A Palazzo Ducale, 3 giorni di incontri sui temi salienti dell’attualità geopolitica, nell’ambito di Genova Capitale Italiana del Libro.
La Guerra Grande che infuria nel mondo si combatte senza fini, cioè senza scopi strategici né limiti di spaziotempo. Dunque, con approccio a-strategico e totalizzante all’uso dello strumento militare, pericoloso perché incurante degli effetti che produce.
È questo il focus del tradizionale appuntamento che Palazzo Ducale organizza, dal 10 al 12 maggio 2024, insieme a Limes, la Rivista italiana di geopolitica che in questa occasione presenta il volume dal titolo “Fine della guerra. La Politica senza fine sabota la geopolitica”: tre giorni di incontri dedicati ai temi salienti dell’attualità geopolitica con esperti italiani e stranieri che cercano di approfondire un tema – quello della guerra – più che mai attuale in molti scacchieri internazionali (relatori e dettagli programma, vedi qui di seguito).
In particolare, sostiene il Festival, a fare le spese di questa nuova concezione di conflitti “senza scopo” e potenzialmente infiniti è la tradizionale concezione della guerra come mezzo in vista di una pace vantaggiosa. Queste guerre sono sempre meno governabili, perché producono dinamiche autonome che hanno esiti spesso divergenti dalle intenzioni dei soggetti che le scatenano. Così come la guerra economica combattuta a colpi di sanzioni, che stratificandosi genera forme di adattamento agli embarghi semi-permanenti.
In un intenso week end di confronti, moderati dal direttore Lucio Caracciolo e dagli altri esperti della redazione, l’undicesimo Festival di Limes rientra nell’ambito degli eventi di Genova Capitale Italiana del Libro. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Dirette streaming sul canale YouTube di Palazzo Ducale.
Come sempre, prezioso sarà l’ausilio delle carte di Limes che animeranno la mostra “Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini”, presentata e commentata dall’autrice Laura Canali e dalresto della redazione. La mostra è aperta dalle 10 alle 19 in Sala Liguria, a ingresso libero.
C.S.M.
Fonte: comunicato stampa 3 maggio 2024
FESTIVAL DI LIMES
FINE DELLA GUERRA. LA POLITICA SENZA FINE SABOTA LA GEOPOLITICA
10 – 12 maggio 2024
www.palazzoducale.genova.it
www.limesonline.com
IL PROGRAMMA
VENERDÌ 10 MAGGIO
Ore 10 Limes incontra le scuole. Dialogo con gli studenti in un confronto aperto sulle tematiche del Festival e sulle altre questioni salienti del panorama geopolitico.
Ore 17 Inaugurazione mostra cartografica “Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini” con Laura Canali.
Ore 18 Guerre per la pace e guerre per la guerra. Lucio Caracciolo introduce il Festival con una ricognizione del momento internazionale.
Ore 21 America contro America. La deriva a-strategica della guerra deve molto all’affanno degli Stati Uniti, egemone in crisi di proiezione e identità. Con Federico Petroni di Limes; Stephen Wertheim storico, Senior fellow all’American Statecraft Program del Carnegie Endowment for International Peace.
SABATO 10 MAGGIO
Ore 10 Deglobalizzazione: l’economia come arma. La dibattuta “crisi della globalizzazione” è anzitutto crisi del mondo americanocentrico. Competizione tecnologica, guerre commerciali, de-dollarizzazione: sintomi e prospettive di un fenomeno epocale. Con Cinzia Bianco, research fellow su Europa e Golfo allo European Council on Foreign Relations, e con Francesco Giavazzi economista, professore di Politica economica all’Università Bocconi e visiting professor al MIT di Boston; ancora, con Giulio Sapelli economista, storico, accademico e dirigente d’azienda. Modera Fabrizio Maronta, di Limes.
Ore 11.30 La fine della politica. La guerra infinita è segno, dirompente ma non unico, della crisi profonda in cui versa la politica in ciò che chiamiamo “Occidente”. Con Alessandro Colombo, professore di Relazioni internazionali nella Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano, con Marco Follini politico e giornalista, già vicepresidente del Consiglio dei Ministri.Modera Lucio Caracciolo direttore di Limes.
Ore 15 Come travestire la guerra infinita. Un’opinione sempre più diffusa postula che lo scontro tra Cina e Stati Uniti sia solo questione di tempo, in virtù di traiettorie e interessi fatalmente confliggenti. Con Henry Huiyao Wang fondatore e presidente del Center for China and Globalization (CCG), Stephen Wertheim storico, Senior fellow all’American Statecraft Program del Carnegie Endowment for International Peace. Modera Giorgio Cuscito di Limes.
Ore 16.30 Guerre della transizione egemonica: come finire il conflitto in Ucraina. Strenua difesa dall’aggressione russa, scontro per procura tra Washington e Mosca, tassello del confronto Usa-Cina. Con Łukasz Adamski storico, vicedirettore del Centro per il dialogo Juliusz Mieroszewski, Orietta Moscatelli caporedattore politica internazionale Askanews, coordinatrice Eurasia e iniziative speciali di Limes, Fulvio Scaglione giornalista, già vicedirettore di Famiglia Cristiana. Modera Mirko Mussetti analista di geopolitica e geostrategia. Scrive per Limes
Ore 18.30 Dov’è la vittoria: le guerre mediorientali dopo Gaza. Il conflitto Israele-Hamas segna uno spartiacque. Per l’entità dello shock israeliano, l’enormità della rappresaglia, le ricadute regionali, gli effetti sullo Stato ebraico e sui suoi rapporti con gli Usa. Con Antonella Caruso di Limes, ricercatrice associata all’Institut Montaigne Abdolrasool Divsallar senior Scholar presso il Middle East Institute di Washington. E con Meir Elran, ricercatore all’Institute for National Security Studies (Inss), capo dell’Homeland Security Program, già vicecapo dell’intelligence militare israeliana. Modera Daniele Santoro di Limes.
Ore 21 Attualità di Sunzi: vincere (o non perdere) senza combattere Lo smarrimento dell’Occidente non sembra trovare analogo riscontro in Cina. Malgrado le difficoltà, Pechino appare guidata da un’antica cultura strategica. È giunto il “secolo cinese”? Con Fabio Mini generale Henry Huiyao Wang fondatore e presidente del Center for China and Globalization (CCG). Modera Giorgio Cuscito di Limes.
DOMENICA 11 MAGGIO
Ore 10.30 L’Europa senza America Tra gli effetti del ripiegamento americano la sopraggiunta, relativa marginalità dell’Europa, chiamata a “cavarsela da sé” molto più che in passato. La faglia est-ovest. Quale futuro per la Nato? Con Magnus Christiansson senior Lecturer, dipartimento Studi di guerra, Swedish Defense University. Esperto di sicurezza nel Baltico, Giuseppe Cucchi generale, già direttore del CeMiSS, consigliere militare del presidente del Consiglio, rappresentante militare permanente dell’Italia presso Nato, Ue e Ueo. E ancora con Michael Lüders giornalista e candidato alle elezioni europee per il partito Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW), Pierre-Emmanuel Thomanndottore in geopolitica, autore, fondatore e direttore di Eurocontinent. Modera Federico Petroni di Limes.
Ore 12 Come prevenire i conflitti: geopolitica, economia e diplomazia. Il ritorno al pensiero strategico presuppone recuperarne gli strumenti. L’economia come mezzo, non come fine. Con Lucio Caracciolo e Germano Dottori di Limes, Ettore Sequi presidente di Sorgenia, già segretario generale del Ministero degli Affari Esteri. Modera Piero Schiavazzi vaticanista dell’Huffington Post. Docente di Geopolitica vaticana della Link Campus University.
Ore 15.30 Guerra e storia: usi e abusi reciproci. Il trionfo delle “narrazioni” fa strame della presunta oggettività della storia. Il labile confine tra storiografia e propaganda. Con Virgilio Ilari storico, presidente Società italiana di Storia Militare, Luca Iori ricercatore presso l’Università di Parma, dove insegna Storia greca, Storia della storiografia antica e Metodologie dell’indagine storiografica. Modera Lucio Caracciolo direttore di Limes.
Ore 15.45 Visita guidata alla mostra “Linee spezzate. Vecchi e nuovi confini” con Laura Canali.
Ore 17 Le guerre d’Africa. Il continente è in piena transizione. Oggetto di mutevoli influenze esterne ma percorso da un forte risveglio identitario, alimentato da una demografia esuberante. Quali conseguenze per noi. Con Mario Giro già viceministro degli Affari esteri della Repubblica italiana, Rahmane Idrissa ricercatore all’Università di Leiden, studia storia e società saheliane, Gildas Lemarchand specialista di questioni saheliane. Modera Lorenzo Di Muro di Limes.
Ore 18.30 A-social media, impigliati nella Rete. L’impatto profondo dei social networks su vita associata, informazione, processo politico e pensiero strategico è oggetto di crescente attenzione. Modeste proposte per non soccombere. Con Alessandro Aresu di Limes, Giuseppe De Ruvo, dottorando in filosofia all’Università San Raffaele di Milano e collaboratore di Limes, Tal Pavel responsabile Cybersecurity Studies all’Academic College di Tel Aviv, fondatore e Direttore dell’Institute for Cyber Policy Studies. Modera Agnese Rossi di Limes.