Al Museo comunale d’Arte Moderna, 82 opere di Kandinsky, Klee, Marc, Münter e altri, dalla Fondazione Werner Coninx di Zurigo.
Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona (Svizzera) presenta la prima di una serie di mostre che valorizzerà il patrimonio di 189 opere concesse in prestito permanente dalla Fondazione Werner Coninx di Zurigo, tra le più importanti e corpose in Svizzera, che nel 2016 ha deciso di depositare l’essenziale della sua collezione in alcuni musei elvetici, al fine di renderla accessibile e visitabile da un largo pubblico, attraverso esposizioni e pubblicazioni.
La rassegna di Ascona, dal titolo “Kandinsky, Klee, Marc, Münter… e altri. Espressionisti dalla Fondazione Werner Coninx”, dal 10 marzo al 2 giugno 2024, si concentra sulla ricerca di 14 artisti, tutti accomunati dall’appartenenza all’espressionismo lirico di Monaco di Baviera. Tra essi, spiccano i fondatori della Neue Künstlervereinigung München (Nuova Associazione degli Artisti di Monaco) e del Blaue Reiter (Cavaliere azzurro), quali Wassily Kandinsky, Gabriele Münter, Marianne Werefkin, Franz Marc, i loro amici o conoscenti August Macke, Paul Klee, Heinrich Campendonk, Louis René Moilliet e Richard Seewald o gli esponenti che sono stati prossimi ai loro esiti, Adolf Hölzel, Conrad Felixmüller, Robert Genin, Andreas Jawlensky e Ignaz Epper.
Galleria immagini: https://www.museoascona.ch/it/esposizioni/espressionisti-fondazione-werner-coninx
LA MOSTRA
Il percorso, composto da 82 opere, tra dipinti e grafiche, si apre con Marianne Werefkin, figura chiave per la fondazione della Neue Künstlervereinigung München. La sua opera Autunno – Scuola del 1907 presenta già quegli elementi espressivi di “soggettivazione” della realtà, tipici della cifra stilistica di Paul Gauguin, dei Nabis e dei Fauves, con i quali Werefkin si è confrontata a partire dal suo viaggio in Francia nel 1903. Un modo di procedere che diventa determinante per il passaggio da stilemi ancora neoimpressionisti a quelli espressivi e sintetici sia per l’arte di Alexej Jawlensky sia per quella della coppia Wassily Kandinsky e Gabriele Münter, avvenuto tra il 1908 e il 1909, durante le estati di studio a Murnau, nelle Prealpi bavaresi. In questo periodo, definito dalla critica come la “culla dell’astrazione” per l’arte di Kandinsky, si assiste alla sua evoluzione nell’utilizzo dei colori in senso sempre più espressivo e simbolico, come si evince da una xilografiaproveniente dal Kunst Museum Winterthur.
S’incontrano quindi due opere di Gabriele Münter, che documentano quanto il suo stile stia diventando sempre più astratto. Nella stessa sezione, le straordinarie xilografie in bianco e in nero di Franz Marc realizzate tra il 1912 e il 1913 su carta o carta giapponese per la serie della Tierlegende (La leggenda degli animali).
La mostra continua con l’artista renano August Macke, di cui viene presentato Addormentata sul divano, un dipinto del 1911 della Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten, in cui è raffigurata la moglie, nonché modella e musa, Elisabeth Gerhardt. Il suo stile, formatosi alla maniera dell’impressionismo e del postimpressionismo francesi, dal 1912 attraversa un periodo fauve, per poi condividere per un breve lasso di tempo l’estetica del Blaue Reiter. Dal 1912, l’incontro di Macke con Robert Delaunay a Parigi, rappresenta una sorta di rivelazione. Il cubismo orfico del francese influenza la sua produzione, insieme alla simultaneità dei futuristi italiani, come si evince dai disegni astratti in mostra. La rassegna propone inoltre alcune opere con scene di vita urbana, in cui Macke ha guardato all’impressionismo, tutte dalla collezione di Werner Coninx di Zurigo. Il percorso espositivo sull’artista si completa conForme astratte IV del 1913, anno in cui si trasferisce sul lago di Thun in Svizzera, a Hilterfingen, dove accoglie gli amici Paul Klee e Louis Moilliet, con cui partirà la primavera seguente per il famoso viaggio in Tunisia. Nel paese nordafricano, i tre si dedicarono ad approfondire la tecnica dell’acquarello, come documentato in mostra. Le opere selezionate testimoniano l’eccellere di Moilliet in questa tecnica, che ha prediletto per buona parte di una vita spesa a ragionare in termini di colore e forma, pur senza mai abbandonare totalmente i riferimenti figurativi.
Paul Klee è presente con La casa rossa del 1913, donata da Werefkin al Comune di Asconain occasione della fondazione del Museo Comunale nel 1922. Si tratta di un dipinto dal disegno grafico semplice e infantile, dai colori tenui e dalle linee sintetiche e vibranti, in cui emerge una sapiente conoscenza delle teorie dei colori complementari e in contrasto. Di lui, esposti anche due disegni.
Proseguendo lungo il percorso, s’incontrano le opere grafiche di Heinrich Campendonk, Conrad Felixmüller e Richard Seewald che permettono di apprezzare la sapiente quanto antica tecnica della xilografia dal taglio netto molto espressivo, sia negli esempi in bianco e nero che in quelli acquarellati. Campendonk e Felixmüller appartengono alla cosiddetta seconda generazione degli espressionisti tedeschi, in cui i temi a carattere etico, sociale e politico – conseguenti alla fine della prima guerra mondiale – diventano centrali nelle loro opere. Tra questi, s’inserisce Richard Seewald che delle arti grafiche è un maestro: fino al termine degli anni 1920, produce un numero considerevole di opere utilizzando tutte le tecniche grafiche, non solo come opere a sé stanti, ma anche in ambito editoriale, destinate all’illustrazione di libri di vari autori, nonché propri.
La mostra si completa con le opere dello svizzero Ignaz Epper, e dei russi Andreas Jawlensky e Robert Genin, che hanno animato l’ambiente culturale di Ascona tra le due guerre mondiali.
M.C.S.
Fonte: comunicato stampa di marzo 2024
Galleria immagini: https://www.museoascona.ch/it/esposizioni/espressionisti-fondazione-werner-coninx
KANDINSKY, KLEE, MARC, MÜNTER… E ALTRI
ESPRESSIONISTI DALLA FONDAZIONE WERNER CONINX
10 marzo – 2 giugno 2024
Museo Comunale d’Arte Moderna
via Borgo 34, Ascona (Svizzera)
tel. +41 (0)91 759 81 40
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