Un viaggio nello spazio e nel tempo, alla scoperta di storie e cronache di vita, fra natura impervia e borghi accoglienti. È il filo conduttore della mostra “Il mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata”, ospitata nel suggestivo ambiente della Casina delle Civette di Villa Torlonia a Roma dal 9 febbraio al 28 aprile 2019 all’interno di una più ampia manifestazione, organizzata dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, dedicata alla tradizione del Carnevale lucano, dei riti e dei miti di popoli che ancora oggi raccontano la loro storia.
L’esposizione, a cura di Francesca Romana Uccella, si propone di far conoscere l’universo artistico lucano attraverso 38 opere tra maschere e sculture realizzate dall’artista Nicola Toce.
Tra volti antropomorfi, animali fantastici, creature magiche, travestimenti, spiriti e abitatori delle argille, filo conduttore sono le narrazioni che le maschere – realizzate con antiche tecniche di lavorazione e decorazione della cartapesta – sussurrano ai visitatori, trasportandoli in una dimensione accogliente e spaesante, propria della Basilicata antica e contemporanea.
Le opere raccontano di luoghi e suggestioni da percorrere per scoprire legami che non si fermano alla bellezza della Basilicata, ma che affondano le radici nella sua arte, nell’unicità di un territorio che rispecchia una cultura che sa rinnovarsi nelle sue tradizioni. Dai paesaggi rupestri e calanchivi, ai fitti boschi immersi nell’alea di riti e miti ancestrali, alle città d’arte e ai borghi antichi, fino a Matera Capitale europea della cultura 2019. Un patrimonio poco noto al grande pubblico nella sua espressione materiale, ma soprattutto in quella immateriale.
Ogni opera crea un contatto con le tuonanti maschere alianesi, con l’orso di Teana che si nasconde nei suoi boschi, con il domino di Lavello che, forte della sua doppia natura, conduce l’anno verso la Quaresima, con la “foresta che cammina” nelle strade di Satriano, con i nastri multicolori e con i veli neri delle figure bovine di Tricarico, con le personificazioni dei mesi di Cirigliano, accompagnati tutti dai rumorosi campanacci di San Mauro Forte che neanche i temibili Cucibocca di Montescaglioso riescono a tacitare.
I personaggi che popolano la fantasia dell’artista prendono forma emergendo dall’argilla e danno volto identitario agli otto paesi che costituiscono la Rete Carnevali e Maschere della Lucania a valenza antropologica e culturale: Aliano, Teana, Satriano, Tricarico, Cirigliano, San Mauro, Lavello, Montescaglioso. Gli esseri variopinti creati dall’artista raccontano di magia, d’amore, di paura, di colori e materiali antichi e semplici ma, allo stesso tempo, attuali nel loro riuso.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
C.S.M.
Il
mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata
9
febbraio – 28 aprile 2019
Musei di Villa Torlonia
Casina delle Civette
Via Nomentana, 70 – Roma
Informazioni: cell. 349/6413826
060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museivillatorlonia.it
www.museiincomune.it
www.basilicataturistica.it
Ufficio Stampa
Paola Saba