Per la prima volta, raccolta in un volume la preziosa serie di disegni del pittore veneziano: sia il nucleo della collezione di Vittorio Cini sia i fogli conservati in musei e collezioni di tutto il mondo.
Nel volume “Antonio Guardi. I Fasti veneziani” – curato dallo storico dell’arte Denis Ton e pubblicato per le edizioni Allemandi su iniziativa dell’Istituto di Storia dell’Arte – sono stati riprodotti e accuratamente analizzati i trentasette fogli di una serie grafica di eccezionale qualità artistica, appartenuti a Benedetta Ferraro, nipote di Vittorio Cini, recentemente scomparsa e alla cui memoria è dedicato il volume.
A questo nucleo originariamente si univano altri fogli ora conservati in collezioni private e musei di tutto il mondo, dal Denver Art Museum allo Staatliche di Monaco al Cleveland Museum of Art fino alla Morgan Library & Museum di New York.
Racconta il curatore Denis Ton: «i disegni rappresentano episodi della storia di Venezia, in particolare battaglie, cerimoniale ed eventi politici, apparentemente senza un ordine preciso ma attingendo soprattutto ai dipinti situati negli ambienti di rappresentanza di Palazzo Ducale, ai mosaici dei portali di San Marco e alla decorazione della Scuola Grande di San Marco».
Così, scorrono tra le pagine del libro Caterina Corner che prende possesso di Asolo o il Corpo di San Marco venerato dai Magistrati veneti, la Visita del Doge alla Chiesa di San Giacomo a Rialto nel giorno del Giovedì Santo o la Pace a Bologna tra Papa Clemente VII e l’imperatore Carlo V, solo per citarne alcuni.
Spiega Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini: «La pubblicazione di questi magnifici lavori ravviva e consolida il rapporto, da sempre intensamente fruttuoso e denso di scambi, con gli eredi del fondatore Vittorio Cini. Un legame profondo, che è stato magistralmente siglato alla riapertura della Galleria di Palazzo Cini a San Vio, nel 2014, nelle splendide sale un tempo parte della prestigiosa dimora di famiglia, già donate alla Fondazione da Yana Alliata di Montereale nel 1981. Così è successo poi con il preziosissimo lascito di Lyda Guglielmi di Vulci».
LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME
Il volume viene presentato da Fabrizio Magani, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Venezia e Laguna, assieme al curatore, a Giovanni Alliata di Montereale e a Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte, in Sala Barbatini della Fondazione Giorgio Cini, il 7 maggio 2024 alle ore 17.
IL CORPUS DEI FASTI VENEZIANI
Il corpus dei Fasti veneziani proveniente dalle raccolte di Vittorio Cini venne presentato per la prima volta al pubblico nel 2016, in occasione della mostra Capolavori ritrovati della collezione di Vittorio Cini. Si tratta di tre album di disegni acquarellati, finalmente riconosciuti in gran parte opera di Antonio Guardi.
Come sottolinea Luca Massimo Barbero, «ogni foglio è opera di altissimo livello, che mostra la qualità del maestro, riscoperto solo nel secondo decennio del Novecento, grazie alle pionieristiche ricerche di Gino Fogolari, ma di fatto pittore di grande innovazione».
ANTONIO GUARDI
Benché quasi totalmente ignorato dalla letteratura artistica del suo tempo, Antonio Guardi (Vienna 1699 – Venezia 1760) «è stato uno dei migliori interpreti della pittura veneziana del Settecento – sottolinea Denis Ton – La sua figura, talvolta imbrigliata da modeste commissioni per la famiglia Giovanelli o per il maresciallo Schulenburg, a lungo oscurata dalla fortunata produzione del più giovane fratello Francesco, eccezionale vedutista, si staglia oggi come quella di un maestro di dimensione europea, capace di capolavori di straordinaria libertà di segno quali il ciclo dell’Angelo Raffaele a Venezia o i meravigliosi disegni che gli sono stati rivendicati».
C.S.M.
Fonte: comunicato stampa 4 maggio 2024
Immagine di copertina:
Caterina Corner consegna al doge Agostino Barbarigo la corona del Regno di Cipro, 1489