Ai Musei Reali, in corso la mostra di oltre 100 opere del Maestro emiliano e di artisti coevi. Tra i prestatori il Prado e il Monastero dell’Escorial.
L’esposizione presenta la grande arte del Maestro emiliano e racconta il mestiere e la vita dei pittori del Seicento, in un affascinante, grande affresco del sistema dell’arte.
Dall’importante nucleo delle collezioni sabaude a molti altri raffinati e monumentali capolavori di Guercino, una mostra sorprendente che, tra le novità, per la prima volta dopo 400 anni, riunifica anche il ciclo di dipinti commissionati a Bologna da Alessandro Ludovisi, futuro papa Gregorio XV.
In un periodo di grande attenzione e di rinnovati studi sull’opera e la figura di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591 – Bologna 1666) e all’indomani della riapertura della Pinacoteca Civica di Cento (vedi qui), spicca la ricchissima esposizione “Guercino. Il mestiere del pittore” che i Musei Reali di Torino presentano nelle Sale Chiablese dal 23 marzo al 28 luglio 2024 (prorogata fino al 15 settembre).
Ripercorrendo temi e aspetti che attraversano tutta la carriera del Maestro, grazie a capolavori di primo piano, la mostra intende dare conto più in generale della professione del pittore a quel tempo: le sfide del mestiere, i sistemi di produzione, l’organizzazione della bottega, le dinamiche del mercato e delle committenze, i soggetti più richiesti.
A partire dal significativo nucleo di dipinti e disegni appartenenti alle collezioni della Galleria Sabauda e della Biblioteca Reale, oltre cento opere del Maestro emiliano e di artisti coevi come i Carracci, Guido Reni e Domenichino – provenienti da più di 30 importanti musei e collezioni, compresi il Museo del Prado di Madrid e il Monastero di San Lorenzo a El Escorial – danno vita a un grande affresco del sistema dell’arte nel Seicento, guidati dal talento di quel “mostro di natura e miracolo da far stupir” che fu Guercino, secondo la definizione che ne diede Ludovico Carracci, impressionato dal suo talento.
Guercino, grazie a una strutturata bottega e alla ricchissima documentazione lasciata, alla rete di mentori e intermediari, ai rapporti con tanti e diversi committenti – richiesto come fu da borghesi, nobili, pontefici e prelati, ma anche dalle più prestigiose corti europee – diventa l’exemplum perfetto della vita, dell’iter creativo e del mestiere di ogni pittore. Le importanti opere riunite a Torino nell’occasione – inclusi due dipinti inediti di collezioni private e le tele che permettono lo straordinario ricongiungimento dopo 400 anni del ciclo Ludovisi – sono dunque particolarmente significative per questo racconto, sviluppato in 10 sezioni tematiche tra confronti, parallelismi, testimonianze.
La mostra è presentata dai Musei Reali di Torino, con Direttore avocante Mario Turetta, Segretario Generale del Ministero della Cultura, e prodotta da CoopCulture con Villaggio Globale International. Un evento spettacolare e di grande originalità curato da Annamaria Bava dei Musei Reali e da Gelsomina Spione dell’Università di Torino, con un comitato scientifico di prestigio, cui partecipano: Daniele Benati, David García Cueto, Barbara Ghelfi, Francesco Gonzales, Fausto Gozzi, Alessandro Morandotti, Raffaella Morselli, Sofia Villano.
M.C.S.
Fonte: comunicato stampa del febbraio 2024
Nella locandina: Il ritorno del figliol prodigo, particolare. Torino, Musei Reali, Galleria Sabauda
GUERCINO
IL MESTIERE DEL PITTORE
Torino, Musei Reali – Sale Chiablese (piazzetta Reale)
23 marzo – 28 luglio 2024 (Prorogata fino al 15 settembre)
Informazioni e prenotazioni
T +39 0111 9560449
info.torino@coopculture.it
www.coopculture.it
www.museireali.beniculturali.it
Video mostra https://www.youtube.com/watch?v=r9Rv7GjRXbY&feature=youtu.be