Dal Certosa District e ADI Museum alla città: 4 giorni di mostre, installazioni, talk, workshop, eventi gratuiti.
Arriva a Milano la prima edizione di BIG Biennale Internazionale Grafica, festival diffuso dedicato al design della comunicazione e alle culture visive, ideato e curato da Francesco Dondina. Quattro giorni, dal 23 al 26 maggio 2024, di mostre, installazioni, talk, workshop, progetti sociali ed eventi a ingresso gratuito diffusi in tutta la città a partire dall’hub principale del Milano Certosa District, polo della manifestazione, e nella sede istituzionale dell’ADI Design Museum diffondendosi in tutta la città, in collaborazione con importanti istituzioni culturali e realtà milanesi, dai musei alle gallerie, dalle scuole alle università, fino agli archivi, studi grafici e librerie.
E anche fuori dai confini milanesi grazie all’avvio di un’importante partnership con Graphic DaysⓇ Torino (vedi qui), grazie a uno scambio reciproco di iniziative e progetti, in particolare con la mostra Signs e l’esposizione dedicata alla call Neologia.
Nato dall’esperienza del Milano Graphic Festival, che dal marzo 2022 ha visto più di 20mila visitatori, BIG rinnova il suo format, da quest’anno a cadenza biennale e con un profilo internazionale. L’obiettivo è quello di promuovere il design della comunicazione visiva anche e soprattutto al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori, per favorire una corretta percezione della disciplina e del suo ruolo da parte del grande pubblico.
Per farlo, BIG affronta una serie di argomenti trasversali che danno vita a occasioni di confronto e dibattito: dalla riqualificazione urbana all’ambiente, dall’identità di genere alla formazione, con un focus particolare sulla città, i giovani e la sostenibilità. La manifestazione intende attivare relazioni virtuose tra cultura del progetto e cultura di impresa e, infine, valorizzare i percorsi di ricerca rivolti alla sfera sociale.
Centro nevralgico della manifestazione è il Milano Certosa District – distretto caratterizzato da un importante progetto di rigenerazione urbana in essere – e la sede dell’ADI Design Museum – nato attorno alla Collezione storica del Premio Compasso d’Oro. Vengono coinvolti studi grafici, realtà culturali e professionisti del settore, in progetti espositivi che riscoprono lavori iconici di designer internazionali di spicco, riutilizzano in maniera creativa i rifiuti del Mar Mediterraneo, uniscono la passione per la musica a quella per la grafica, esplorano il legame tra visual design e business o portano alla luce progetti mai realizzati.
Inoltre, il Certosa District ospita talk e momenti di ricerca e approfondimento con protagonisti italiani e internazionali. In programma anche diversi progetti sociali, che promuovono l’utilizzo dei linguaggi visuali come veicolo di apprendimento e come strumento per l’espressione della soggettività e agiscono negli ambiti dell’identità di quartiere e della scuola dell’infanzia.
Inoltre, il palinsesto di BIG si fa spazio nella città metropolitana grazie alla partecipazione attiva di Musei, Fondazioni, Archivi, Scuole e Università, che presentano mostre, installazioni, eventi e progetti speciali, e anche librerie come Hoepli, che rappresenta il polo di riferimento per l’editoria durante ilfestival. Le studio visit in programma offrono la possibilità di entrare in contatto diretto con realtà affermate del settore.
BIG vede la partecipazione attiva di AIAP, Associazione Italiana del Design della Comunicazione Visiva, per sostenere iniziative orientate alla promozione del design della comunicazione e a valorizzare le eccellenze dell’Associazione, attraverso le mostre di AWDA e AIAP Community, in programma presso l’hub di Certosa District.
Inoltre, in occasione di BIG, Hoepli lancia una call rivolta a graphic designer under 30 per avviare una nuova collaborazione editoriale. Si tratta della seconda edizione dell’Hoepli Graphic Contest, che nella sua prima edizione ha visto tre vincitori per altrettante collaborazioni.
BIG è ideato e curato da Francesco Dondina, con il patrocinio di Comune di Milano, Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva, Agi Alliance Graphique Internationale, ADCI Art Directors Club Italiano e AIS Design.
Il programma completo del festival è disponibile sul sito www.biennaleinternazionalegrafica.com
LE MOSTRE NEGLI HUB PRINCIPALI
AL CERTOSA DISTRICT
Tra le mostre principali al Certosa District, la terza edizione di “Signs”, a cura di Francesco Dondina, propone un dialogo tra mondi diversi che riflettono sulle tante anime del mestiere di grafico, dove le differenze sono da considerarsi un valore culturale. Tra i protagonisti di questa edizione, diversi per età, formazione e pratiche: Laura Bortoloni / Ida Studio, Cappelli Identity Design, Fabrizio Falcone, Federica Fragapane, Francesco Franchi, Alice Guarnieri, jekyll & hyde, LS Graphic Design, Quattrolinee, Susanna Vallebona / Esseblu, Multiplo, VZN Studio.
“A Visual Sound. A journey through sound libraries LP cover design” è un progetto espositivo a cura di Luca Barcellona, artista calligrafo e accanito collezionista, che seleziona e mette in mostra 100 delle migliori e più rappresentative cover di library direttamente dalla sua collezione personale, per riportare alla luce questi capolavori dal forte impatto grafico e visivo.
La mostra-installazione “Bob Noorda”, grafico metropolitano, a cura di Francesco Dondina e Catharin Noorda, è realizzata grazie al supporto di Grafiche Milani che, in occasione del suo centenario nel 2006, ha ricevuto un importante contributo grafico da parte del celebre designer, autore del logo dell’azienda. Il progetto è un omaggio al grande maestro olandese e a uno dei più importanti interventi di segnaletica urbana di tutti i tempi. Infatti, la linea 1 della metropolitana milanese, progettata alla fine degli anni ’50 da Franco Albini e Franca Helg con la grafica di Bob Noorda, rimane a distanza di oltre sessant’anni un esempio magistrale di architettura funzionale e di grafica direzionale.
Luca Barcellona, Francesca Bazzurro con Luciana Meazza, Beppe Giacobbe, Valentina Grilli, Guido Scarabottolo, Carlo Stanga, Michele Tranquillini e Francesca Zoboli, per “Il mare artigiano”, a cura di Franco Achilli, hanno realizzato opere di grandi dimensioni sui ritagli della moquette impiegata per la mostra Helmut Newton Legacy (Palazzo Reale, Milano, 2023). Una moquette ottenuta dal riciclo di rifiuti in plastica recuperati nel mar Mediterraneo: di quei 1800 mq utilizzati per l’allestimento della mostra, 1600 sono stati recuperati e immessi sul mercato, mentre 200 mq sono stati consegnati agli artisti. La vendita delle opere raccoglierà nuovi fondi destinati all’iniziativa Healthy Seas Foundation.
Dedicata ai lavori selezionati e premiati nella quinta edizione del premio internazionale Aiap Women in Design Award, l’esposizione “AWDA 5. Aiap women in design award”, si focalizza su AWDA for Rights! incentrato su progetti che affrontano temi sociali come diritti, lavoro femminile, disparità, che esplorano il potere politico del design.
La mostra “Sorrows in graphic design”, a cura di Maurizio Milani, porta alla luce progetti “incompleti” e mai realizzati. Mentre l’esposizione “15 anni di grandi Brand in NABA” presenta i progetti realizzati negli ultimi 15 anni dagli studenti di Graphic Design e Art Direction di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, in collaborazione con aziende, associazioni e imprese di fama nazionale e internazionale. Gli studenti dell’Accademia presentano anche tavole di segnaletica/wayfinding, realizzate nell’ambito dello stesso corso, nella mostra “Wayfinding e spazio pubblico”, a cura di NABA, con l’obiettivo di generare nuove best practices nell’ambito della comunicazione e dell’accessibilità.
Armando Milani, da sempre impegnato a stimolare interesse verso problematiche sociali di entità globale, realizza “Eco-Humanity”: un’opera che affronta temi sociali, ambientali e di denuncia attraverso immagini e messaggi grafici semplici ma potenti.
La mostra “No alla civiltà se questa è civiltà”, a cura di Luca Negri, è dedicata al contributo di Ilio Negri alla grafica sociale, con una serie completa di 13 poster che torna ad affrontare temi di straordinaria attualità a distanza di oltre cinquant’anni dopo la Biennale di Rimini del ’70.
Infine, “Lazy dog book shop” è una selezione dei migliori volumi dedicati alla grafica, alla tipografia e all’illustrazione curata dalla casa editrice indipendente Lazy dog.
Nell’ambito della partnership con Graphic DaysⓇ Torino, la mostra “Neologia” promuove una rete di giovani talenti nel panorama della comunicazione visiva in Italia. Si rivolge a progettistə e visual designer dai 18 ai 30 anni, invitati a candidare il proprio progetto più rappresentativo, innovativo, sperimentale e caratterizzato da una contaminazione stilistica e di linguaggi.
ALL’ADI DESIGN MUSEUM
L’esposizione “Il Cava – Antropologia di un personaggio”, a cura di Anna Dusi, è pensata per esplorare il lavoro di Osvaldo Cavandoli, uno stimolo per le nuove generazioni di creatori di immagini, una fonte di ispirazione soprattutto per la sua magistrale invenzione del personaggio “La linea”, creatura ingenua e irascibile diventata di fatto una figura dell’immaginario collettivo.
“Libri dentro come fuori”, a cura di Silvana Amato, è un percorso espositivo che mette in luce come nasce e si sviluppa il disegno dei libri, che nel caso specifico di Silvana Amato si centra su un processo creativo che unisce idea e materialità su uno stesso piano, recuperando così un principio di artigianalità raffinata affiancato a una costante ricerca culturale.
Infine, “Corporate Identity Design / La grafica tra cultura di progetto e cultura d’impresa”, a cura di Gaetano Grizzanti, è un evento articolato in un talk e una selezione di progetti in mostra dedicati all’identità visiva per il mondo dell’industria e dell’impresa di servizi. Le aziende coinvolte sono: Angelini Industries; Brembo; Breton; Elica; Kerakoll; Meccanotecnica; Mezzaroma; Rudolf; Seco; Skémata. I progetti esposti sono stati sviluppati da: Bcpt Associati; Carmi & Ubertis; Futurebrand; Inarea; Interbrand; Landor; Milani Design; Robilant & Associati; Studio FM; Univisual.
TALK E INIZIATIVE
Le giornate di BIG sono dedicate anche agli incontri, alle esperienze e alla ricerca, attraverso una serie di talk e workshop con designer italiani e internazionali.
Tra gli appuntamenti che hanno luogo presso l’hub principale del Certosa District: “AWDA 5. Aiap women in design award”, un incontro sulla quinta edizione del premio internazionale Aiap Women in Design Award; “Vive e politiche- parole della data visualization”, di Federica Fragapane, un talk che racconta il processo progettuale e le ragioni dietro a progetti di data visualization con diverse motivazioni e caratteristiche.
Ancora, Luca Barcellona e Andrea Fabrizii accompagnano il pubblico alla scoperta del mondo delle “Library Music” durante l’incontro “Library Music: viaggio nella musica oscura e sconosciuta”; invece “Format fontstand conference”, a cura di Andrej Krátky, ospita voci autorevoli del panorama del type design italiano; Sina Otto presenta i progetti presentati nel rapporto “Type trends” di Monotype, uno sguardo celebrativo sull’universalità dei caratteri tipografici.
Inoltre, durante il workshop di due giorni “Type design for non-type designer”, Matteo Bologna e Rainer Scheichelbauer insegnano le basi del type design: dalla punteggiatura alle lettere, fino alla progettazione e generazione di font variabili. Alla fine del corso, ogni partecipante avrà dato vita a un proprio font personalizzato.
Un corner è riservato a Monotype, società che si occupa di design in ambito tipografico, in particolare della creazione dei caratteri di stampa, che ospiterà anche conversazioni sul valore della tipografia e condividerà omaggi di design con i partecipanti.
Nell’hub dell’ADI Design Museum, la lectio promossa da Hoepli vede le fondatrici di studio òbelo Claude Marzotto e Maia Sambonet esplorare le diverse forme di relazione tra immagini e parole nella tessitura di un discorso visivo che tiene insieme luoghi e tempi eterogenei; Mario Cresci presenta il libro “Segni migranti”, traccia grafica del segno-disegno, che convive con la realtà storica della condizione umana, ma anche con quella del migrante contemporaneo; AIS Design promuove la conversazione di Michele Galluzzo e Carlo Vinti per il ciclo “Dentro le storie del design”.
Ancora, Emanuela Mancino presenta il libro “Il filo nascosto. Gli abiti come parole del nostro discorso col Mondo”; Emilio Fioravanti presenta “Cinquantacinque anni di progetti grafici a Milano” (Nomos edizioni), una raccolta di progetti grafici realizzati dal 1968 al 2023 per il Piccolo Teatro e la Scala, per le grandi mostre a Palazzo Reale, gli eventi culturali e i musei, per le aziende dell’arredamento e importanti aziende nel settore privato. Durante il talk “Grafica Magazine: perché abbiamo ancora bisogno della carta”, Stefano Cipolla, Francesco Franchi e Tommaso Delmastro presentano Grafica Magazine, rivista cartacea trimestrale che ha come argomento il design grafico e le discipline che ruotano intorno al mondo della comunicazione visiva.
Anche gli incontri e i momenti di approfondimento di BIG si diffondono in tutta la città.
Al Castello Sforzesco si tiene l’incontro “Andare alle fonti: strumenti per il progetto e lo studio della grafica”, che si sviluppa in tre momenti connessi pensati per condividere una metodologia di ricerca e di progetto che abbia come punto di partenza documenti grafici e fonti documentarie, con Alessia Alberti, Marta Sironi, Davide Fornari, Silvia Sfligiotti, Valentina Manchia e gli studenti di ISIA Urbino. Ancora, il Castello Sforzesco ospita il talk “La cultura visiva dagli anni ’30 al dopoguerra tra l’Italia e la Svizzera”, che esplora la relazione tra Albe e Lica Steiner e Max Huber, a cura di Anna Steiner e Franco Origoni.
Condotto dagli artisti Daniele Delfino e Giovanna Del Grande, il workshop “Uomo Albero”, alla Franco Angeli Academy, intende fornire un’esperienza di Arte Partecipata per divenire co-autori e co-autrici di un’opera condivisa.
Dopo l’incontro Il Paradigma di Wassily, che nel 2022 ha visto la partecipazione di ventuno istituzioni dell’alta formazione, in occasione del Convegno delle Università di Visual Design l’Università IULM ospita “L’eredità di Prometeo”, a cura di Franco Achilli, dove BIG chiama le Università e le Scuole di Visual Design a confrontarsi sul tema dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale nel percorso di formazione della prossima generazione di visual designer.
PROGETTI SOCIALI
BIG promuove l’utilizzo dei linguaggi visuali come veicolo di apprendimento e formazione e include nel suo programma quattro progetti sociali realizzati con il supporto e la collaborazione attiva delle comunità locali e delle istituzioni educative e/o riabilitative, al fine di generare un impatto positivo sulla società. Gli ambiti di intervento dei progetti sociali di BIG sono l’identità di quartiere e la scuola dell’infanzia.
UN PALINSESTO DIFFUSO IN TUTTA LA CITTÀ
Il palinsesto di BIG, tra mostre, incontri, conferenze e workshop, si diffonde in tutta la città coinvolgendo Musei, Fondazioni, Associazioni, Archivi, Gallerie e librerie, tra cui Hoepli, che durante le giornate di BIG rappresenterà il polo di riferimento principale per l’editoria.
Tra le mostre diffuse nelle più importanti istituzioni cittadine dedicate ai linguaggi della comunicazione visiva, dell’arte e del design, “D/Stanze – Forme, relazioni, approssimazioni”, a cura di Sergio Menichelli con Università del Design della Repubblica di San Marino, indaga il tema della distanza.
“Italo Lupi – Calendari 1991-2019”, a cura di Marta Sironi, è un focus sul linguaggio visivo di Italo Lupi; la mostra antologica “Il Giorgio”, presso Kasa dei Libri, è curata da Andrea Kerbaker sulla base della sua amicizia con Giorgio Lucini, uno dei maestri della tipografia del Novecento; il progetto espositivo “Folon over the rainbow”, a cura di Cristina Taverna alla Galleria Nuages, è una raccolta di acquarelli originali, manifesti, lettere, cartoline e alcune sculture di Jean-Michel Folon; alla storica tipografia Bonvini 1909, la mostra “Distrazioni. Illustrazioni di Beppe Giacobbe” si focalizza sulla produzione del celebre illustratore.
E ancora, l’Associazione Giancarlo Iliprandi apre al pubblico e mostra il luogo di lavoro e le opere di un maestro della grafica italiana. Inoltre, la Biennale vede la partecipazione di scuole e Università – tra cui NABA, Politecnico di Milano, CFP Bauer, Raffles, IULM e molte altre – con una serie di incontri, mostre e iniziative con studenti e docenti.
Alla Franco Angeli Academy, la mostra “Manifesti poetici”, a cura di Moreno Gentili, si focalizza sul modello di comunicazione dei manifesti poetici: un’opera-progetto; mentre con l’esposizione “L’uomo scatola di Kōbō Abe”, gli artisti e incisori Maura Cantamessa e Cristian Boffelli mettono in scena la loro passione per la cultura giapponese e per la stampa d’arte.
Al Politecnico di Milano, la mostra “We say stop. La grafica per contrastare la violenza contro le donne”, a cura di Francesca Casnati, presenta 40 manifesti realizzati dagli studenti per essere parte attiva nella lotta contro la violenza di genere. La CFP Bauer apre le porte del laboratorio tipografico di Anonima impressori con la mostra “Racconti dal laboratorio tipografico. Specie di spazi – Sguardi incrociati su mondi possibili” alla Raffles propone una riflessione sull’importanza del libro come strumento fondamentale per la diffusione della conoscenza in un futuro incerto.
Inoltre, è prevista l’apertura al pubblico di studi di progettazione grafica tra i più rilevanti nel settore. Non mancano gli eventi pensati per accompagnare le quattro serate della manifestazione, per vivere la grafica anche negli spazi esterni del Certosa District.
C.S.M.F.
Fonti: comunicati stampa maggio 2024
BIG – BIENNALE INTERNAZIONALE GRAFICA
23 – 26 maggio 2024
Hub principali:
Milano Certosa District
ADI Design Museum
biennaleinternazionalegrafica@gmail.com
www.biennaleinternazionalegrafica.com
IG: @biennaleinternazionalegrafica / FB: Biennale Internazionale Grafica