Opera musica danza teatro performance e installazioni artistiche. 17 giorni, 20 sedi. Più di 60 spettacoli, oltre 30 compagnie, 600 artisti da 20 paesi. Prime nazionali e assolute.
Spoleto67: “Al di là del Mito”. È il mito a guidare la riflessione di questa edizione del Festival di arti performative più antico d’Italia, come espressione del complesso rapporto tra gli individui e la società, elemento fondante della civiltà occidentale. La sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi si tiene a Spoleto da venerdì 28 giugno a domenica 14 luglio 2024 (anteprime in maggio).
IL 67° FESTIVAL IN BREVE
Il Festival s’inaugura venerdì 28 giugno 2024 al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un nuovo allestimento di Ariadne auf Naxos, opera in un atto, preceduta dalla suite dal Borghese Gentiluomo sempre di Richard Strauss come prologo. L’esecuzione musicale è affidata alla Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer che ne cura la regia con Chiara D’Anna.
Al titolo di apertura si aggiunge una seconda produzione d’opera: Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck con la regia di Damiano Michieletto e l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia (Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, 5–6 luglio). L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Coro Vocalconsort Berlin sono guidati da Antonello Manacorda e affiancati da un cast di livello internazionale. Raffaele Pe, Nadja Mchantaf, Josefine Mindus e Susan Zarrabi. La nuova produzione è realizzata in collaborazione con la Komische Oper di Berlino dove è andata in scena nel gennaio 2022.
Il mito di Baùbo ispira la regista francese Jeanne Candel, e il tema attraversa i concerti di mezzogiorno con artisti quali JACK Quartet, La Lira di Orfeo, i musicisti della Budapest Festival Orchestra e l’Orchestra da Camera di Perugia.
Alessandro Baricco presenta in prima assoluta la sua “Breve ed eretica Storia della Musica classica”. Torna a Spoleto Barbara Hannigan alla testa dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia nel concerto conclusivo in Piazza Duomo il 14 luglio, e come interprete in un concerto con grandi star della musica jazz e contemporanea.
Grande attenzione è riservata alle altre musiche: arriva in esclusiva in Italia Daniel Lopatin, conosciuto come Oneohtrix Point Never, tra i più influenti nomi dell’elettronica internazionale. La voce suadente di Lizz Wright segna un appuntamento imperdibile con la musica afro-americana. Nasce quest’anno Jazz Club: un nuovo spazio dedicato alla scena americana e alle nuove generazioni di musicisti.
La danza irrompe con la star mondiale Friedemann Vogel, una nuova creazione di Wayne McGregor, una grande produzione in Piazza Duomo di Yoann Bourgeois, con le musiche dal vivo di Hania Rani, e ancora con Mehdi Kerkouche. Una nuova e potente esperienza immersiva è firmata dal duo Adrien M & Claire B.
Per il teatro è ospite d’eccezione Isabelle Adjani, che dà voce ai testi di giganti della letteratura francese e italiana. L’attenzione verso i giovani drammaturghi riporta il regista Antonio Latella a lavorare con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico per quattro nuovi spettacoli. È atteso il ritorno di Davide Enia con un ritratto della sua Palermo. La compagnia #SIneNOmine presenta il nuovo spettacolo nato dal laboratorio nella Casa di Reclusione di Spoleto. Leonardo Lidi conclude il suo progetto Čechov con Il giardino dei ciliegi e torna il regista umbro Liv Ferracchiati con La morte a Venezia.
Tanti gli appuntamenti dedicati alla città, tra spettacoli gratuiti e iniziative per tutta la famiglia. E la mattina dei giorni di spettacolo, ogni weekend, il Festival offre al suo pubblico l’occasione di incontrare gli artisti di Spoleto67 nel salotto verde dei Giardini di Palazzo Campello: in dialogo con Andrea Penna musicisti, attori, danzatori, coreografi e registi si raccontano.
Stefano Mancuso torna a Spoleto con una seconda lectio magistralis sull’ambiente, e come promotore di un nuovo progetto legato alla città di Spoleto e agli alberi. Si rinnova il sodalizio con Rai Per la Sostenibilità-ESG all’interno dei progetti sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale avviati dalla Fondazione aderendo agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’artista Chiara Camoni firma il manifesto ufficiale della sessantasettesima edizione, raffigurante l’opera Burning sister.
ALCUNI PPUNTAMENTI COLLATERALI
Intorno al cartellone ufficiale gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali fanno di Spoleto un luogo vivo della creazione artistica dei nostri giorni. Prosegue il lavoro della Fondazione Carla Fendi con una mostra del fotografo Luis Alberto Rodriguez che reinterpreta alcuni preziosi costumi provenienti dall’archivio storico del Festival.
Si segnalano la mostra di Chiara Camoni, autrice del manifesto (nel Piano Nobile di Palazzo Collicola 28 giugno–14 luglio) e quelle in collaborazione con Mahler & LeWitt Studios. Prosegue la rassegna Musica da Casa Menotti di Fondazione Monini e il premio “Una Finestra su Due Mondi”. Anche quest’anno il Festival ospita la rassegna teatrale e i laboratori organizzati dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e la rassegna di La MaMa Spoleto Open che raccoglie le esperienze dei più talentuosi attori, registi e compagnie emergenti del panorama internazionale.
Il percorso di valorizzazione del patrimonio artistico avviato dalla Fondazione Festival dei Due Mondi si arricchisce di una nuova tappa espositiva con la mostra dedicata al suo direttore dal 2008 al 2020: Giorgio Ferrara. I Musei Civici di Spoleto ospitano una serie di interventi di artisti contemporanei.
ANTEPRIMA
Dopo il successo della scorsa edizione, torna in scena Una relazione per un’accademia, (30 maggio–2 giugno, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) lo spettacolo che ha visto l’attore Luca Marinelli al debutto con la regia del celebre testo di Franz Kafka (vedi approfondimento qui di seguito).
FUORIFESTIVAL
Giunto alla nona edizione, il FuoriFestival si conferma spazio di sperimentazione al servizio di tutte le forme artistiche. Elementi è il tema di quest’anno (28 giugno–14 luglio, Meeting Point, Casa Menotti).
È un appuntamento straordinario quello con la Banda Musicale dell’Aeronautica Militare (29 giugno)diretta dal Maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano: partendo dalla Piazza del Comune il concerto itinerante tocca le principali piazze di Spoleto. C’è altrettanta attesa per il concerto della Banda Musicale della Guardia di Finanza nella Piazza del Duomo (9 luglio), diretta dal Maestro Tenente Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso.
APPROFONDIMENTI:
ANTEPRIMA A MAGGIO
LUCA MARINELLI DIRIGE REGISTICAMENTE “UNA RELAZIONE PER UN’ACCADEMIA”, CON FABIAN JUNG
Quest’anno il Festival dei Due Mondi alza il sipario già a fine maggio, per una programmazione di spettacoli in anteprima. L’appuntamento più atteso è quello con Luca Marinelli che torna a dirigere “Una relazione per un’Accademia”, trasposizione teatrale del celebre racconto di Franz Kafka del 1917, spettacolo che ha riscosso grande successo nell’edizione 2023 segnando il debutto alla regia dell’attore italiano vincitore di un David di Donatello, due premi al Festival di Venezia e due Nastri d’argento. Lo spettacolo vede ancora una volta protagonista un magnetico Fabian Jung al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi per quattro recite da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno (ore 20:30, 20:30, 20:30, 17).
Luca Marinelli racconta: «Quello che il pubblico sentirà è una riproposizione della dinamica che Kafka racconta all’inizio del suo testo: questa scimmia che da cinque anni è entrata nel mondo degli uomini e sta iniziando a padroneggiare la “parola”. Ma le scimmie sentono con la pancia e non hanno la padronanza della lingua. Fabian non parla italiano e per noi questo è stato un aspetto fondamentale e un punto di partenza divertente».
Rot Peter è il nome della scimmia a cui Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve: Peter viene catturato e, durante la prigionia, capisce che può imitare molto bene gli uomini e garantirsi la libertà. Dopo cinque anni gli antropologi si ritrovano ad ascoltare una scimmia trasformatasi in relatore accademico.
Marinelli continua: «Quando ho conosciuto Fabian dieci anni fa ho subito pensato che fosse perfetto per questo ruolo. Mi sono innamorato del suo stare in scena. Abbiamo iniziato a pensare a come portare in scena il testo di Kafka, anche se ancora non sapevamo chi di noi dovesse interpretarlo. Poi ho capito che il ruolo era di Fabian perché per me era stimolante guardarlo mentre lo interpretava, è venuto naturale che io scendessi dal palco per guidarlo».
Jung aggiunge «La scimmia è una lottatrice, sta al pubblico decidere se sarà una vincitrice o una perdente. Per la scimmia non c’è altra possibilità che andare avanti nel percorso che ha tracciato». Una relazione per un’Accademia affronta in termini grotteschi la condizione di chi è costretto a vivere un’esistenza che non gli appartiene pur di conformarsi ai dettami della società e ricavarne una forma di libertà: come la stessa scimmia racconta durante la relazione.
CARLA BRUNI A SPOLETO: LA FIRST LADY DEL JAZZ-POP
OSPITE STRAORDINARIA AL 67° FESTIVAL DEI DUE MONDI
Carla Bruni sarà ospite straordinaria della prossima edizione del Festival dei Due Mondi: al suo debutto a Spoleto, è interprete di un concerto al Teatro Romano venerdì 5 luglio alle ore 22. Carla Bruni ripercorre i suoi più grandi successi musicali a partire dalla canzone che ha segnato l’inizio della sua carriera – Quelqu’un m’a dit: i raffinati arrangiamenti mettono in luce quella voce morbida e quella sensibilità poetica che hanno portato il Guardian a definirla la “first lady del jazz-pop”.
Carla Bruni nasce in una famiglia di artisti e fin da piccola mostra un particolare interesse per la musica dedicandosi allo studio della chitarra e alla scrittura di canzoni. Dopo aver completato gli studi, intraprende la carriera che presto la porterà ad essere una delle top model più ricercate al mondo. Negli anni ’90 lavora con i più grandi stilisti e fotografi e appare sulle copertine delle riviste di tutto il mondo. Nel 2002, decide finalmente di dedicarsi alla sua prima passione: la musica. Dopo aver scritto i testi di alcune canzoni dell’album Si j’étais elle di Julien Clerc, pubblica il suo primo album intitolato Quelqu’un m’a dit. Nel 2007 Carla Bruni ha pubblicato il suo secondo album, No Promises, cantato in inglese, che ha ricevuto la certificazione disco d’oro in Belgio. L’anno successivo, il 2008, è arrivato anche il terzo album: Comme si de rien n’était. Pur avendo la maggior parte dei testi in francese, questo disco contiene due cover particolari. La prima, in inglese, di You belong to me, brano statunitense usato anche come colonna sonora del film L’ultimo spettacolo (1971), e la seconda de Il vecchio e il bambino di Francesco Guccini. Da allora, Bruni ha pubblicato diversi album acclamati dalla critica, Little French Songs nel 2013, French Touch nel 2017 e l’album omonimo Carla Bruni nel 2020. È apparsa a Sanremo nel 2023.
A SPOLETO IL DUO CREATIVO ADRIEN M & CLAIRE B CON UNA NUOVA ESPERIENZA IMMERSIVA. Tra digitale, musica e danza, Last Minute è un viaggio nello spazio di un istante
Musica, danza, proiezioni interattive e giochi di luci: dopo il successo del gran ballo di Parigi di Blanca Li, il Festival dei Due Mondi invita ancora una volta il proprio pubblico a prendere parte a una nuova esperienza immersiva, a togliersi le scarpe, fare un bel respiro ed entrare nel mondo immaginato da Adrien M & Claire B. Il duo opera nel campo delle arti digitali dal 2004 con creazioni che fondono realtà e mondo virtuale grazie a strumenti informatici sviluppati ad hoc.
Last Minute – al Complesso Monumentale di San Nicolò dal 28 giugno al 14 luglio è una potente installazione: un viaggio in uno spazio nel quale ogni spettatore può muoversi seguendo la combinazione degli elementi come fosse una particella, ora goccia, ora fiamma che brucia, ora fumo che sale, ora cenere che freme.
L’ultimo lavoro del duo nasce da una esperienza intima vissuta da Claire Bardainne: «Un giorno di maggio del 2021» – racconta – «ho sparso le ceneri di mio padre in riva al mare, non lontano dalla baia di Mont St Michel, sua casa d’infanzia. La bellezza impressionante di questo momento, la luce di questo minuto teso all’infinito, dove il corpo di mio padre si estende al mondo, è impressa in me. Dove la polvere del suo corpo si lega alla terra, all’aria e all’acqua. Mio padre è diventato immenso, senza limiti, e il suo tempo non esiste più; è diventato sospeso nel presente. Sono incinta e mentre la vita si organizza in me per formare un nuovo corpo, la vita ne ha lasciato un altro. In un gioco di specchi, un corpo cresce mentre un altro si disintegra. Un padre è appena partito e un figlio sta per arrivare. Vertigine». Last Minute è una riflessione sulla fine, è il minuto prima di morire o quello prima di nascere, è un rito pensato per prendersi cura dei nostri lutti, delle nostre nascite e delle nostre metamorfosi.
Adrien M, artista multidisciplinare, porta a Spoleto anche il concerto Piano, piano, in programma all’Auditorium della Stella (13–14 luglio): un dispositivo inedito con raffinate proiezioni video mescola la giocoleria digitale al delicato universo sonoro dell’eclettico musicista BABX. Letteralmente immersi in uno “spazio immagine”, lo strumento e il musicista diventano protagonisti di un’epopea onirica che oscilla tra astrazione e impressionismo. Rendere visibili le vibrazioni sospese, sentire la vibrazione di un accordo, ma anche vedere il silenzio e ascoltare l’oscurità.
«In questo progetto sviluppo una serie di strumenti per giocare con le immagini e permettere alla proiezione video di essere il più viva possibile, di respirare con il ritmo tanto quanto con il suono delle note», racconta Adrien M. «Metto la musica in movimento e faccio il giocoliere con un materiale metaforico, progettando sistemi digitali di masse, gravità, inerzie che ricreano il gioco delle forze e inventano un teatro di equilibrio fisico». In uno spazio spoglio, l’immagine incarna le note mancanti della musica.
FRIEDEMANN VOGEL, YOANN BOURGEOIS, WAYNE MCGREGOR, MEHDI KERKOUCHE, DIMITRI CHAMBLAS: LA DANZA DEL FESTIVAL DEI DUE MONDI
Una collezione delle nuove creazioni dei più dirompenti coreografi a livello internazionale, in prima nazionale; la sezione danza del sessantasettesimo Festival dei Due Mondi di Spoleto è un caleidoscopio di gesti, corpi e modi di riempire lo spazio scenico.
Spoleto ospita la star mondiale Friedemann Vogel, una nuova creazione di Wayne McGregor, una grande produzione in Piazza Duomo di Yoann Bourgeois con le musiche dal vivo di Hania Rani, e ancora Mehdi Kerkouche, uno dei più eclettici e acclamati talenti del momento, Dimitri Chamblas con Kim Gordon, bassista dei Sonic Youth. Una nuova e potente esperienza immersiva è firmata dal duo Adrien M & Claire B.
Friedemann Vogel presenta a San Simone la sua nuova creazione Die Seele am Faden/Soul Threads(5–7 luglio). Insignito dei più prestigiosi premi in ambito coreutico, primo solista del Balletto di Stoccarda abituato a danzare sui palcoscenici di tutto il mondo, Vogel collabora con l’artista visivo Thomas Lempertz per creare uno spettacolo ispirato al testo Il teatro delle marionette di Henrich von Kleist: in fondo, il danzatore e il burattino si muovono entrambi seguendo il volere di qualcun altro.
Il pubblico spoletino ricorda ancora Yoann Bourgeois, maestro di squilibri e gravità che nel 2022 si lasciava cadere nel vuoto da una scala risalendo con un fluido e armonico movimento. Bourgeois torna a Spoleto con Memory of a fall, nuova creazione spettacolare e poetica concepita per la Piazza del Duomo (6 luglio): sulla musica di Hania Rani, una delle pianiste più originali di oggi, i danzatori scivolano da una imponente struttura palcoscenico. Una riflessione in movimento sulla caduta della condizione umana.
Si muove sul confine tra reale e virtuale Wayne McGregor (12–14 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), pluripremiato coreografo inglese direttore della Biennale Danza e “coreografo residente” del Royal Ballet di Londra. Il suo nuovo lavoro Deepstaria attinge alle più recenti tecnologie dell’AI, della ricerca acustica e del calcolo spaziale, per un’opera mutevole in costante dialogo trasformativo con sé stessa.
Mehdi Kerkouche porta a Spoleto la sua danza potente, fluida e vibrante (29–30 giugno, Teatro Romano), nutrita dalle diverse esperienze dei suoi danzatori – provenienti da hip hop, street jazz, cabaret e circo contemporaneo. In Portrait una tribù di corpi si interroga sulle relazioni familiari, su come coesistere senza toccarsi, come far evolvere i legami, in un’alternanza di possibilità che va dal solo al duetto e all’ensemble, sull’ipnotica colonna sonora elettro-pop firmata da Lucie Antunes.
Per lo spettacolo takemehome (13 luglio, Teatro Romano) il coreografo Dimitri Chamblas si è ispirato alle lunghe ore notturne per le autostrade di Los Angeles, un mondo popolato di ombre, fantasmi e sagome, che percorreva al ritorno dalle lezioni nel carcere cittadino. I danzatori emergono e scompaiono, sfuggenti ma familiari, intrecciati e interdipendenti nel mondo creato delle chitarre elettriche e degli amplificatori di Kim Gordon, bassista, chitarrista e vocalist della alternative-rock band Sonic Youth.
Dopo il gran ballo di Parigi di Blanca Li che ha entusiasmato il pubblico per due edizioni consecutive, è in arrivo una nuova e potente esperienza immersiva firmata dal duo Adrien M & Claire B (28 giugno–14 luglio, Complesso Monumentale di San Nicolò). Last Minute è una combinazione di musica, luci, proiezioni interattive e danza, nata da un’esperienza intima vissuta da Claire Bardainne che l’ha portata a ricercare, insieme al co-creatore Adrien Mondot, il concetto di reincarnazione: il viaggio dell’ultimo minuto. Adrien M, artista multidisciplinare, propone anche il concerto Piano, piano all’Auditorium della Stella (13–14 luglio): un dispositivo inedito con raffinate proiezioni video, che mescola la giocoleria digitale al delicato universo sonoro dell’eclettico musicista Babx.
M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 13 marzo 2024, di aprile e maggio
Immagine di copertina: Manifesto (particolare) con l’opera di Chiara Camoni
SPOLETO FESTIVAL DEI DUE MONDI
28 giugno – 14 luglio 2024 (anteprima in maggio)
Biglietti:
Call Center: +39 0743 776444
Festival Box Office & Merchandising, via Saffi, 12 | Spoleto
Box Office Vivaticket, viale Trento e Trieste 78 | Spoleto
Punti vendita nazionali Vivaticket