Alla Basilica Palladiana, ‘San Girolamo’ di Caravaggio, ‘Le quattro età dell’uomo’ di Van Dyck e l’inedito ‘No memory without loss’ dell’artista contemporaneo vicentino Arcangelo Sassolino, realizzato appositamente per l’occasione.
Conoscenza e crescita s’intrecciano all’infinito nello scorrere del tempo, un moto circolare incessante in cui si alternano le fasi della vita di ogni essere umano. È questa la suggestione invisibile che percorre l’esposizione Tre capolavori a Vicenza. Il percorso nella Basilica Palladiana verrà inaugurato il 16 dicembre 2023 alle 12 su invito, mentre dalle ore14 dello stesso giorno, e fino al 4 febbraio 2024, il pubblico potrà ammirare il dialogo fra tre capolavori.
Si avrà così la possibilità di vedere da vicino opere di straordinaria bellezza e di partecipare alle attività collaterali in calendario, dai concerti di Natale e di Capodanno agli incontri con personalità di spicco del mondo della filosofia, dell’arte e della scienza.
Calendario iniziative collaterali: vedi qui di seguito
«[…] Più che una mostra nel senso classico del termine – ha ribadito il sindaco Giacomo Possamai – sarà un evento espositivo che trasformerà la Basilica Palladiana in uno straordinario palcoscenico, teatro di un suggestivo dialogo fra tre capolavori, affiancato da una rassegna culturale sul senso del tempo […]».
La mostra è ideata e promossa dal Comune di Vicenza in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il progetto è curato da Musei Civici Vicenza, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio con il supporto di Marsilio Arte.
LA MOSTRA
Per la prima volta a Vicenza, nella Basilica Palladiana, verrà esposto uno dei quadri più importanti al mondo, il San Girolamo di Michelangelo Merisi detto Caravaggio (1571– 1610), realizzato nel 1606 e custodito nella celebre Galleria Borghese a Roma. Nel dipinto, San Girolamo è raffigurato come uomo di studi dedito alla conoscenza. I toni freddi e caldi della tela evocano il rincorrersi degli opposti, la vita e la morte, il passato e il futuro e, in generale, lo scorrere inesorabile del tempo.
Il moto ciclico del tempo torna anche in una delle opere più importanti dei Musei Civici di Vicenza, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck (1599 – 1641), dipinto eseguito nel 1625-27 che racconta le stagioni dell’esistenza: l’infanzia, la maturità e la vecchiaia.
Il dialogo tra i due maestri viene arricchito dalla presenza del contemporaneo Arcangelo Sassolino (1967), già presente alla Biennale di Arte del 2022 per il Padiglione di Malta con un lavoro riferito proprio al Caravaggio, La Decollazione di San Giovanni Battista. Tutti e tre i capolavori catturano il visitatore nella dimensione misteriosa e onirica del tempo.
LE OPERE SPIEGATE DAL CO-CURATORE GUIDO BELTRAMINI
Sottolinea Guido Beltramini, direttore del Palladio Museum e curatore della mostra insieme a Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese di Roma:
«[…] Le tre opere d’arte riunite nella Basilica di Vicenza riflettono, e ci fanno riflettere, sul tempo della vita: vita come forma di resistenza di fronte all’incessante fluire di un tempo che la consuma.
Il lavoro di Arcangelo Sassolino No memory without loss è un grande disco d’acciaio che ruota lentamente. Sulla sua superficie è spalmato uno spesso strato di olio industriale rosso ad alta viscosità. Il suo inevitabile colare a terra è rallentato dal moto circolare del disco. L’immagine permane, ma non è mai uguale a sé stessa, è un continuo ricomporsi, mutare, fallire. Se fermassimo il moto del cerchio l’olio cadrebbe
rapidamente al suolo: il tempo di cui ci parla Sassolino non è un tempo astratto, è il nostro tempo, il tempo dell’esistenza.
L’intero ciclo della vita, ancora una volta la trasformazione che le consente di rimanere sé stessa dentro il fluire del tempo, è ciò su cui riflette Van Dyck con Le quattro età dell’uomo. L’infante paffuto in primo piano diventerà l’uomo maturo in corazza e inevitabilmente il vecchio canuto sullo sfondo. All’uomo maturo, nel pieno del suo tempo, una giovane donna offre delle rose, in un gesto il cui senso rimane aperto a diverse interpretazioni.
Il tempo incombe anche sul San Girolamo di Caravaggio, pronto consumare a tutto, anche il sapere più profondo, a ridurre la mente possente dello studioso nel vuoto teschio appoggiato sul tavolo, simbolo della effimera condizione dell’esistenza. Ma cosa sta facendo San Girolamo? Sta traducendo la Bibbia dal greco al latino, sta trasferendo la Parola da un mondo a un altro: e cos’è la traduzione se non il permanere nella radicale trasformazione?
Ciò che si mostra in Basilica Palladiana sono tre artisti che, a distanza di 400 anni, lavorano sullo stesso oggetto. Certo, le forme sono radicalmente diverse, come è diverso il mondo di oggi da quello di quattro secoli fa e nel lavoro di Sassolino è come se la pittura fissata dalle pennellate dei due maestri tornasse fluida. Ma il tema è quello: come dare senso all’esperienza del tempo, alla lotta con cui cerchiamo di opporci alla morte, con cui ci aggrappiamo alla vita. L’arte è uno dei modi attraverso cui gli esseri umani imparano qualcosa relativamente al vivere e al morire».
M.C.S.
Ufficio Stampa, 30 novembre 2023
TRE CAPOLAVORI A VICENZA
16 dicembre 2023 – 4 febbraio 2024
Ingresso gratuito per i vicentini di città e provincia. Per i visitatori, ingresso 5 euro. Con questo biglietto si può inoltre accedere alle Gallerie d’Italia – Vicenza a tariffa ridotta.
Basilica Palladiana
Piazza dei Signori, Vicenza
Tel. 0444 326418
info@mostreinbasilica.it
www.mostreinbasilica.it
https://www.facebook.com/MostreinBasilicaPalladiana/
#mostreinbasilica #basilicapalladiana #cittadivicenza #marsilioarte
CALENDARIO INCONTRI ATTORNO AL TEMA DEL TEMPO
Gli eventi culturali organizzati durante l’apertura della mostra sono gratuiti e compresi nel biglietto di ingresso alla Basilica Palladiana.
Sabato 23 dicembre ore 18
Concerto di Natale attorno ai tre capolavori
Musiche di Amy Beach, Hugo Distler, Franz GruberGruppo vocale Libera Cantoria Pisani
Filippo Furlan direzione
Sabato 30 dicembre ore 18
Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: poetiche del corpo e dei sentimenti nell’arte
Stefania Portinari storica dell’arte – Università Ca’ Foscari Venezia
Lunedì 1 gennaio ore 18
Concerto di Capodanno – 29a edizione
Da Caravaggio a Tiepolo: musiche di Gabrieli, Castello, Corelli, Vivaldi
Ensemble I musicali affetti
Fabio Missaggia violino e direzione
Sabato 6 gennaio ore 18
Epifania, la luce delle donne: sette storie di vicentine straordinarie e sconosciute
Antonio Di Lorenzo giornalista
Domenica 7 gennaio ore 18
Tempi moderni: Darwin e la crisi della biodiversità
Andrea Pilastro centro nazionale della biodiversità – Università di Padova
Sabato 13 gennaio ore 18
Tempi e memorie: un percorso tra psicoanalisi e filosofia
Raffaella Corrà filosofa
Guido Savio psicoanalista
Domenica 14 gennaio ore 18
L’eternità nel tempo. Esistenza, impermanenza, contemplazione
Marcello Ghirardi filosofo – Università di Padova
Sabato 20 gennaio ore 18
Questione di tempo: dialogo intorno a tre diversi modi di fruire un’immagine
Marco Zorzanello fotografo documentarista
Alberto Sinigaglia fotografo e visual artist
Sebastian Arthur Hau book expert & festival organizer
Domenica 21 gennaio ore 18
Nata per morire: la musica e l’arte della memoria
Stefano Lorenzetti direttore del Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza
Sabato 27 gennaio ore 18
Cronos e Bios: la nuova concezione del tempo nelle scienze della vita
Roberto Manfredini professore di Medicina interna all’Università di Ferrara
In collaborazione con Fondazione Zoé
Domenica 28 gennaio ore 18
Forme nel tempo
Guido Beltramini curatore della mostra
Luca Illetterati filosofo
Arcangelo Sassolino artista
Giovedì 1 febbraio ore 18
Leonardo Da Vinci e il Rinascimento, l’arte strumento per la scienza e i suoi esiti in Caravaggio
Gaetano Thiene dell’università di Padova e Rolando Bellini professore emerito dell’Accademia di Brera di Milano
In collaborazione con Relazionésimo
Sabato 3 febbraio ore 18
La danza delle ore: balletto dal repertorio classico
Allievi Scuola Danza Grazia Paulon diretti da Noemi De Grandi