All’ex chiesa di San Mattia concerti, e non solo, sulla contemporaneità musicale: da Nono all’IA. 12 prime assolute. Rassegna in due parti.

Exitime 2024, la rassegna di concerti, installazioni, incontri, workshop, masterclass e guide all’ascolto sulla contemporaneità musicale, ideata da FontanaMIX ensemble, dedica la sua ventesima edizione alla figura di Luigi Nono, nell’anniversario dei cento anni dalla nascita, e ai possibili sviluppi del suo pensiero nell’attualità musicale, fortemente caratterizzata dal complesso rapporto tra l’intelligenza artificiale e la creazione musicale.

“Agli infiniti possibili. Da Luigi Nono all’Intelligenza Artificiale” è un viaggio musicale verso il futuro che, nello straordinario spazio dell’ex chiesa di San Mattia, dove l’ensemble bolognese ha la sua residenza, propone al pubblico un percorso di conoscenza e scoperta della musica moderna e contemporanea e delle sue nuove frontiere.

[©Das Neue Ensemble Hannover]

Sedici appuntamenti, in due diversi periodi (2 maggio – 5 giugno e 15 settembre – 16 ottobre) con 12 prime esecuzioni assolute di opere appositamente commissionate, realizzati in una rete di collaborazioni con artisti e compositori protagonisti attivi sulla scena musicale europea.

Il programma inaugurale “Nostalgia utopica futura” nasce in condivisione con il gruppo contemporaneo di Hannover Das Neue Ensemble diretto da Stephan Meier e viene presentato il 28 aprile allo Sprengel Museum di Hannover e il 2 maggio a Bologna, in un virtuoso dialogo tra linguaggi architettonici del passato e vitalità espressive delle culture contemporanee.

Oltre ai musicisti di FontanaMIX ensemble diretti da Francesco La Licata, anche ideatore della rassegna, tra gli artisti ospiti si distinguono Cristina Zavalloni, Giancarlo Schiaffini, Monica Benvenuti, Livia Rado, Roberto Prosseda, Tempo Reale Centro di Produzione, Ensemble Vortex Ginevra, i musicisti del Laboratorio di Musica Contemporanea del Conservatorio di Bologna e dei Conservatori di Kiev, Kharkiv, Leopoli e Odessa.

[Ex chiesa San Mattia. Foto Sara Camporesi]

Numerosissimi, i compositori rappresentati: da Luigi Nono e Arnold Schoenberg a Rebecca Saunders, Kaija Saariaho, Olga Neuwirth, Thuridur Jonsdóttir, Johannes Schöllhorn, Mauricio Sotelo, Leo Brouwer, Helmut Lachenmann, Julien Malaussena, Arthur Lourié, Nikolai Kapustin, Arturo Corrales, George Crumb, Sylvano Bussotti, Salvatore Sciarrino, Gilberto Cappelli, Fausto Romitelli, Marco Montaguti, Marcello Panni, Andrea Sarto, Marco Momi, Federico Incardona, Nicola Evangelisti e Paolo Perezzani che con la sperimentata formula “Carta bianca a” disegna un programma, Per l’ascolto (con Luigi Nono), che è un omaggio a Luigi Nono e all’atto stesso dell’ascolto, agli infiniti possibili ascolti.

Nei titoli stessi dei vari appuntamenti – Nostalgia utopica futura, España en el corazón, La fabbrica illuminata, Sonic meditations, Vorfassung, Un’opera in ascolto, Fragmente stille / Verklärte nacht, The tempest songbook, Have your Trip, La voce della luna, Umano troppo Umano, Primo vere, Spazio inverso – si esprime una originale pluralità ideativa che si concretizza in collaborazioni e patrocini con storiche istituzioni come la Fondazione Archivio Luigi Nono di Venezia e il Centro Schoenberg di Vienna.

La programmazione di Exitime 2024 si realizza con il sostegno di Ministero della Cultura, Direzione Regionale Musei dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, Ater Fondazione, Bologna City of Music Unesco, Hannover City of Music Unesco e Illumia.

I concerti, le performance, il teatro musicale da camera o le installazioni della rassegna sono tutte nuove produzioni tese a valorizzare in modo “sostenibile” un luogo speciale, nel rispetto della sua storia: l’ex chiesa di San Mattia, significativa testimonianza architettonica del tardo ‘500, recentemente accorpata all’interno dei Musei Nazionali di Bologna.

LA RASSSEGNA NEL DETTAGLIO

EXITIME 2024
Parte prima: 2 maggio – 5 giugno

[Luigi Nono. Archivio Luigi Nono, Venezia © Eredi Luigi Nono]

La ventesima edizione di Exitime si apre nell’ex chiesa di San Mattia di Bologna giovedì 2 maggio 2024 ore 18, con l’incontro “L’eredità e il pensiero di Nono nella società di oggi”, focus sul compositore veneziano e il suo agire musicale. Apre l’incontro Nuria Schoenberg Nono con un video-messaggio di benvenuto. Si confrontano sul pensiero di Luigi Nono, di cui ricorrono quest’anno i 100 anni della nascita, i compositori Gilberto Cappelli, Paolo Perezzani, Nicola Sani e Salvatore Sciarrino, oltre a Francesco La Licata direttore di FontanaMIX ensemble e Stephan Meier direttore di Das Neue Ensemble Hannover.

A seguire, alle ore 20.30 il concerto Nostalgia utopica futura con musiche di Nono, Schoenberg e la prima esecuzione assoluta di tinto del compositore tedesco Johannes Schöllhorn; un percorso dalle origini della musica seriale ai nostri giorni, da Arnold Schoenberg (di cui ricorrono quest’anno i 150 anni della nascita) ad Andrea Sarto, Salvatore Sciarrino, Rebecca Saunders. Sono impegnati Das Neue Ensemble Hannover e FontanaMIX ensemble con i loro direttori. Il concerto è stato presentato in anteprima il 28 aprile nella città di Hannover, quale parte della rassegna Serie Future – Future Concerts.

Secondo appuntamento il 7 maggio con España en el corazón, che prende il titolo da una composizione di Luigi Nono, espressione dei suoi ampi interessi per la cultura spagnola e latino-americana. Filo conduttore è il suono della chitarra. La composizione di Mauricio Sotelo, Come llora el agua, per chitarra flamenco diventa un’azione coreografica con i danzatori Ondina Cassotta e Federico Frison, mentre per lo straordinario brano per 40 chitarre di Gilberto Cappelli, All’amico carissimo, si riuniscono 40 giovani chitarristi delle classi del Conservatorio di Bologna per dar vita a questa prima esecuzione assoluta.

[Nono – Schiaffini. Foto Klaus Barisch]

Uno dei brani più conosciuti di Luigi Nono, La fabbrica illuminata, il 12 maggio diventa il titolo di un programma che ruota intorno al lavoro di ricerca sul suono che caratterizza tutta la sua produzione, seguendo passo dopo passo il progresso tecnologico, dal nastro magnetico a 4 piste al live electronics. Giancarlo Schiaffini, trombonista-tubista che ha collaborato a lungo con Nono, Monica Benvenuti (soprano) e Francesco Giomi (regia del suono e live electronics) fanno ascoltare, live, diverse improvvisazioni per voce, tuba ed elettronica.

Il 18 maggio è la volta di Sonic meditations, meditazione sonora, un’esperienza immersiva ispirata alla pratica del Deep Listening. La rodata formula “carta bianca a” che lascia a un compositore ampia libertà nella creazione di un programma, coinvolge Paolo Perezzani: il suo progetto sonoro Per l’ascolto (con Luigi Nono), il 23 maggio ore 20.30, è una riflessione sull’atto stesso dell’ascoltare, tematica molto presente nella poetica di Nono; FontanaMIX ensemble diretto da Francesco La Licata e il soprano Livia Rado eseguono in prima assoluta il brano di Perezzani, Se da lontano… (omaggio a Luigi Nono).

Sempre negli spazi della chiesa di San Mattia, il 29 maggio, nel concerto intitolato Vorfassung (prestesura), quattro pianisti sono impegnati in tre prime esecuzioni assolute: il brano per due pianoforti a otto mani 8 Mains sur 2 Plans di Julien Malaussena; il brano per due pianoforti a quattro mani Vorfassung di Marco Montaguti; la trascrizione per due pianoforti di Verklärte Nacht di Schoenberg preparata da Francesco Greco. Completa il programma … sofferte onde serene…, brano per pianoforte e nastro composto da Luigi Nono nel 1977, con la collaborazione di Maurizio Pollini.

In una trasmissione in collaborazione con RAI Radio 3, Un’opera in ascolto il 4 giugno ore 15, e poi nel concerto Fragmente Stille / Verklärte Nacht il 5 giugno ore 20.30, si approfondisce l’ascolto dei due capolavori per archi di Nono e Schoenberg, della loro estetica del suono e della loro “silente” relazione con il testo poetico a cui si ispirano.

Completa la prima parte di Exitime 2024, la masterclass con il soprano Alda Caiello, il 10 e 11 giugno, dedicata alla musica vocale nei repertori contemporanei e in particolare all’opera di Kaija Saariaho.

EXITIME 2024
Parte seconda 15 settembre – 16 ottobre

[© FontanaMIX]

The tempest songbook è uno spettacolo costruito su una struttura musicale che intreccia parte della musica di scena per La tempesta di Shakespeare (composta nel 1695 e attribuita a Henry Purcell) e Tempest songbook di Kaija Saariaho, un ciclo di sei brani per soprano, baritono ed ensemble di strumenti d’epoca scritto tra il 1992 e il 2004. Per questo allestimento in forma di concerto scenico, il 15 settembre ore 20:30, FontanaMIX ensemble si avvale di due giovani voci, Paolo Leonardi e Laura Zecchini, scelte attraverso una masterclass curata da Alda Caiello.

Tra il 2004 e il 2010 l’ensemble FontanaMIX è stato in residenza presso l’Università di Bologna creando un progetto condiviso con il Dipartimento Musica e Spettacolo per il quale, tra le varie attività laboratoriali, erano previsti programmi formativi per giovani musicisti sotto i 30 anni. Una formazione strumentale composta da cinque giovani musicisti under 30 (flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte) scelti fra i vincitori delle ultime edizioni del “Premio Alberghini”, il 20 settembre ore 20:30 eseguirà nuove opere da camera di giovanissimi compositori ucraini e altri brani dei repertori moderni e contemporanei. La collaborazione al progetto “Primo Vere” con le scuole di composizione dei Conservatori di Kiev, Odessa e Leopoli è una delle espressioni di solidarietà e sostegno verso la profonda cultura musicale ucraina e delle attività rivolte alla creatività musicale.

[Cristina Zavalloni. Foto @Marcella Fierro]

La voce della luna, con Cristina Zavalloni voce e Jacopo Facchini controtenore, è il 30 settembre ore 20.30. A precedere, alle ore18 sempre allo Spazio inverso, incontro con Marcello Panni, autore della versione ritmica italiana e della mise en espace, in prima assoluta.  «I compositori come Schoenberg e Stravinskij, lo sappiamo da lettere e testimonianze, esigevano che le loro opere teatrali fossero tradotte nella lingua degli ascoltatori, pensando che la comprensione delle parole fosse importante quanto le note. Pierrot lunaire, scritto per un’attrice di cabaret berlinese, ha l’intenzione evidente di divertire il pubblico con i suoi versi bizzarri e grotteschi. Nella partitura sono riportate le indicazioni precise di Schoenberg per l’interpretazione, che “in ogni caso non deve mai ricordare il canto” né “il parlato realistico e naturalistico”, ma integrarsi con la musica strumentale. La traduzione ritmica in italiano è un compito arduo, ma – afferma Marcello Panni – ho cercato di seguire queste indicazioni non alterando in alcun modo il ritmo, e conciliando la comprensibilità con la ricercatezza delle immagini simboliste dell’originale, per trasmettere quell’ironia sottile del Pierrot che va perduta per l’ascoltatore italiano, se recitato in tedesco. Le ventuno poesie, diverse ognuna per carattere e spirito, diventano così altrettanti spunti per quadretti teatrali, da realizzare in parallelo anche visivamente, nello spirito di un moderno cabaret […]».

Agli esordi della sua attività ventennale, FontanaMIX ensemble ha avuto il privilegio di collaborare con Fausto Romitelli, una meteora del panorama musicale contemporaneo. Un musicista outsider, la cui musica, pur avendo avuto ricevuto sicuramente influenze dallo “spettralismo” francese di Tristan Murail e Gérard Grisey, non ha precursori né epigoni: colpisce per la folgorante energia e per essere capace di catturare in modo originale fasce molto eterogenee di ascoltatori. Ogni brano è per il fruitore un viaggio in un mondo sonoro complesso ma profondamente seducente per la sua forza espressiva e comunicativa. Il ciclo dei 3 brani da camera Professor Bad Trip rappresenta forse il culmine della sua purtroppo breve attività compositiva. Viene eseguito Professor Bad Trip: lesson 1, brano che, il 6 ottobre ore 20.30, fa da punto di riferimento per le nuove creazioni di Nicola Evangelisti e della compositrice islandese Thuridur Jonsdóttir. Per il suo carattere visionario fa poi pendant la stravagante partitura di Sylvano Bussotti Fragmentations pour un joueur de harpes, un lavoro del 1962 che fu poi trasformato in azione coreografica da Ugo Dell’Ara che su questa partitura difficilissima materializzò, attraverso i movimenti ed i passi di due ballerini, le due arpe che l’interprete suonava contemporaneamente. Lo stesso giorno alle ore 18 ore 18:00 concerto finale del Composers/Conductors Workshop.

L’Ensemble Vortex Ginevra propone alcuni recenti brani per trio d’archi, con o senza elementi elettronici, degli autori più frequentati. L’elettronica, o il suono di una chitarra elettrica, costituiscono il carattere distintivo del suono dell’ensemble ginevrino. Il repertorio presentato il 10 ottobre ore 20.30, comprende composizioni di Daniel Zea e Arturo Corrales, due compositori fondatori dell’ensemble, accanto a opere dell’amico italiano Carlo Ciceri, prematuramente scomparso, e di Anna Korsun, giovane ma già affermata compositrice ucraina.

Douglas Hofstadter negli anni ’70, con il suo famoso Gödel, Escher, Bach si chiedeva in che modo l’intelligenza e la consapevolezza di sé avrebbero potuto prima o poi essere incarnate dai computer. Non è un caso che Hofstadter nel suo libro abbia preso a modello di reti neurali l’Offerta musicale di Bach, considerata uno dei vertici più alti mai raggiunti nella storia della musica. Il Kantor di Lipsia può essere considerato il primo vero uomo di calcolo, dotato di caratteristiche mnemoniche e di elaborazione (Hardware e Software) musicale che oggi sono andate sostanzialmente perse. È come se la sua capacità di concepire capolavori “di calcolo” come l’Arte della fuga o L’Offerta musicale fosse stata via via sempre più delegata, fino a diventare una facoltà “esternalizzata” dell’uomo. La tecnologia è entrata ormai a pieno diritto nell’assistenza della ricerca musicale della creatività. La domanda non è se le macchine diventeranno strumenti creativi intelligenti, perché già lo sono. Il problema è se l’uomo rimarrà un soggetto creativo. E siccome il progresso non si fermerà, occorre saperlo assecondare.

[TeoTronico – Prosseda. Foto Gianni Schicchi]

Il progetto “Umano, troppo Umano”, in due giornate consecutive, vuole offrire due risposte e due diversi modi di fare musica con gli algoritmi: il 15 ottobre quello del curioso duo tra il pianista Roberto Prosseda con il suo robot TeoTronico (dotato di 53 dita) per il quale tre giovani compositori Matteo Cenerini, Antonio Macaretti e Davide Spina esperimentano nuove relazioni sonore fra l’interpretazione umana e quella robotica; il 16 ottobre quello dell’artista e performer Alex Braga che insieme al violinista Valentino Corvino è capace di esplorare nuovi territori sonori esaltando il talento umano con l’AI.

M.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 23 aprile 2024

EXITIME 2024
AGLI INFINITI POSSIBILI
(da Luigi Nono all’Intelligenza Artificiale)

Parte Prima: 2 maggio – 5 giugno
Parte Seconda: 15 settembre – 16 ottobre

Ex chiesa di San Mattia
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