Al Teatro La Fenice, l’opera di Mozart con la regia di Damiano Michieletto e la direzione musicale di Robert Treviño.

Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart torna sul palcoscenico del Teatro La Fenice, nell’ambito della Stagione Lirica e Balletto 2023-2024. Il dramma giocoso in due atti composto dal salisburghese sul libretto di Lorenzo Da Ponte va in scena nel pluripremiato allestimento che vinse nel 2011 un Premio Abbiati (per le scene e i costumi) e ben cinque Opera Award assegnati a Damiano Michieletto per la regia, Paolo Fantin per le scene, Carla Teti per i costumi, e all’intero allestimento come miglior spettacolo della stagione 2010.

La regia di Damiano Michieletto è ripresa da Eleonora Gravagnola, mentre la direzione musicale è di Robert Treviño alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice e di un doppio cast che comprende i baritoni Markus Werba e Alessio Arduini nel ruolo di Don Giovanni; i soprani Zuzana Markova e Desirée Rancatore in quello di Donna Anna; i tenori Francesco Demuro e Leonardo Cortellazzi in quello di Don Ottavio; Francesca Dotto e Carmela Remigio in quello di Donna Elvira; i baritoni Alex Esposito e Roberto de Candia in quello di Leporello; i bassi William Corrò e Lodovico Dilippo Ravizza in quello di Masetto; i soprani Lucrezia Drei e Laura Ulloa in quello di Zerlina, affiancati da Gianluca Buratto nel ruolo del commendatore. Maestro del Coro Alfonso Caiani, maestro al clavicembalo Roberta Ferrari. Light designer Fabio Barettin.

Don Giovanni, proposto con sopratitoli in italiano e in inglese, è in scena al Teatro La Fenice di Venezia per nove recite: giovedì 16 maggio 2024 ore 19.00 (turno A); venerdì 17 maggio ore 19.00; sabato 18 maggio ore 19.00; domenica 19 maggio ore 15.30 (turno B); martedì 21 maggio ore 19.00 (turno D); mercoledì 22 maggio ore 19.00; giovedì 23 maggio ore 19.00 (turno E); venerdì 24 maggio ore 19.00; sabato 25 maggio ore 15.30 (turno C).

DON GIOVANNI
Secondo capolavoro della cosiddetta trilogia su testi di Lorenzo Da Ponte (comprendente anche Le nozze di Figaro e Così fan tutte), Don Giovanni fu presentato da Mozart al pubblico di Praga il 29 ottobre 1787; l’impresario del Nationaltheater gli aveva chiesto un nuovo lavoro dopo il successo praghese delle Nozze di Figaro, con una particolare raccomandazione riguardo al ruolo da destinare al baritono Luigi Bassi, acclamato interprete di Figaro. Mozart lavorò alacremente tra marzo e ottobre, e l’opera andò in scena con grande successo, rinnovando l’entusiasmo dell’amato pubblico praghese.

Non senza una sfida implicita al cronologicamente vicinissimo Don Giovanni Tenorio ossia Il convitato di pietra di Bertati e Gazzaniga, presentato al San Moisè di Venezia nel febbraio 1787, il Don Giovanni di Mozart e Da Ponte raccoglie un soggetto di antica frequentazione letteraria (vedi Tirso de Molina, Molière, Goldoni), che però ai tempi di Mozart stava ricadendo al rango, suo originario, dell’intrattenimento teatrale popolare.

Grazie soprattutto alle scelte del compositore, sovente aperte a sublimi altezze paragonabili solo a pagine del Requiem e della Zauberflöte, Mozart e Da Ponte elevarono il soggetto di derivazione popolare a una sfera tragico-simbolica che di frequente irrompe nell’impianto comico-giocoso settecentesco a liquidare le paludate distinzioni di genere del classicismo razionalista anticipando valori preromantici quali l’ironia tragica e il senso del grottesco (compresenza di comico e serio) come cifra esistenziale.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa maggio 2024
Immagine: © Michele Crosera

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