Musica, teatro, danza. 15 spettacoli tra aprile e dicembre che evocano alcune pagine di Storia del Novecento.
Musica, teatro, danza. Le arti performative tornano protagoniste a Padova e Rovigo con la tredicesima edizione di Musikè, rassegna promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. I capoluoghi e le due province ospitano quindici appuntamenti, molti dei quali in prima regionale o nazionale, con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria. Spettacoli che, dal 16 aprile al 17 dicembre 2024, portano il pubblico a riflettere anche su alcuni eventi storici che hanno caratterizzato il Novecento.
Musikè 2024 si intreccia con alcuni importanti anniversari. Con la musica vengono ricordati, grazie a Enrico Pieranunzi, i cento anni della Rhapsody in blue di George Gershwin e i cinquant’anni dalla morte di Duke Ellington, mentre il teatro civile di Antonella Questa, Luca Scarlini e Ottavia Piccolo ripercorre una delle pagine più buie del secolo scorso, il delitto Matteotti, di cui ricorre quest’anno il centenario: la rassegna rende omaggio al politico, cognato del grande baritono Titta Ruffo, anche attraverso l’opera lirica che Danilo Rea rivisita in chiave jazz.
Grazie all’attrice, autrice e attivista Cinzia Spanò c’è poi l’occasione per conoscere “l’altra Resistenza”, quella meno nota, incarnata da Palma Bucarelli, storica direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma, a cui si deve il salvataggio delle opere d’arte durante la Seconda guerra mondiale. Così come c’è l’occasione per rivivere, insieme a Petra Magoni e Andrea Dindo, l’incontro tra Milva e Giorgio Strehler, che portò a una storica interpretazione del repertorio di Kurt Weill e Bertolt Brecht.
Il teatro di Giuseppe Cederna mette in luce la centralità del corpo nella vita di ogni essere umano, mentre Lucrezia Lante della Rovere indaga le tensioni della coppia e i dubbi sulla sua durata e sulla sua tenuta; infine, l’ironia di Luca Bizzarri ci fa scendere a patti con quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.
La danza mostra il suo potere salvifico con la Compagnia di Hervé Koubi; riflette sull’utopia con la Compagnia ŻfinMalta;dialoga con il circo e la clownerienello spettacolo Oh Oh, presentato in prima italiana dalla Compagnia Baccalà.
Per la prima volta la rassegna propone il concerto di Natale: il pluripremiato gruppo vocale degli Swingle Singers chiude la tredicesima edizione dopo aver inaugurato, nel 2012, la prima edizione di Musikè.
LA RASSEGNA NEL DETTAGLIO
Lo spettacolo inaugurale della tredicesima edizione di Musikè è affidato alla danza. Il palcoscenico del Teatro Ferrari di Camposampiero (PD) ospita, martedì 16 aprile 2024, la Compagnia di Hervé Koubi, coreografo francese di origine algerine, i cui lavori sono stati celebrati in tutto il mondo, dalla Biennale di Venezia a New York. La sua ultima creazione, Sol invictus, arriva in prima regionale dopo il debutto al Dance Forum di Monaco (Francia) nel dicembre 2023. Sulle note di Maxime Bodson e Mikael Karlsson e di estratti dalla settima Sinfonia di Beethoven e dalle Quattro sezioni di Steve Reich, i ballerini celebrano l’energia vitale di fronte a una grande tela dorata, simbolo del Sole: l’energia che dobbiamo trovare dentro di noi per affrontare le nostre paure, per affrontare noi stessi.
I cinque elementi della fisica di Aristotele ispirano il concerto nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano a Padova, mercoledì 8 maggio. Alessandro Quarta, violinista, polistrumentista e compositore di musiche per film della Disney e di RAI Cinema, insieme al pianista Giuseppe Magagnino e ai Solisti Filarmonici Italiani esegue in prima regionale The five elements. Terra, Aria, Acqua, Fuoco, Etere, composizione originale dello stesso Quarta. Ai quattro elementi, la fisica aristotelica ne aggiungeva un quinto, l’Etere o Quintessenza, elemento puro assimilabile allo Spirito, in grado di insufflare la vita. Alessandro Quarta trasfigura i cinque elementi facendoli precedere da un Prologo intitolato La creazione.
Il primo appuntamento con il teatro si tiene, ancora una volta in prima regionale, al Teatro Sociale “Eugenio Balzan” di Badia Polesine (RO) mercoledì 15 maggio. Cinzia Spanò, attrice, autrice e attivista, guida il pubblico alla scoperta di un episodio meno noto della nostra Resistenza: la storia di Palma Bucarelli, direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma, che durante la Seconda guerra mondiale nascose le opere d’arte nei sotterranei di Palazzo Farnese a Caprarola, in provincia di Viterbo, per salvarle dalle bombe e dalle razzie naziste. Attingendo da documenti, testimonianze e diari e con l’ausilio delle videoproiezioni, lo spettacolo Palma Bucarelli e l’altra Resistenzaoffre uno scorcio sull’occupazione di Roma, sulla persecuzione degli ebrei e sull’eccidio delle Fosse Ardeatine.
I cultori della musica jazz hanno l’opportunità di assistere alle uniche date in Veneto di Enrico Pieranunzi e di Simona Molinari. Pianista tra i più versatili della scena musicale europea, Enrico Pieranunzi celebra sabato 25 maggio al Teatro Verdi di Padova un Double jazz anniversary. Insieme alla sua Jazz Band e all’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Michele Corcella, Pieranunzi festeggia i cento anni dalla prima esecuzione della Rhapsody in blue di George Gershwin e i cinquant’anni dalla morte di Duke Ellington, con la prima esecuzione assoluta in forma orchestrale di Duke’s dream, brano composto da Pieranunzi per rendere omaggio al mondo musicale del “Duca”.
Ci si sposta in Sala dei Giganti al Liviano di Padova giovedì 30 maggio per il concerto di Simona Molinari, cantautrice pop-jazz che vanta collaborazioni con Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e Raphael Gualazzi. Accompagnata da Claudio Filippini al pianoforte e tastiera, Egidio Marchitelli alle chitarre, Nicola Di Camillo al basso elettrico e Fabio Colella alla batteria, Simona Molinari canta di innamoramenti, passioni, inganni, disincanto e impegno, con un omaggio alle canzoni di Mercedes Sosa, la voce più ascoltata del Sudamerica, simbolo della lotta per i diritti civili contro la dittatura.
I due appuntamenti di giugno commemorano una delle pagine più nere della nostra storia recente: il delitto Matteotti, di cui quest’anno ricorre il centenario. Nel giorno del rapimento e dell’uccisione del politico socialista, lunedì 10 giugno, nella Sala Bisaglia del Cen.Ser di Rovigo l’attrice Antonella Questa e il “raccontatore” Luca Scarlini tengono una conferenza-spettacolo dal titolo La beffa, la cena: un duello di parole. Sem Benelli, Giacomo Matteotti, Benito Mussolini, che gioca la carta dell’umorismo nero e della citazione colta per rievocare questa pagina di storia attraverso una vicenda biografica poco nota: quella dello scrittore Sem Benelli, all’epoca il drammaturgo italiano di maggior successo, caduto in disgrazia dopo il discorso infuocato che fece in Parlamento contro l’uccisione di Matteotti.
Inoltre, nel giardino di Villa Badoer a Fratta Polesine (RO), paese natale di Matteotti, venerdì 14 giugno alle 21.30 echeggiano le note del pianista Danilo Rea. Dopo essersi esibito con i più grandi nomi del jazz, a cominciare da Chet Baker, e dopo aver accompagnato come pianista i più importanti cantautori italiani, da Mina a Gino Paoli e Fiorella Mannoia, Danilo Rea propone uno spettacolo sonoro e visivo, arricchito dalla proiezione di immagini di repertorio in bianco e nero, alternate a suggestive opere d’arte contemporanee: un percorso musicale che fa rivivere le arie più famose dei grandi compositori italiani, eseguite dalle stelle della lirica con l’accompagnamento jazzistico del pianoforte dal vivo.
Dopo la pausa estiva, la rassegna riparte mercoledì 2 ottobre a Padova, in Sala dei Giganti al Liviano, con un Omaggio a Milva, per ricordare l’incontro con Giorgio Strehler che portò la Rossa alle straordinarie interpretazioni del repertorio di Kurt Weill e Bertolt Brecht. Per la prima volta in Veneto il concerto di Petra Magoni, accompagnata al pianoforte da Andrea Dindo, esplora con il canto quell’umanità a caccia di redenzioni che popola l’Opera da tre soldi, da cui emerge tutta la passione civile di Brecht, nella denuncia delle miserie di una società segnata da viltà e violenza.
La danza torna al Teatro Ferrari di Camposampiero (PD) venerdì 11 ottobre con la prima regionale di Utopia, coreografia nata dalla collaborazione tra Emanuel Gat e i danzatori di ŻfinMalta, la compagnia nazionale maltese, diretta dal coreografo italiano Paolo Mangiola. Lo spettacolo è una celebrazione del virtuosismo dei danzatori, ma anche del loro coraggio, del loro senso di responsabilità e umanità, in quello che si può definire un flusso di coscienza coreografica.
Storia di un corpo: il viaggio di una vita, uno straordinario percorso dentro un’esistenza. Un racconto che Giuseppe Cederna porta in scena al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova giovedì 24 ottobre. L’attore si cimenta nell’adattamento che Giorgio Gallione ha tratto dall’opera omonima di Daniel Pennac, alla scoperta di quel giardino segreto che è il nostro corpo: un organismo che è insieme memoria, testimonianza e lascito.
Dedicato sempre al centenario del delitto Matteotti è Matteotti (anatomia di un fascismo), nuovo testo di Stefano Massini, portato in scena in prima regionale mercoledì 6 novembre al Teatro Ballarin di Lendinara (RO) grazie al virtuosismo attoriale di Ottavia Piccolo e al talento musicale dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Il testo di Massini, unico italiano ad aver vinto il Tony Award, l’Oscar della drammaturgia, parte dalla testimonianza di chi c’era, di chi ha visto e non si è tirato indietro, per ricostruire quello che Matteotti stesso chiamava il pericolo più grande: “quello che non capisci”.
Un’altra grande attrice calca per Musiké il palco del Teatro Ai Colli di Padova martedì 12 novembre: Lucrezia Lante della Rovere, protagonista della commedia Tra le righe, firmata dalla scenografa e scrittrice francese Audrey Schebat. Alternando toni tragici e comici, lo spettacolo mette in discussione la visione comune della coppia e la sua longevità, attraverso l’interrogatorio permanente necessario per sfidare il tempo.
Circo-danza e clownerie sono gli ingredienti di Oh Oh, spettacolo della Compagnia Baccalà presentato in prima nazionale domenica 17 novembre al Teatro Ferrari di Camposampiero (PD). Senza l’uso di parole e attraverso la tecnica acrobatica, la mimica e la musica suonata dal vivo, i due protagonisti si esprimono, si scoprono, si trasformano: due personaggi forti e incerti allo stesso tempo, che indagano le dinamiche clownesche insite nell’essere umano.
La comunicazione politica dei nostri tempi, i fenomeni “social”, i costumi di un nuovo millennio confuso tra la nostalgia del Novecento e il desiderio di innovazione tecnologica e sociale: di questo e di molto altro parla Luca Bizzarri, sabato 30 novembre al Teatro Sociale di Rovigo, in Non hanno un amico. Scritto dallo stesso Bizzarri insieme a Ugo Ripamonti, lo spettacolo è ispirato all’omonimo podcast edito da Chora Media. Un’ora di racconto per ridere di noi stessi e per riconoscerci come in uno specchio che all’inizio ci pare deformante, ma che alla fine ci restituisce quell’immagine di noi che rifiutiamo di vedere.
Gran finale di rassegna con il concerto di Natale di martedì 17 dicembre: al Teatro Verdi di Padova Musikè invita The Swingle Singers, uno dei gruppi vocali più ammirati e amati della scena internazionale, vincitore di cinque Grammy Awards. Con Together at Christmas il gruppo, di cui dal 2018 fa parte anche la cantante padovana Federica Basile, dà un’ispirazione folk e jazz ai canti della tradizione, evocando mondi ghiacciati, coperte di neve e canzoni davanti al caminetto.
M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 12 aprile 2024
MUSIKÈ 2024
16 aprile – 17 dicembre 2024
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
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