connotati da una sorta di “tensione”.

La riflessione sugli spazi dell’arte si declina anche nel tema degli Aushub (lett. scavi), cui Thomas Huber dedica numerosi dei suoi lavori più iconici. In mostra, gli acquerelli Aushub im Atelier (14 Luglio), realizzato nel 2014, e O.T (Senza Titolo) del 2015. Nelle immagini si vede l’atelier dell’artista in cui sono installati dei cavalletti vuoti. Al loro fianco, dei cumuli – simili a quelli di sabbia che si vedono nei cantieri edili – le cui dimensioni sono variabili. A fare da contrappunto a queste opere, in mostra è possibile ammirare altri due acquerelli. Qui, i cumuli sono scomparsi, e ora sui cavalletti appaiono delle tele. Nella visione di Thomas Huber, le tele sono spazi che è possibile “scavare”, perché hanno una infinita profondità: i cumuli rappresentano il materiale derivato da questo scavo. Sono le idee, la creatività, i sogni e le visioni dell’artista. Una volta che questi prendono vita sulla tela, ecco che i cumuli non sono più visibili, mentre si assiste alla “comparsa” dei dipinti sui cavalletti.

La mostra presenta inoltre lavori che si legano a un tema molto caro all’artista: l’acqua e le sue infinite possibilità di svelare, riflettendoli, dettagli apparentemente nascosti. L’acqua è anche quella del Lago Maggiore, a cui l’artista è legato e a cui ha dedicato la sua produzione più recente. In esposizione, due acquerelli emblematici realizzati nel 2020: Glockenklang e Intérieur mit Schiff. Quest’ultimo rappresenta, dal punto di vista interno e, contemporaneamente, esterno, la residenza sul lago di Thomas Huber. Si tratta di un lavoro che precorre la serie Lago Maggiore, realizzata tra il 2021 e il 2023, esposta fino a gennaio al MASI Lugano.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 28 settembre 2023
Galleria fotografica: https://kromyartgallery.com

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