Al Museo Bagatti Valsecchi, opere della collezione Credem. Parte del biglietto va al restauro delle opere del Museo Zauli di Faenza, alluvionato nel 2003.

Rafforzando il ruolo di casa delle collezioni, il Museo Bagatti Valsecchi presenta la mostra “Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem”, a cura di a cura di Antonio D’Amico, direttore del Museo, e Odette D’Albo, conservatrice delle collezioni d’arte Credem.

[Luca Ferrari detto “Luca da Reggio”, Davide con la testa di Golia, 1645-1650 Reggio Emilia, Collezione Credem]

Questa esposizione, visibile a Milano dal 10 maggio al 10 novembre 2024, è un’occasione unica per conoscere una parte del patrimonio artistico di Credem che solitamente è custodita a Palazzo Spalletti Trivelli a Reggio Emilia, aperto al pubblico solo in alcune occasioni, in quanto èsede della Presidenza e della Direzione Generale del Gruppo bancario.

Il percorso espositivo milanese presenta un nucleo di dieci capolavori dei maestri del Seicento emiliano provenienti dalle collezioni Credem e otto sculture in ceramica di Carlo Zauli, sette delle quali custodite presso il Museo Zauli di Faenza.

L’epoca d’oro dell’arte emiliana – tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento – viene presentata attraverso alcuni dei suoi protagonisti: Denijs Calvaert, Luca Ferrari da Reggio, Alessandro Tiarini, Guido Reni, Giovanni Lanfranco e Camillo Procaccini.

APPROFONDIMENTO

[Photo credit Elena Datrino]

LA MOSTRA
I dipinti dialogano con l’identità delle sale del Museo, offrendo la possibilità ai visitatori di conoscere capolavori della collezione bancaria raramente esposti al pubblico.

Dall’Ecce Homo di Guido Reni, opera iconica dell’artista, alla Maddalena in gloria sorretta dagli angeli di Giovanni Lanfranco e al San Paolo di Camillo Procaccini, il tema dei sentimenti collega tutti i dipinti in mostra e mette in evidenza sguardi che raccontano il rapporto dell’uomo con la propria interiorità e con il Divino.

La mostra propone un focus dedicato alla scultura di Carlo Zauli (1926 – 2002), artista faentino tra i più importanti del Novecento, riconosciuto in tutto il mondo per le sue ceramiche e per le innovazioni introdotte nella produzione di maioliche e porcellane. Nel percorso espositivo si possono ammirare alcune sculture in gres dell’artista, che ha utilizzato tecniche rinascimentali innovandole con un linguaggio contemporaneo.

Lo sguardo del sentire vuole dunque offrire uno spaccato della cultura pittorica emiliana e dell’eccezionale tradizione faentina legata alla maiolica, di cui sono presenti alcuni singolari esempi cinquecenteschi anche nelle collezioni del Museo Bagatti Valsecchi.

[Photo credit Elena Datrino]

L’ARTE AIUTA L’ARTE
La mostra si pone l’obiettivo di sostenere il restauro di alcune opere del Museo Carlo Zauli che ha subito importanti danni a causa dell’alluvione che ha colpito la Romagna nel 2023.

I visitatori possono vedere alcune sculture che sono oggetto del restauro, al fine di comprendere l’importanza dell’intervento che verrà eseguito grazie al loro contributo, e che restituirà nuova vita all’arte sommersa sotto la coltre di fango. Sul costo del biglietto d’ingresso di €15,00, infatti, verranno donati 2,00 € a sostegno del restauro delle opere del museo faentino.

CREDITI
La mostra è presentata dal Museo Bagatti Valsecchi in partnership con Credem Banca e Credem Euromobiliare Private Banking, in collaborazione con il Museo Zauli di Faenza e lo Studio Lys di Matteo Fiorini, con il patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Milano.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa del 9 maggio 2024
Immagine di copertina: Photo credit Elena Datrino

LO SGUARDO DEL SENTIRE
IL SEICENTO EMILIANO DALLE COLLEZIONI D’ARTE CREDEM
10 maggio – 10 novembre 2024

Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù, 5 – 20121 Milano
Info e prenotazioni:T: (+39) 02 7600.6132
info@museobagattivalsecchi.org  
visiteguidate@museobagattivalsecchi.org
www.museobagattivalsecchi.org