A Palazzo delle Esposizioni, Festival di Accademie e Istituti di Cultura stranieri. Mostre e incontri. Pittori, scultori, artisti visuali, poeti e scrittori.

Ha preso il via il Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma, un progetto espositivo condiviso e diffuso che a partire dal Palazzo Esposizioni Roma si dirama nel tessuto urbano della città, dal 7 maggio al 25 agosto 2024. Titolo di questa seconda edizione curata da Lorenzo Benedetti con la collaborazione di Francesca Campana è Expodemic e ha come filo conduttore il racconto inedito dello stretto legame che intercorre tra la nascita e lo sviluppo delle moderne esposizioni e la storia delle accademie.

Fulcro della manifestazione è il Palazzo Esposizioni trasformato per l’occasione in un osservatorio privilegiato sulle visioni e sulle ricerche degli artisti e degli studiosi stranieri che ogni anno trascorrono un periodo di residenza a Roma. Le opere presentate lungo il percorso evidenziano il rapporto tra ricerca e mostra e l’interazione tra il pubblico e lo spazio espositivo.

[Expodemic Palazzo delle Esposizioni. Ph Monkeys Video Lab]

GLI ARTISTI
A realizzare i lavori, molti dei quali site specific, 19 artisti scelti dai curatori tra pittori, scultori, artisti visuali, poeti e scrittori ospitati negli istituti culturali stranieri presenti a Roma.

Tra loro Kamrooz Aram, Ane Rodriguez Armendariz, Séverine Ballon, Jacopo Belloni, Alix Boillot, Susanne Brorson.

E ancora, Fatma Bucak, Pedro Luis Cembranos, Zachary Fabri, Hamedine Kane, Kapwani Kiwanga, Bjørn Melhus, Marko Nikodijevic, Tura Oliveira, Estefania Puerta Grisales, Chloé Quenum, Marie Robert, Sarina Scheidegger.

I LUOGHI
Il Festival, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo, è organizzato dall’Azienda Speciale Palaexpo con la collaborazione di 21 istituzioni culturali internazionali che per tutta la durata della manifestazione propongono nelle loro sedi mostre, incontri eventi e dibattiti.

Le istituzioni coinvolte sono Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Danimarca, Académie de France à Rome – Villa Médicis, Accademia Nazionale di San Luca, Accademia di Romania in Roma, Accademia Tedesca Roma – Villa Massimo, Accademia d’Ungheria in Roma, Accademia dei Virtuosi al Pantheon, American Academy in Rome, British School at Rome, Circolo Scandinavo, Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, Forum Austriaco di Cultura, Institutum Romanum Finlandiae, Istituto Culturale Coreano, Istituto Giapponese di Cultura, Istituto, Polacco di Roma, Istituto Svizzero, Museo Casa di Goethe, Reale Istituto Neerlandese di Roma, Real Academia de España en Roma.

[Expodemic Palazzo delle Esposizioni. Ph Monkeys Video Lab]

I CENTRI DI CULTURA A ROMA E GIUSEPPE GHEZZI
Roma non solo ospita il più alto numero di centri culturali internazionali, le cui vicende si intrecciano e si sviluppano fin dal 1666 con la fondazione dell’Accademia di Francia, ma è anche il luogo in cui sono state inventate le esposizioni moderne. Per oltre 40 anni, tra il 1680 e 1720, il pittore, segretario dell’Accademia di San Luca e reggente della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, Giuseppe Ghezzi, organizza nel Complesso monumentale di San Salvatore in Lauro una serie di mostre di importanti opere presenti nelle collezioni delle famiglie aristocratiche romane, dando così avvio al concetto di esposizione moderna.

Grazie alla capacità di capire il proprio periodo storico, Ghezzi, con questa serie di esposizioni, rende pubblica l’arte, proponendo un’idea moderna e democratica della cultura e agendo così come primo curatore della storia e sviluppando, inoltre, il concetto di spazio espositivo. Bisognerà aspettare l’apertura del Palazzo delle Esposizioni nel 1883 per avere nuovamente uno spazio pubblico adibito alle mostre.

EXPODEMIC
Expodemic si diffonde nella città con una serie di poster realizzati appositamente per l’occasione e in distribuzione gratuita nelle varie sedi dei partner culturali, mettendone in evidenza la ricchezza e la diversità, nonché l’assoluta attualità di questo arcipelago culturale.

La mostra è arricchita anche da un programma pubblico di incontri, performance e proiezioni a Palazzo Esposizioni, nelle Accademie, negli Istituti di Cultura e nelle Istituzioni coinvolte nel progetto.

3500 cm2 POSTER D’ARTISTA
3500 cm2 sono i centimetri quadrati a disposizione di ogni artista per realizzare un manifesto 50×70 cm, a cui è affidato il compito di diffondere il linguaggio dell’arte contemporanea a un pubblico più vasto e più eterogeneo. I poster sono distribuiti gratuitamente, in diverse centinaia di copie, a tutti i visitatori di Expodemic.

3500 cm2 è una mostra senza confini spaziali e temporali che si sviluppa nel tessuto urbano in un modo inedito. Il percorso si sviluppa su due coordinate: l’unicità (l’opera originale creata dall’artista che aderisce al progetto) e la ripetizione (la moltiplicazione dell’opera per tutte le persone che visitano i luoghi).

3500 cm2 è un invito a collezionare, ad attraversare la città alla scoperta dei luoghi con i loro poster per i visitatori-collezionisti, che sono realizzati da John Armleder, Elisabetta Benassi, Attila Csörgő, Simon Dybbroe Møller, Robert Kusmirowski, Cristina Lucas, Jochen Lempert, Domenico Mangano & Marieke van Rooy, Matt Mullican, Ciprian Mureşan, Tura Oliveira, Giulio Paolini, Fernando Sánchez Castillo, Hans Schabus, Sarina Scheidegger, Nil Yalter, Nicole Wermers. Sono inoltre riproposti due poster realizzati con opere di Carla Accardi e Vladimir Radunsky.

C.S.M.
Fonte: Comunicato stampa del 6 maggio 2024

EXPODEMIC
7 maggio – 25 agosto 2024

Palazzo Esposizioni
via Nazionale, 194 Roma
www.palazzoesposizioniroma.it