La Pinacoteca che custodisce il più alto numero al mondo di opere del Guercino, riapre dopo 11 anni dal sisma. Tre giorni di eventi, incontri, mostre (tra cui quella di Nicola Samorì) e rievocazioni storiche celebrano il grande artista barocco.
Con 120 opere tra pitture e sculture, 46 disegni e 20 affreschi staccati riapre sabato 25 novembre, a 11 anni dal sisma che ha colpito il territorio dell’Emilia nel 2012, la Civica Pinacoteca di Cento il Guercino.
Il pubblico e gli appassionati d’arte potranno ammirare 16 pale d’altare e quadri, 20 affreschi staccati e 11 disegni di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), detto il Guercino, insieme a tante altre opere di artisti di pregio come Scarsellino, Guido Reni, Ludovico Carracci, Matteo Loves per citarne alcuni, ritornati in sede dopo essere stati custoditi nel centro di raccolta di Sassuolo.
Confermandosi la sede museale con la concentrazione maggiore al mondo delle opere dell’artista seicentesco, tra cui i capolavori come La cattedra di San Pietro, Cristo risorto appare alla Madre, La Madonna con Bambino benedicente, e anche grazie ai prestiti di due importanti realtà quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento (9 opere, tra le quali il primo affresco realizzato dal giovane Guercino, che raffigura la “Madonna di Reggio”, ovvero la Madonna della Ghiara) e Credem Banca (6 opere, tra le quali il Matrimonio mistico di Santa Caterina, capolavoro giovanile del pittore centese), la Civica Pinacoteca conclude così un cantiere durato circa due anni.
I lavori, affidati dal Comune allo studio bolognese Open Project, sono stati resi possibili grazie al finanziamento del Commissario Delegato per la Ricostruzione Sisma 2012 Regione Emilia Romagna pari a € 2.955.000,00 e grazie a un contributo ministeriale di € 988.900,00 ottenuto tramite il Fondo Cultura 2021 che ha permesso di realizzare l’allestimento museale e la nuova immagine del museo.
L’ARTE DEL GUERCINO
Il mondo monocromatico filtrato attraverso l’esperienza unica vissuta da bambino quando entrava e usciva dagli ospedali – il suo primo disegno è una macchia nera – diventa nella sua espressione matura un’esplosione di colori. Il colore e la luce delle sue opere nascono, però, da quel buio e lo conservano per sempre. Un riconoscimento dell’artista al valore profondo della sua esperienza, come di ogni esperienza vissuta, anche quella più dolorosa, con cui riconciliare la forza e la fragilità nella propria resilienza.
E se parliamo di colore e di visione – come ci ricorda la curatrice Alessandra Klimciuk nel testo in catalogo – rimane indimenticabile e necessario l’insegnamento di Josef Albers e la sua teoria del colore, sviluppata durante le lezioni al Bauhaus e pubblicata nel volume “Interazione del colore” nel 1963, con cui ha affinato una pratica per sviluppare l’occhio per il colore, quella sensibilità per la luce e le tonalità che il solo studio teorico dell’ottica e dei sistemi cromatici non può in alcun modo regalare. Attraverso il colore imparare a vedere il mondo. Ma anche ad ascoltarlo, perché nella sinestesia il colore ha un suono e la sua funzione è evocativa, permettendo la connessione tra l’artista, i ricordi e la dimensione del sogno.
É lo stesso processo artistico di Gianluca Patti, con la stratificazione della pittura e la struttura a griglia, a fare affiorare liberamente in superficie elementi sottostanti, quasi fossero ricordi ed emozioni del passato.
IL PERCORSO ESPOSITIVO DELLA PINACOTECA DI CENTO
Il percorso scientifico ed espositivo, a cura dell’Ufficio Cultura del Comune di Cento, in particolare di Lorenzo Lorenzini ed Elena Bastelli, è studiato sui due livelli dell’edificio: al piano terra, con un criterio cronologico, si ricostruisce il tessuto storico e culturale della città in base alle opere qualitativamente più rilevanti del territorio. Il primo piano è invece dedicato interamente a Guercino e alla sua scuola, comprese le due ultime sale dedicate alla pittura di genere e al ritratto nel quale sono presenti significativi esempi della bottega. Questa peculiarità offrirà al visitatore la possibilità di percepire in un unico luogo l’evoluzione stilistica non solo del maestro, ma anche dei suoi allievi e collaboratori.
In dialogo con il percorso curatoriale, tutte le lavorazioni di Miglioramento Sismico e Allestimento Museale sono state svolte da Open Project sotto la supervisione dell’Arch. Beatrice Contri, Dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Cento, e responsabile di tutte le fasi del procedimento di gara e appalto.
Presso il bookshop della Pinacoteca è disponibile il catalogo della Pinacoteca, a cura di Lorenzo Lorenzini con il supporto tecnico di Silvana Editoriale.
GUERCINO IN MOSTRA A BOLOGNA
L’importanza di questa riapertura è stata sostenuta, oltre che dalla Regione Emilia Romagna, anche dal Comune di Bologna, che proprio in questi giorni sta celebrando il maestro della pittura barocca con diverse iniziative, non solo in città: dall’8 ottobre con il progetto espositivo “Guercino e i suoi allievi. Dalle “teste di carattere” ai ritratti” a cura di Silvia Battistini presso le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna (vedi notizia DeArtes qui). E ancora, la mostra “Guercino nello studio” a cura di Barbara Ghelfi e di Raffaella Morselli dal 28 ottobre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna (vedi notizia DeArtes qui).
Per concludere, presso la Pinacoteca “Graziano Campanini” – “Le Scuole” di Pieve di Cento, il 3 dicembre 2023 inaugurerà una piccola mostra in cui sarà esposto uno dei cicli di affreschi di Casa Pannini sempre realizzati dal Guercino. A tutto questo si aggiungono una serie di percorsi permanenti (“itinerari”) curati da Bologna Welcome e dedicati alla riscoperta del maestro del barocco emiliano nel suo territorio.
LE INIZIATIVE PER LA RIAPERTURA DELLA PINACOTECA DI CENTO
In occasione della riapertura della Pinacoteca, Cento festeggerà con un ricco programma di iniziative a partire da venerdì 24 fino a domenica 26 novembre 2023. Per citarne alcune: la proiezione del documentario di Giulia Giapponesi “Guercino. Uno su Cento”; numerosi concerti alla scoperta di luoghi legati alla vita e alle opere del Guercino; una giornata di studi curata dal Centro Studi Internazionale “Il Guercino”, che vedrà l’intervento dei maggiori studiosi internazionali del pittore; la rievocazione storica del mercato contadino seicentesco ispirato alla tela di Guercino “La Fiera sul Reno Vecchio”; laboratori didattici e tanto altro.
Infine, l’8 febbraio 2024 Cento ricorderà il Guercino con un concerto di musica barocca nella Basilica Collegiata di San Biagio. Per la prima volta sarà esposto il Libro dei Battesimi dell’Archivio Parrocchiale di San Biagio, con l’atto originale del battesimo del Guercino – così soprannominato a causa di un forte strabismo causato ancora in fasce, per sua stessa testimonianza, da uno spavento improvviso – avvenuto l’8 febbraio 1591 proprio nella chiesa di San Biagio.
CENTRO STUDI INTERNAZIONALE IL GUERCINO
Il ritorno del Guercino | Musei, mostre e nuove ricerche
Con la riapertura della Civica Pinacoteca di Cento, anche il Centro Studi dedicato al Guercino trova finalmente la sua sede definitiva: all’interno dello stesso immobile che ospita i capolavori del maestro, infatti, troveranno spazio la biblioteca specializzata, l’archivio digitale e la sala di studio e conferenze, che saranno a disposizione di ricercatori, studiosi e studenti.
Per celebrare il momento e condividere gli esiti e le prospettive delle ultime ricerche con il pubblico, il 26 novembresi terrà un’intensa giornata di studi, che vedrà il contributo di dodici relatori internazionali, tra i quali David Stone e David Ekserdjian, rappresentante della Sir Denis Mahon Foundation di Londra, che ricorderà l’impegno del grande studioso inglese per la valorizzazione del Guercino in Inghilterra.
LA MOSTRA DELL’ARTISTA CONTEMPORANEO NICOLA SAMORÌ
ASSIEME A CAPOLAVORI DEL SEICENTO EMILIANO
Nell’ambito della riapertura della Civica Pinacoteca il Guercino di Cento, la sala dedicata alle mostre temporanee ospita, dal 25 novembre 2023 (inaugurazione ore 11 alla presenza dell’artista) al 17 marzo 2024, Ritratto in due tempi, un focus sul tema del ritratto con capolavori del Seicento emiliano e opere inedite dell’artista contemporaneo Nicola Samorì. L’esposizione, promossa dalla Civica Pinacoteca il Guercino in collaborazione con Ossimoro Galleria d’Arte di Spilamberto (MO), è curata da Massimo Pulini, storico dell’arte e docente di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Un percorso singolare e molteplice che trae avvio da un’opera di Giovan Francesco Barbieri (Cento, 1591 – Bologna, 1666) – il Ritratto di frate cappuccino che, in coincidenza con la riapertura della Pinacoteca di Cento, viene ricondotto alla mano del Guercino – e prosegue con il Ritratto di Alessandro Tassoni di Simone Cantarini (Pesaro, 1612 – Verona, 1648), che permette di recuperare una intensa e raffinatissima effigie del letterato modenese, autore del poema tragicomico La secchia rapita.
A partire da queste opere di antichi maestri, tra fugacità di sguardi e provvisorietà dei gesti, si sviluppa la ricerca di Nicola Samorì (Forlì, 1977), le cui quattro opere inedite qui esposte derivano dallo studio del Guercino e da un’assidua frequentazione dell’opera di Cantarini, che per un mese ha “abitato” il suo laboratorio di Bagnacavallo.
C.S.m.
Uffici Stampa, 30 ottobre e 13 novembre 2023
Immagine di copertina: Guercino, Madonna con Bambino
GUERCINO
Riapertura Pinacoteca: dal 25 novembre 2023
Eventi: 24, 25, 26 novembre 2023
Mostra Samorì 25 novembre 2023 – 17 marzo 2024 (ingresso gratuito fino al 31 dicembre)
Civica Pinacoteca Il Guercino
Via Matteotti 16, Cento (Ferrara)
www.civicapinacotecailguercino.it
Informazioni mostra Samorì:
M. +39 347 5630449
info@ossimoro.com
www.ossimoro.com