Fondazione Beyeler, presso Globus: l’arte pubblica connette la città svizzera a una foresta in Ecuador. Da una cabina telefonica il pubblico può ‘parlare’ con l’ecosistema lontano e fare donazioni.

Un intervento radicale nello spazio pubblico, che invita i cittadini e i visitatori di Basilea a diventare partecipanti e protettori, prestando la loro voce a uno dei purificatori di carbonio della Terra e hotspot della biodiversità. Quest’estate in Svizzera, lo storico grande magazzino Globus, attualmente in fase di ristrutturazione, si trasforma. Globus e la Fondazione Beyeler annunciano un progetto di arte pubblica a opera di un artista svizzero-francese, nato nel 1987: “Julian Charrière invita all’azione”, dall’ 8 giugno al 6 ottobre 2024.  

Calls for Action di Julian Charrière – la seconda iterazione del “Globus Public Art Project”, nataper invitare gli artisti a realizzare nuove opere site-specific che interagiscano con l’edificio e il pubblico – unisce l’arte pubblica alla conservazione del territorio, aprendo un live feed tra la città di Basilea e una foresta nebbiosa delle Ande occidentali in Ecuador per evidenziare l’interconnettività del nostro pianeta, insieme alle questioni ambientali che minacciano ecosistemi così vitali.

Caratterizzato da un grande schermo sospeso sulla facciata del grande magazzino, il progetto funge da finestra in tempo reale sulla ricca biodiversità di un’ecoregione in via di estinzione.

Incoraggiando la comunicazione e l’interazione, sulla piazza del mercato è stata installata una cabina telefonica, dove i visitatori possono prendere un telefono sia per ascoltare che per parlare con questo ecosistema lontano. Promuovendo una connessione più intima tra la città e la giungla, Calls for Action propone un incontro che va oltre il semplice spettatore, il quale, parlando alla foresta pluviale, può anche parlare in nome di essa.

Attraverso questa esperienza collettiva, Julian Charrière cerca di creare nuovi legami planetari oltre i confini del nostro ambiente immediato, mostrando come l’arte possa essere uno strumento per connettersi a questioni ambientali che vanno oltre la nostra vita quotidiana. In questo modo si portano in primo piano le preoccupazioni urgenti riguardanti la deforestazione, la tutela dell’ambiente e la gestione sostenibile delle foreste pluviali.

LA FORESTA E LE SUE SPECIE RARE
DONAZIONI PER SALVAGUARDARLA

Inerente al progetto non è solo creare un legame emotivo con una regione specifica, ma anche fare donazioni dirette per gli sforzi di conservazione in loco.

Classificato come hotspot di biodiversità, la foresta nebbiosa dell’Ecuador è uno dei 36 siti in tutto il mondo che conta almeno 1.500 specie di piante che non esistono in nessun altro posto sulla Terra, ma che ha già perso il 70% della sua vegetazione primaria.

Una delle regioni più umide sul pianeta, ha un alto tasso di specie endemiche. Habitat di numerose specie in via di estinzione, ospita grandi ara verdi (pappagalli), scimmie ragno dalla testa bruna, scimmie ragno dal petto nero, colibrì, pecari dalle labbra bianche, aquile arpie, cuculi terrestri fasciati, tamarini di Geoffroy, tapiri e puma.

Oltre a essere cruciali per la biodiversità, per filtrare il carbonio e per i cicli idrologici, le foreste nebbiose rappresentano una componente vitale per mitigare il cambiamento climatico e mantenere la salute del nostro pianeta.

Gli sforzi di conservazione di Calls for Action sono supportati da Art into Acres, un’iniziativa ambientale senza scopo di lucro gestita da artisti; Re:wild, un’organizzazione globale che sostiene le cause ambientali in giro il mondo; e la collaborazione locale con la Fundación de Conservación Jocotoco, un’organizzazione non governativa ecuadoriana che protegge aree di fondamentale importanza per la conservazione delle specie minacciate nella regione.

L’installazione rappresenta l’inizio di uno sforzo più ampio da parte dell’artista per sensibilizzare sulle minacce affrontate dalle foreste pluviali di tutto il mondo, gestite da un sistema di pannelli solari attento all’ambiente, promuovendo una rinnovata vicinanza alla vita e alla vivacità che popola questi ecosistemi.

Utilizzando un codice QR all’interno della cabina telefonica, i visitatori possono unirsi individualmente alle iniziative di raccolta fondi e contribuire a proteggere il sito rappresentato nel live streaming.

A BADEN-BADEN (GERMANIA)
Il Museo Frieder Burda presenta Calls for Action di Julian Charrière come un’installazione coinvolgente e partecipativa che presenta un secondo live streaming in una foresta pluviale costiera in Ecuador, come parte della mostra per il 20° anniversario del museo “I feel the Earth whisper” con Bianca Bondi, Julian Charrière, Sam Falls ed Ernesto Neto, dal 14 giugno al 3 novembre 2024. A cura di Patricia Kamp e Jérôme Sans.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa del 7 maggio 2024
Immagine: Julian Charrière, Western Andean Cloud Forest, Ecuador, 2024 © l’artista; VG-Bild Kunst, Bonn, Germania / 2024, ProLitteris, Zurigo

JULIAN CHARRIÈRE INVITA ALL’AZIONE
8 giugno – 6 ottobre 2024

Magazzini Globus
Piazza del Mercato, Basilea
www.globus.ch/public-art-project
www.fondationbeyeler.ch/globus-public-art-project