Annunciata la 7a edizione del festival di live art, teatro, danza, musica, performances, da febbraio a maggio 2024. A Triennale Milano 43 artisti da 14 Paesi. 4 prime assolute, 11 prime nazionali, un totale di oltre 100 repliche complessive.
Un festival radicale, all’insegna della contaminazione, che rifiuta etichette di genere e di stile per attraversare i linguaggi del contemporaneo e proseguire nella sua interrogazione delle grandi tematiche dell’oggi e del futuro prossimo.
FOG Triennale Milano Performing Arts è il festival di Triennale Milano (Stefano Boeri, Presidente Triennale; Paola Dubini, Presidente TriennaleTeatro; Umberto Angelini, Direttore artistico Triennale Teatro) dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere delle live art internazionali: teatro, danza, performance e musica.Progetto transdisciplinare unico nella città di Milano, FOG giunge nel 2024 alla sua settima edizione, proponendo una programmazione articolata in 36 appuntamenti che attraversa quattro mesi dall’8 febbraio al 7 maggio 2024.
FOG convoca a Milano alcuni dei più acclamati protagonisti della scena artistica globale, da Wayne McGregor a La Veronal, da Gisèle Vienne a Romeo Castellucci, da Marlene Monteiro Freitas a Ben Frost, insieme alla nuova scena internazionale della ricerca, tra i quali Carolina Bianchi, Okwui Okpokwasili, Kor’sia: 43 artisti e compagnie in arrivo da 14 Paesi del mondo (Giappone, Brasile, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Francia, Svizzera, Grecia, Portogallo, Capo Verde, Italia, Australia, Islanda, Stati Uniti), 14 produzioni e coproduzioni targate FOG, 4 prime assolute, 11 prime nazionali, 6 concerti e dj set per un totale di oltre 100 repliche complessive.
FOG FESTIVAL DIFFUSO
FOG 2024mantiene il suo sguardo aperto sul presente, nel tentativo di restituire la complessità delle suggestioni che lo attraversano: la violenza, il potere, i temi dell’identità, l’equilibrio dell’ecosistema, il dialogo con la città. Ma senza dimenticare la lezione della storia, affrontando i classici da una prospettiva inedita.
FOG è un festival diffuso, che indaga il ruolo del teatro in dialogo con Milano, città del contemporaneo per eccellenza, interrogandosi sulle sue specificità, le sue fragilità e le sue trasformazioni. Per questo anche la settima edizione del festival si avvarrà di un network consolidato di prestigiosi partner – miart, Institut français Milano, Radio Raheem, Institut Cervantes,Fondazione Nuovi Mecenati, Teatro Out Off, Casa degli Artisti e DiD Studio – cui si aggiungono quest’anno le collaborazioni con PAC | Padiglione d’Arte Contemporanea, Teatro Filodrammatici, Scomodo e PACTA. dei Teatri.
APPROFONDIMENTO: IL CALENDARIO
FEBBRAIO 2024
FOG prende il via ufficialmente giovedì 8 e venerdì 9 febbraio con la prima italiana del nuovo lavoro dell’artista brasiliana Carolina Bianchi, La trilogia di Cadela Força (Capitolo I – La sposa e la cenerentola della buonanotte), una riflessione radicale e disturbante su violenza, femminicidi, arte e teatro che arriva a Milano dopo il debutto rivelazione al Festival d’Avignone e il passaggio nei principali palcoscenici internazionali.
Doppio appuntamento sabato 10 febbraio con Come Neve, lavoro del napoletano Adriano Bolognino, Premio Danza&Danza 2022 come miglior coreografo emergente, e con la serata musicale di inaugurazione dell’edizione 2024 curata da Scomodo, nata come innovativa realtà editoriale under 25 e ora estesa comunità di giovani che fa informazione, crea partecipazione e genera cambiamento sociale, con un proprio network di oltre 1000 ragazze e ragazzi tra Roma, Milano, Torino e Napoli.
Tra gli appuntamenti clou di questa settima edizione di FOG, sabato 17 e domenica 18 febbraio arriva in apertura di festival a Triennale Milano Teatro Wayne McGregor, pluripremiato coreografo e regista britannico, Direttore del settore Danza alla Biennale di Venezia, che nel suo UniVerse: A Dark Crystal Odyssey porta in scena ambienti digitali immersivi e costumi originali in una sorprendente unione di fantasy e documentario sulla crisi climatica tra distruzione e speranza.
La musica, componente essenziale della proposta di FOG, è subito protagonista martedì 20 febbraio in Speaking cables – ipnotica performance realizzata dalla sound artist e cantante armonica Agnese Banti all’interno della sua ricerca compositiva ispirata al teatro di Beckett e alla musica di Cage – e nel live audiovisivo Human, realizzato da Biagio Caravano – musicista, danzatore e performer, tra i fondatori di mk – in collaborazione con l’artista visivo Lorenzo Basili, che indaga il rapporto tra il fuori e il dentro dando luce a un corpo sonoro astratto e ambientale, immerso in un tempo espanso artefatto (prima italiana, mercoledì 21 febbraio).
Grande attenzione come sempre anche alle migliori espressioni della nuova scena italiana: in quest’ottica da segnalare innanzitutto il ritorno a FOG del duo madalena reversa, tra le realtà più interessanti emerse in Italia negli ultimi anni, che presenta in prima italiana venerdì 23 e sabato 24 febbraio il nuovo Salomè, ispirato all’omonima opera di Oscar Wilde.
Altro importante ritorno a FOG per El Conde de Torrefiel, che inSi respira nel giardino come nel bosco sceglie di sfidare ancora una volta le convenzioni del teatro, presentando negli spazi del Teatro Filodrammatici un esercizio scenico nel quale chi partecipa occupa contemporaneamente il ruolo dell’interprete e dello spettatore, conducendo i partecipanti attraverso un’inedita riflessione sulla realtà che li circonda(da lunedì 26 febbraio a sabato 2 marzo).
Per la prima volta al festival, mercoledì 28 e giovedì 29 febbraio arriva invece la compagnia romana Muta Imago, tra i protagonisti della ricerca italiana, che si confronta per la prima volta con i classici con la sua originalissima rilettura del capolavoro cechoviano Tre sorelle, proseguendo nel suo percorso di ricerca dedicato alla drammaturgia sonora e al suo rapporto con il Tempo.
MARZO 2024
La prima italiana del nuovo progetto di Stefania Tansini inaugura sabato 2 e domenica 3 marzo l’inedita collaborazione con il PAC | Padiglione d’Arte Contemporanea di Via Palestro: L’ombelico dei limbi è un’azione performativa ispirata all’opera omonima di Antonin Artaud e pensata per spazi non teatrali, un processo istantaneo di azione creativa che origina da una riflessione sulla follia.
Negli stessi giorni ritornano a FOG anche in questa edizione 2024 i Dewey Dell, tra le compagnie protagoniste della coreografia italiana, con Deriva traversa, magnetico assolo diretto e interpretato da Teodora Castellucci, ispirato ai miti popolari e alle fascinazioni della vita agreste (luogo in via di definizione).
Altro importante ritorno, e altra prima italiana, per François Chaignaud, icona del crossdressing e della sperimentazione in danza, amatissimo dal pubblico di Triennale Milano Teatro, che insieme al musicista e beatboxer Aymeric Hainaux mette in scena in Mirlitons l’inedito incontro tra due universi performativi eterogenei, dando vita a un’alchimia fisica e musicale irripetibile (martedì 5 e mercoledì 6 marzo).
Giovedì 7 e venerdì 8 marzo al Teatro Out Off la danza torna protagonista con Kinkaleri, formazione storica della ricerca made in Italy che sceglie a sua volta di confrontarsi con il classico: spin-off della precedente creazione OtellO, HellO° esplora una delle più famose tragedie shakespeariane, dando vita a una riscrittura coreografica che ne ribalta i valori fondanti per spostare l’attenzione verso il corpo e la sua trasparenza.
Alessandro Marzotto Levy è il vincitore di DNAppunti Coreografici 2022, progetto di sostegno per giovani coreografi italiani under 35 promosso da Triennale Milano Teatro insieme a Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival, L’arboreto – Teatro Dimora, Fondazione Romaeuropa e Gender Bender Festival: il suo Irene, domenica 10 marzo al Teatro Out Off, continua la ricerca sulla connessione con l’invisibile, affrontando la memoria di un lutto per tentare di tradurla in un linguaggio fatto di azioni rituali.
Ancora la danza protagonista a Triennale Milano Teatro martedì 12 e mercoledì 13 marzo nel travolgente Igra, creazione ambientata in un campo da tennis, in dialogo tra presente e passato, in cui la compagnia italo-spagnola Kor’sia – vincitrice quest’anno del prestigioso Fedora Prize e tra le protagoniste più acclamate della scena internazionale – torna, dopo Somiglianza (2018) e i reenactment di L’après-midi d’un faune e Giselle (2020), a confrontarsi con i grandi classici per ricollocarli nel presente.
Prima italiana sabato 16 e domenica 17 marzo a FOG per il nuovo attesissimo lavoro di Gisèle Vienne, Extra Life: l’artista, coreografa e regista francese, tra le più rilevanti della scena europea, torna in Triennale con uno spettacolo che affronta la rimozione di un trauma subito e la sua successiva rivelazione, un lavoro dalla forte carica emotiva che unisce teatro e danza grazie alla straordinaria colonna sonora creata ad hoc da Caterina Barbieri.
Il grande teatro internazionale è ancora protagonista con un altro atteso ritorno giovedì 21 e venerdì 22 marzo: la formazione catalana Agrupación Señor Serrano in Una Isla prende le mosse da un tema ricorrente nella letteratura di tutti i tempi per immaginare nuovi scenari possibili contro l’estinzione globale, un nuovo “noi”, conducendo lo spettatore in un viaggio tra fisico e digitale, che possa risvegliare le coscienze verso un futuro (forse, ancora) possibile.
Giovane regista under 35, Marco Corsucci prende ispirazione da Paesaggio estivo con allocco che ascolta, testo di Matteo Caniglia vincitore del Premio Hystrio Scritture di Scena 2022, per costruire Le mie parole vedranno per me: un originale esperimento scenico, che attraverso l’utilizzo di cuffie con ascolto olofonico porrà lo spettatore al centro di un universo percettivo in grado di mettere in discussione le sue certezze (sabato 23 e domenica 24 marzo, luogo in via di definizione).
Dopo il debutto italiano a Oriente Occidente, martedì 26 e mercoledì 27 marzo arriva a Milano il nuovo, visionario lavoro di La Veronal, compagnia fondata e diretta da Marcos Morau (Premio Danza&Danza 2022 come miglior coreografo) oggi tra le realtà più importanti nel panorama globale delle performing art: concepito per un pubblico di millennials, ma capace di rapire gli spettatori di tutte le età, con il suo ritmo incessante Firmamento traccia una svolta artistica nel percorso del coreografo catalano, aprendosi come un gioco di scatole cinesi in uno sfavillio di costumi, luci e video-animazioni che non cessa di sorprendere.
APRILE 2024
Si rinnova in questo 2024 la collaborazione con Casa degli Artisti, centro polivalente di residenze d’artista che da mercoledì 3 a domenica 7 aprile ospita la prima italiana del nuovo progetto di Trickster-p, The game, un gioco di ruolo interattivo che sperimenta le dinamiche della nostra contemporaneità, in particolare la relazione tra libera scelta e condizionamenti sociali, per sviluppare possibili strategie di cambiamento.
Da giovedì 4 a lunedì 8 aprile l’appuntamento da non perdere è con Romeo Castellucci, uno degli artisti italiani più acclamati a livello internazionale, che conclude il quadriennato da Grand Invité di Triennale Milano con uno dei debutti più attesi nel 2024. Protagonista il 5 aprile anche di un inedito incontro con il coreografo greco Dimitris Papaioannou, Castellucci presenta il nuovo Bérénice, ispirato all’omonima tragedia di Racine, che segna il ritorno del regista cesenate ai classici, in un confronto avvincente che vede protagonista l’attrice francese Isabelle Huppert, icona del cinema e del teatro contemporaneo.
Un altro Leone alla Biennale di Venezia arricchisce la settima edizione di FOG venerdì 12 e sabato 13 aprile: Guintche è il nuovo lavoro diretto e interpretato da Marlene Monteiro Freitas, artista capoverdiana tra le figure più originali della scena performativa internazionale, che incarna qui molteplici creature, in un susseguirsi inesauribile di istantanee grottesche e surreali.
Presenza fissa del festival nelle precedenti edizioni, ritorna anche nel 2024 Ariella Vidach con la nuova puntata delle sue Improvvisazioni itineranti in Parco Sempione, che vede giovani danzatrici e danzatori – con la supervisione coreografica dell’artista – impegnati in improvvisazioni e interventi site-specific all’interno del suggestivo palcoscenico vegetale del parco milanese (prima assoluta, domenica 21 aprile).
Il mese si chiude con uno degli appuntamenti clou del cartellone per quanto riguarda la proposta musicale: martedì 23 aprile arriva sul palco di Triennale Milano Teatro il compositore e musicista australiano Ben Frost, tra le figure di spicco del panorama della sperimentazione. Per l’occasione Frost, da anni residente in Islanda, presenta per la prima volta in Italia Scope Neglet, show ispirato all’omonimo disco prodotto nel 2023 con Greg Kubacki (chitarrista della band mathcore Car Bomb) e realizzato in collaborazione con l’artista audiovisivo olandese Tarik Barri.
MAGGIO 2024
Il 2024 è un anno importante per la storia del CRT Centro di Ricerca per il Teatro, che segna il cinquantenario della Fondazione: per onorare questo anniversario la storica sala di Via Ulisse Dini, sede originaria del CRT, ospita da giovedì 2 a sabato 4 maggio la prima assoluta del nuovo progetto di Fabio Cherstich, Visual Diary, che a cavallo tra spettacolo, mostra e conversazione aperta con il pubblico ripercorre le esistenze straordinarie e le storie dimenticate di artisti underground della scena queer newyorchese degli anni Ottanta. Uno dei primi appuntamenti con cui Triennale Milano Teatro racconterà e rifletterà sulla storia del CRT, sulla relazione con Milano, gli artisti e il pubblico, sulla sua eredità progettuale e artistica.
Da venerdì 3 a domenica 5 maggio si ritorna in Triennale per un altro debutto internazionale Okwui Okpokwasili: per la prima volta in Italia, Bronx Gothic è il sorprendente lavoro della coreografa e scrittrice Okwui Okpokwasili, prima artista in residenza presso lo Studio Marie-Josée e Henry Kravis del MoMA nel 2022, che unisce danza, canto e parole per raccontare l’esperienza universale di un corpo in trasformazione, interrogandosi sulla questione dell’identità.
Ancora la musica protagonista sabato 4 maggio con la durational performance String n2 Morton Feldman interpretata dal Quartetto d’archi di Torino, che esegue integralmente il 2nd String Quartet di Morton Feldman è il quartetto più lungo della storia e opera culto della musica contemporanea, della durata di circa sei ore (luogo in via di definizione).
Altro importante appuntamento musicale (in via di definizione data e luogo) è Occam Océan, performance originale che vede la pioniera dell’elettronica Éliane Radigue collaborare con il percussionista Enrico Malatesta alla creazione un’esperienza acustica unica che vede la collaborazione dell’Unione Buddhista Italiana.
Doppio finale per la settima edizione di FOG nella giornata di martedì 7 maggio con la prima assoluta diSal00n, progetto che vede l’inedita collaborazione di due tra le più interessanti artiste del panorama italiano, Silvia Costa e Annamaria Ajmone con il coinvolgimento di artiste e artisti della scena milanese, e il closing party Cosmic Perspective from Milano curato da Radio Raheem, innovativa antenna culturale milanese, partner storica del festival e resident radio di Triennale Milano.
FUORI FORMATO
Come sempre, la programmazione di FOG Triennale Milano Performing Arts include lavori che oltrepassano i canoni classici dello spettacolo dal vivo per dare vita a progetti “fuori formato”, tra installazioni, pubblicazioni, proiezioni e incontri.
È il caso dello screening il 2 marzo di Nowhere di Dimitris Papaioannou, straordinaria restituzione cinematografica della produzione teatrale originale commissionata dal National Theatre of Greece al coreografo ateniese nel 2009, della conferenza-spettacolo Un altro giorno felice: Samuel Beckett in Italia a cura di Luca Scarlini (26 marzo), dedicata al grande drammaturgo irlandese, e di Corpi Celesti, seconda presenza a FOG 2024 per il visionario gruppo spagnolo El Conde de Torrefiel, che dal 9 aprile al 1 maggio conduce gli spettatori in una passeggiata individuale tra storie e personaggi noti e meno noti, con il supporto di una speciale audioguida, lungo i viottoli di un cimitero di Milano.
Engeki Quest è invece un progetto performativo-editoriale nato dalla creatività del collettivo giapponese orangcosong che sceglie di raccogliere in un libro interattivo tutti i lati nascosti e i misteri delle città, guidando il lettore con delle semplici istruzioni alla scoperta dei centri urbani in cui vive. In occasione di FOG 2024, il collettivo adatta il progetto alla città di Milano, invitando per tutta la durata del festival i partecipanti a ritirare il proprio “libro delle avventure” in Triennale per perdersi, come un moderno flâneur, tra viali nebbiosi, vecchie linee del tram e quartieri nascosti.
PUBLIC PROGRAM
FOG Triennale Milano Performing Arts 2024 affianca come sempre a spettacoli, performance e concerti un public program che permette di entrare in contatto diretto con i protagonisti del festival e di approfondire i loro percorsi artistici. Una serie di incontri, laboratori e masterclass gratuiti e aperti a tutti in cui teatro, danza e musica dialogano con altre discipline della cultura contemporanea. Da gennaio sul sito triennale.org tutti i dettagli sugli altri appuntamenti in programma.
FOG E ARTWORK
FOG Triennale Milano Performing Arts è reso possibile dal contributo istituzionale del MiC Ministero della Cultura, del Comune di Milano, di Regione Lombardia, oltre che dal prezioso sostegno dei partner Intesa Sanpaolo e del technical partner ATM.
L’artworkdella settima edizione del festival è stato realizzato da Elia Barbieri, illustratore per diverse testate italiane e internazionali, collaboratore fisso di “The Guardian” e resident del settimanale “Saturday”, per cui cura e crea le immagini della rubrica culturale The Big Idea.
C.S.M.
Uffici Stampa, 21 novembre 2023
Illustrazione di copertina: © Elia Barbieri
FOG TRIENNALE MILANO PERFORMING ARTS
8 febbraio – 7 maggio 2024
Fondazione La Triennale di Milano
Viale Emilio Alemagna 6, 20121 Milano
www.triennale.org
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