Dalle montagne al Met: Decca firma la favola moderna del mezzosoprano, nuova stella dell’opera. Dopo un singolo, il suo primo album esce a luglio.

«… quando devi dimostrare che il tuo posto è tuo, questo ti dà più forza» (Aigul Akhmetshina). Decca Classics è entusiasta di annunciare la firma esclusiva del mezzosoprano Aigul Akhmetshina. Il suo viaggio da Bashkortostan, un villaggio rurale isolato negli Urali, ai palchi più prestigiosi del mondo e un contratto discografico, è a dir poco una favola moderna. 

 Nonostante le difficolta alle prime audizioni, dove le era stato detto che le mancavano la voce giusta e l’aspetto, all’età di 27 anni Aigul ha già scritto il suo nome nella storia come la più giovane artista ad interpretare il ruolo di Carmen di Bizet alla Royal Opera House di Londra, immediatamente lodata dalla critica.

Grazie alle sue prime performances Aigul ha anche catturato l’attenzione di Dominic Fyfe, Decca Classics Label Director“«Ho sentito per la prima volta Aigul in una chiesa di Londra in pieno inverno. L’avevamo invitata a registrare la scena finale di Carmen e non è esagerato dire che la sua voce poteva far sciogliere la neve. L’elettricità saltò. Questo è un momento emozionante per Decca Classics: il primo mezzo soprano che abbia firmato con noi in oltre trent’anni».

[Aigul Akhmetshina Foto (c) Paola Kudacki]

Aigul ha iniziato a cantare canzoni popolari da bambina nella sua nativa Bashkortostan, tra la mungitura delle mucche e il taglio della legna con un’ascia, attività che facevano parte della vita quotidiana del villaggio. Aigul ricorda: «Tutti nella mia famiglia avevano belle voci classiche. Se si allenassero, sarebbero cantanti d’opera. Mia nonna cantava, i miei zii cantavano, mio nonno suonava la fisarmonica». Riflettendo sui suoi inizi, la star aggiunge: «La mia famiglia è molto semplice, e mia madre stava crescendo tre figli da sola. Ho dovuto iniziare a lavorare molto presto e mi sono trasferita in città quando avevo 14 anni per iniziare a costruire la mia vita».

Aigul era diventata nota come la voce delle montagne e, dopo molta perseveranza, fu infine invitata per un provino del Jette Parker Young Artists Programme alla Royal Opera House (per artisti di talento eccezionale). All’età di 18 anni è stata la più giovane artista ad essersi iscritta a questo programma di prestigio mondiale.

Da quel momento la stella di Aigul ha continuato a salire mentre interpretava vari ruoli, ne Il barbiere di Siviglia, West side story Le sette morti di Maria Callas, un progetto d’opera concepito da Marina Abramović al fianco di Willem Dafoe. Anche la sua performance in Werther è stata molto elogiata dalla critica internazionale.

Nel mese di novembre, Aigul è stata nominata ‘Best Female Singer’ al 2023 International Opera Awards per le sue interpretazioni ipnotizzanti ed è recentemente apparsa in pubblicazioni come Forbes e Vogue.

A Capodanno 2023, il Metropolitan Opera ha presentato in anteprima una nuova produzione di Carmen, diretta da Carrie Cracknell. Un allestimento fatto su misura per Aigul, che presenta una protagonista dei giorni nostri che indossa jeans e stivali da cowboy turchese. Una proiezione della performance dal vivo filmata è stata trasmessa lo scorso gennaio, come parte della serie Met’s Live in HD, subito dopo l’uscita del primo singolo del mezzosoprano, ‘Habanera’, su Decca Classics. 

Il suo album di debutto “Aigul”, in uscita il 26 luglio 2024, contiene una selezione della sua celebre Carmen e altre arie d’opera, tra cui una canzone popolare appositamente arrangiata dalla sua terra d’origine, gli Urali. I suoi prossimi impegni includono I Capuleti e i Montecchi al Salzburger Festspiele e tornerà alla Royal Opera House e al Glyndebourne Festival nel suo amato ruolo principale, Carmen.

Parlando del personaggio di Carmen, che Aigul ha fatto suo, spiega: «Si tratta di una donna con un passato difficile, un’infanzia difficile che sogna anche un futuro felice… Sono una combattente. Ho dovuto esserlo, e quando devi dimostrare che il tuo posto è tuo, questo ti dà più forza».

Tom Lewis, co-presidente di Decca, ha detto: «La storia di Aigul è uno straordinario promemoria del potere di trasformazione della musica. È partita da un piccolo villaggio con nient’altro che il suo talento e una formidabile etica del lavoro. E, in pochissimo tempo, quel talento l’ha portata ai vertici della sua professione. Ha una voce che conquisterà il mondo!».