Un luogo dove andare, scoprire, sperimentare, divertirsi, stare. Tre installazioni immersive inaugurano l’attività.

Avviato nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, gres art 671 è un nuovo centro per l’arte e la cultura a Bergamo: un luogo dove andare, scoprire, sperimentare, divertirsi, stare, nato con un ambizioso progetto di rigenerazione urbana promosso su iniziativa del Gruppo Italmobiliare (proprietario dell’aera) con Fondazione Pesenti. Inaugurano l’attività tre installazioni immersive che riflettono sulle sfide del cambiamento climatico: gres art si trasforma così in uno spazio performativo con Solarpunk di None collective, in mostra con ingresso libero fino al 7 gennaio 2023.

[foto Marco Pesenti]

gres art 671 nasce con l’intento di riattivare e restituire alla cittadinanza un’area ex industriale di oltre 3.000 mq per conservare e trasmettere la memoria della storia di produzione del luogo creando uno spazio di produzione culturale. gres art è un luogo di incontro che ricuce l’area con il centro e la vita di Bergamo. Il numero identificativo “671”, scelto in riferimento alla strada statale che costeggia l’area exGres, simboleggia il forte legame con il territorio.

Una riqualificazione resa possibile attraverso l’arte e la cultura: mostre e incontri, concerti, attività performative, formative e laboratoriali diventano occasioni per accogliere e ispirare il pubblico, invitato a un’interazione libera e costante. gres art coniuga bellezza e impatto sociale, sviluppando modelli sostenibili che promuovano il benessere della comunità, anche attraverso una programmazione multidisciplinare, accessibile e inclusiva.

IL PROGETTO ARCHITETTONICO
GLI ESTERNI
Il progetto, firmato da De8_Architetti (Mauro Piantelli), parte dall’assunto di non cancellare le tracce storiche del luogo: riconoscendo il valore materico e simbolico del lascito industriale, il processo di trasformazione prevede una lettura critica delle preesistenze, indagandone le possibilità evolutive. Punto di forza di gres art è l’opera di valorizzazione delle qualità spaziali degli edifici esistenti, come i “chiaroscuri” creati dalla luce naturale, la leggerezza delle strutture in cemento, l’eleganza della forma. All’esterno un nuovo spazio urbano, una grande agorà, crea un’area di transizione tra aperto e chiuso.

GLI INTERNI
Il progetto per gli interni è stato affidato a Locatelli Partners, che ha tratto ispirazione sia dal materiale che in questo luogo veniva prodotto – il gres – sia dal rapporto tra classici elementi urbani esterni qui portati al coperto. Gli ampi ambienti interni si sviluppano prendendo ispirazione dagli spazi aperti, ed ecco quindi che sotto le campate del gres troviamo una piazza, un porticato e una terrazza.

[foto Marco Pesenti]

IL GIARDINO
Progettato dalla consolidata collaborazione tra De8_Architetti e la paesaggista e agronoma Laura Gatti, il giardino è uno degli aspetti “evolutivi” del progetto sul lascito industriale.

Gli oltre 600 mq sono ricavati “per sottrazione”, grazie all’eliminazione della copertura e alla demolizione della pavimentazione.


[foto Marco Pesenti]

I SOLIS SILOS
Uno dei simboli della nuova vita di gres art sono i sette silos installati all’ingresso. Sette giganti in acciaio corten, 10 metri di altezza, 3,5 di diametro per 39 tonnellate, disegnati da Mario Nanni, realizzati e illuminati da Viabizzuno.

Accolgono e invitano il pubblico diventando un segno connotante e distintivo dello spazio. Si tratta delle strutture che, in occasione di Expo 2015, hanno abitato il centro di Milano, nel quartiere di Brera.

[None collective, Solarpunk. Foto Michele Nastasi]

LA PRIMA MOSTRA
gres art 671 avvia l’attività con Solarpunk di None collective: una mostra a ingresso gratuito che proietta il pubblico in scenari futuri in cerca di un nuovo punto di vista sulle sfide del cambiamento climatico.

Lo spazio si trasforma in uno spazio performativo, in un laboratorio di indagine e di costruzione di nuove possibilità per il presente e per il futuro: tre installazioni immersive transmediali attraverso cui il collettivo None propone ai visitatori – dal 7 novembre 2023 al 7 gennaio 2024 – un’esperienza da sperimentare in prima persona. Tre questioni, tre domande, tre temi cruciali a cui rispondere con tre scenari, tre condizioni ipotetiche che rappresentano tre alternative possibili.

[foto Michele Nastasi]

GRES HUB
gres art è il primo intervento visibile del progetto Gres Hub: un distretto che si estende per 60.000 mq in un’area altamente strategica per la città. Posizionato tra la strada statale 671, l’aeroporto e il polo universitario di Bergamo, Gres Hub rappresenta un fenomeno di ricucitura urbana che ha la missione di ridare vita a una porzione di città dismessa da anni, restituendola all’uso pubblico. Luogo di lavoro, di studio, di ricerca e di accoglienza, laboratorio residenziale e professionale, Gres Hub simboleggia una nuova concezione del rapporto tra centro e periferia, tra città e campagna.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 7 novembre 2023
Immagine di copertina: gresart 671 – foto Michele Nastasi

MOSTRA
NONE COLLECTIVE. SOLARPUNK
7 novembre 2023 – 7 gennaio 2024
Ingresso gratuito

gres art 671
via San Bernardino 141, Bergamo
comunicazione@gresart671.org
t. +39 0229024212
www.gresart671.org

www.italmobiliare.it

www.fondazionepesenti.it
IG @gres_art_671
FB gres art 671 In gres art 671
TT gres_art_671