Mostra-evento d’Urban Art: 4000 mq espositivi nelle 2 città, 17 artisti, 155 tele e disegni, 2 virtual reality, 18 sculture e installazioni, 5 video installazioni e proiezioni, discipline urbane.
Una grande mostra-evento internazionale celebra la storia e traccia l’evoluzione dell’Urban Art, una delle correnti più iperdinamiche dell’arte contemporanea. L’obiettivo è fare il punto sullo stato dell’Urban Art grazie alla presenza di artisti che sono i precursori di questa disciplina. I discendenti di quella cultura ribelle del Graffiti Writing, emersa negli Stati Uniti mezzo secolo fa, improntata alla sperimentazione e alla rottura dei vecchi paradigmi. Con una carica energica sorprendente hanno invaso le superfici delle città di tutto il mondo dando vita a una vera e propria corrente artistica che oggi vive negli spazi aperti come nei musei e nelle gallerie.
Più di una mostra, è un happening che attraversa l’Italia in sei mesi, due città e due regioni, da nord a sud. Ed è una presa di posizione. Il titolo attesta una partecipazione responsabile, un atto di presenza: lo faccio nel mio nome, a mio nome, io sono qui e mi dichiaro.
“In my name. Above the show” arriva a Treviso dal 9 maggio al 30 giugno 2024, e a Monopoli (BA) dal 19 luglio al 3 novembre 2024.Nella città del Veneto, presso il complesso industriale rigenerato delle ex Ceramiche Pagnossin; invece nella città della Puglia, negli spazi dell’ex deposito militare carburanti.
La mostra è organizzata da Unlike Unconventional Eventscon il patrocinio del Comune di Treviso e il Comune di Monopoli, e curata da Martina Cavallarin con Antonio Caruso, con la direzione artistica di Made514 e il coordinamento culturale e scientifico di Christian Leo Comis.
17 artisti, 155 fra tele e disegni, 2 opere in Virtual Reality, 18 tra sculture e installazioni, 5 video installazioni e proiezioni, più di 4000 mq di spazi espositivi tra Treviso e Monopoli, 23 eventi collaterali, 5 performance live, 1 contest per video maker, 2 bookshop con innumerevoli stampe, multipli ed edizioni limitate, 1 catalogo e 159 giorni di esposizione.
Le creazioni inedite dei rami germinali dell’Urban Art si esprimono mediante una grande varietà di opere: lavori inediti e site specific realizzati con tecniche poliedriche, dall’acrilico allo spray, dalla sabbia alle lastre metalliche e trasparenti, dai labirintici teli appesi alla virtual reality, fino a sculture e installazioni audio video di diverse dimensioni e supporti.
Gli spazi scenografici intrisi della memoria storica industriale del Novecento si fanno palcoscenico partecipato e condiviso sul qualele opere dialogano con un ricco calendario eventi: performance, azioni time specific, discipline urbane come parkour, bike e skate restituiscono senso e substrato a una vera e propria avanguardia in grado di riunire gioventù, periferie e minoranze e influenzare profondamente l’immaginario collettivo contaminandone tutti i campi, dalla moda alla musica, dal cinema alla fotografia, fino alla pubblicità.
GLI ARTISTI E LE OPERE IN MOSTRA
In mostra i lavori sempre tesi al futuro e alla ricerca di nuovi stili, tra disegno e musica, di Boost; i dipinti variopinti con il cane dal lungo naso, marchio di fabbrica di Cento Canesio; le sculture che poggiano su sabbia di uno dei padri fondatori del writing emiliano Dado; le silhouette misteriose e fluide di Giorgio Bartocci;i voluminosi agglomerati geometrici urbani di Etnik con i loro punti di vista multipli upside down che spiazzano lo spettatore; i “graffiti diversi” di Hemo fatti ditag, texture e pattern di lettere che si combinano a forme organiche dai colori fluo.
E poi i labirinti impossibili di Joys, dove nulla è lasciato al caso; i dipinti dissacranti di Macs, con i suoi charachters ironici e grotteschi; il flow dinamico delle lettere di Made514 dove il nome prende il volo per scomporsi in suggestioni orientali e psichedeliche; le sculture futuristiche di Peeta, noto in tutto il mondo per la sua capacità di ridisegnare illusoriamente i volumi delle superfici per provocare un’interruzione temporanea della normalità che sfida la percezione; l’opera in virtual reality e le tele di Proembrion, artista polacco che con un rigoroso approccio matematico crea irresistibili illusioni rispettando rigide regole geometriche; la scocca di una vecchia Volkswagen che assieme a una cascata di oggetti appesi compone l’installazione video del tedesco Satone, che utilizza i diorama per giocare dinamicamente con la percezione; le forme tridimensionali ispirate all’Arte Cinetica e all’Op Art anni ’60 di Soda, che presenta un lavoro in collaborazione con il celebre digital artist britannico Alex Rutterford.
E ancora, il trittico di V3rbo che ragiona sul lettering tra realtà virtuale, graffito e post graffito, e la parete di fondo monocromatica dipinta in tonalità di nero con rulli e spray. Per finire, le tre installazioni di Vesod, che si concentra sulle trasparenze e unisce in una sola opera Arte Surrealista e Rinascimentale, realtà e finzione, passato e presente; del visionario artista tedesco Won Abc, abilissimo creatore di mondi pittoreschi, popolati da personaggi mostruosi che ricordano i dipinti di Goya, e di Zed1 cheoltre a proporre un grande muro Second Skin con cui interagire, riunisce in un’installazione i suoi universi surreali abitati da burattini umanoidi.
C.S.M.F.
Fonte: comunicato stampa del 3 aprile 2024
IN MY NAME. ABOVE THE SHOW
Treviso 9 maggio – 30 giugno 2024
Monopoli 19 luglio – 3 novembre 2024
Info mostra:
info@unlike.events
www.inmyname.art
Opendream Treviso (ex Ceramiche Pagnossin)
Via Noalese 94 – 31100 Treviso (TV)
+39 3385001500 +39 345 5831512
info@opendream.it
www.opendream.it
Ex deposito militare carburanti (Casermette)
Via Arenazza, 40 – 70043 Monopoli (Bari)
https://www.comune.monopoli.ba.it/Amministrazione/Luoghi/Ex-deposito-carburanti-di-Monopoli-Casermette